5 ottobre 2016
LA CERCHIA FERROVIARIA E LE NUOVE CENTRALITÀ
Circle / Cycle Line nuovi luoghi urbani
5 ottobre 2016
Circle / Cycle Line nuovi luoghi urbani
Un anello, il centro storico in movimento – Lo spazio sul quale il dibattito cittadino, ma anche nazionale, si è riacceso, quello della cerchia ferroviaria e dei suoi scali, è un luogo simbolo dello sviluppo della città Ottocentesca, il momento in cui Milano è diventata una metropoli e si è costruita l’immagine di una città in movimento, in espansione: una città accogliente e aperta all’Europa. Il treno – ancora oggi tra i mezzi più sostenibili con cui muoversi – è l’immaginario che permea questo spazio, anche nelle sue declinazioni urbane di passante ferroviario e metropolitana.
Se si osserva la mappa delle linee suburbane, che appare su tutti i treni regionali, si scopre forse la vera essenza di questa città metropolitana, della quale si fatica ancora a definirne il carattere: è un organismo le cui braccia si estendono fino al fiume Po a Sud, il Piemonte e il Veneto a Est e Ovest, la Svizzera e l’Europa a Nord, con il suo cuore proprio in questo anello che stringe, come una piccola cintura, la città.
Eppure la città contemporanea, con le sue eccellenze, è già oltre; il mondo stesso ha già superato l’anello. La Fondazione Prada, con il suo nuovo spazio e le sue mostre, richiama visitatori da tutto il mondo che si avventurano in un quartiere ai loro occhi storico, quasi vintage; l’Expo e la Fiera hanno attirato e attirano a Nord-Ovest milioni di visitatori; le due aree più importanti del FuoriSalone (via Ventura e via Tortona) sono già da anni oltre questa piccola cintura. Stiamo insomma parlando di uno spazio ormai storico che potrebbe quasi essere protetto dalla Soprintendenza.
Escursioni urbane – Dove andiamo Domenica? Restiamo a Milano! Facciamo il giro dell’anello in bici. Sono 30 km e, con qualche interessante deviazione, quasi una maratona.
Apriamo un luogo nuovo nella città, uno spazio che, fisicamente, ora esiste solo in parte, alla velocità di 60 km/h, dal finestrino del treno. Andiamoci a correre, andiamo in bici, a passeggiare e a far nulla, forse l’azione più rivoluzionaria che si può fare in questa città, così legata a un’immagine di lavoro, fretta, stress; la città da cui fuggire appena si può, se si può.
Il progetto più interessante che può essere proposto per gli Scali ferroviari, allora, è di creare un luogo per restare a Milano, muoversi in questo spazio in una maniera inedita, proporre un nuovo immaginario per la città, che ha nel movimento e nelle differenti velocità le caratteristiche principali. Questo spazio ha le potenzialità per cambiare il volto della città e lanciarla verso una diversa e più attraente percezione di se stessa, non solo a causa delle sue estese dimensioni e della sua permeabilità nel tessuto urbano, ma anche per il suo alto valore simbolico e funzionale, al di là dunque di quanti metri cubi saranno costruiti o di quanto verde sarà impiantato: l’importante sarà legare il racconto di questo luogo a un concetto unitario forte.
La cerchia ferroviaria milanese rappresenta allora una straordinaria possibilità di costruire un progetto che abbia una visione a scala metropolitana e faccia consapevolmente uscire la città dal guscio auto-costruito entro la cerchia dei Navigli.
Circle/Cycle Line – Ad Atlanta c’è capitato di raggiungere per curiosità una linea verde che sulla mappa della città sembrava una linea di metropolitana. È in realtà il recupero di una vecchia linea ferroviaria: la città nasce infatti a Five Points come uno dei più importanti nodi ferroviari del paese, che è ora divenuto un percorso urbano, catalizzatore di numerosi progetti di recupero di edifici dismessi e nuove edificazioni, con le funzioni più disparate.
Questa striscia – che spesso serpeggia tra strade di grande comunicazione, svincoli, fabbriche più o meno recuperate, nuovi negozi e loft di tendenza e che in molti suoi tratti è larga non più di qualche metro – è affollatissima di persone che la percorrono nei più diversi modi (tranne che con mezzi a motore) e per le più diverse finalità.
A Milano, più di 30 chilometri di escursione urbana permetteranno di ritrovare quell’atto di fondamentale importanza – il camminare – raccontato da Walser, Thoreau, Solnit, e che vediamo sempre più applicato, non solo ad Atlanta, come un’istanza ormai fondamentale nelle città; la High Line di New York, il Cheonggyecheon a Seoul, il Parque Lineal del Manzanares a Madrid sono spazi lineari continui, nei quali si affiancano differenti sistemi di mobilità, che costruiscono un’urbanità differente, una sorta di rifugio rispetto alla quotidianità.
L’anello ferroviario sarà la nuova Circle Line della città, un mezzo ibrido fra treno e metro, che metta in comunicazione scale differenti di territorio, ribilanciando i movimenti verso il centro a favore di scambi e comunicazioni trasversali, che colleghino le nuove centralità.
L’anello ferroviario sarà, inoltre, la nuova Cycle Line della città, un luogo ibrido tra leisure e mobilità sostenibile, che non si concluda nell’atto del passeggiare, ma che sfrutti l’estensione e la continuità per ipotizzare movimenti lunghi, sia a piedi sia in bicicletta, anche per andare a scuola o al lavoro rapidamente.
Questo tipo di spazi nelle città oggi rappresenta la più grande manifestazione di civiltà e progresso di una società, uno dei più bei regali che i cittadini si possono fare pagando le tasse.
Oggi a Milano abbiamo questa opportunità, pretendiamola!
Chiara Quinzii e Diego Terna
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