20 luglio 2016

E ORA CAMBIAMO ANCHE I CONFINI DEI MUNICIPI? NO, GRAZIE!

Dopo le Zone i Municipi. La collaborazione dei cittadini chiave di successo

Alcuni propongono, per “far partire i Municipi con il piede giusto”, di rivedere, con l’occasione, anche i loro confini. Il regolamento approvato dal Comune poco prima delle elezioni prevede di attribuire ai Municipi risorse, poteri e competenze; ed è giusto che ora i 9 Municipi abbiano la possibilità di iniziare a lavorare a pieno regime, in tempi il più possibile brevi. Però non sarà un percorso facile, né breve, nonostante tutta la buona volontà che, spero, potrà metterci la nuova Amministrazione, perché riguarda questioni molto complesse e deve avvenire con modalità il più possibile organiche, con tempi e modi da decidere con una serie di apposite delibere attuative.

E questo tema potrà diventare uno dei più classici, e facili, oggetti di battaglia politica, fuori (ma anche dentro) la maggioranza presente in Comune; mentre i nove Consigli di Municipio (formati dal Presidente e da altri 30 membri) dovrebbero far sapere ai loro concittadini – a tutti quelli che abitano all’interno dei loro attuali confini – non solo che “vogliono risorse, vogliono poteri, vogliono competenze”, ma che sono intenzionati a prendersi, comunque, subito seriamente cura del territorio che a loro è stato affidato.

Impegno del Comune sarà assegnare a tutti i 9 Municipi compiti e risorse, con obiettivi da raggiungere in tempi prefissati, traguardando il tutto in una strategia complessiva, non limitata alla sola Milano, ma almeno estesa alla Città Metropolitana. Aggiungere il problema dei confini aggrava inutilmente questa situazione. Milano ha bisogno di maggior attenzione al territorio e ai suoi abitanti, ha bisogno di soluzioni concrete, molte volte semplici, ha urgente bisogno di forme efficaci di vera partecipazione che permettano il continuo coinvolgimento e la giusta collaborazione dei Cittadini.

Tutti i Comitati di quartiere associati nel Coordinamento Comitati Milanesi (quasi 50) esprimono questa esigenza, proprio nell’interesse dei cittadini. Ogni Comitato è da anni – in molti casi, da tanti anni! – impegnato per dare risposte ai problemi del proprio quartiere, ma proprio per questo ha preso atto che bisogna capire i problemi degli altri e collaborare per risolverli, a volte risolvendo così anche i propri.

Forse Milano, dopo tanti anni, ha dovuto ridare vita al “decentramento” solo grazie alla legge Delrio, la legge che istituendo le Città metropolitane nell’aprile del 2014 ha imposto di dare vera autonomia amministrativa alle diverse parti di Milano. Approfittiamone, perché gran parte dei risultati che cerchiamo possono derivare solo dal coinvolgimento e dalla collaborazione degli abitanti più direttamente interessati.

Tornando al tema dei confini, si può anche cominciare a valutare alcuni criteri da utilizzare per un futuro ridisegno dei confini, che a mio parere sarà rimandato almeno alla fine di questa consigliatura. Infatti questo tema, proposto negli ultimi mesi della passata consigliatura, non era stato accettato dai precedenti Consigli di Zona (nonostante la relativa omogeneità politica); più difficile sarebbe proporlo ora, con Presidenti appena eletti, direttamente, e di opposte posizioni politiche.

Ad esempio, molti lamentano il fatto che alcuni importanti assi stradali, in molti casi anche commerciali, costituiscono i confini e non fanno parte dello stesso Municipio, ottenendo così politiche diverse sui due fronti stradali. Penso che invece questo modo di limitare i confini di Municipi, oltre ad essere tutto sommato naturale, costituisca una chiara opportunità da sfruttare, da parte di due Municipi confinanti, per collaborare attivando sui due fronti le stesse politiche (e persino un confronto virtuoso sul modo di governare).

Salvatore Crapanzano
Presidente Coordinamento Comitati