11 maggio 2016

sipario – GALÀ «LA DANZA ALLO IULM»


GALÀ «LA DANZA ALLO IULM»

Lo schiaccianoci, pas de deux atto I. Coreografia di Vasilij Vajnonen. Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Artisti: Daniela Cavalleri e Massimo Garon (Teatro alla Scala).
Je ne regrette rien. Coreografia di Davit Galstyan. Musica di Edith Piaf. Artista: Beatrice Carbone (Teatro alla Scala).
Dans les écoutes de Schumann, pas de deux. Coreografia di Emanuela Tagliavia. Musica di Robert Schumann. Artisti: Virna Toppi e Christian Fagetti (Teatro alla Scala).
Les Bourgeois. Coreografia di Ben Van Cauwenbergh. Musica di Jacques Brel. Artista: Davit Galstyan (Théâtre di Capitole di Toulouse).
Se tu non parli. Coreografia di Massimiliano Volpini. Musica di Arvo Pärt. Artisti: Antonella Albano e Walter Madau (Teatro alla Scala).
Moszkowski Waltz. Coreografia di Vasilij Vajnonen. Musica di Moritz Moszkowski. Artisti: Daniela Cavalleri e Massimo Garon (Teatro alla Scala).
Cinderella, pas de deux atto II. Coreografia di Mauro Bigonzetti. Musica di Sergej Sergeevič Prokof’ev. Artisti: Virna Toppi e Christian Fagetti.
El alma en el fuego. Coreografia di Mick Zeni. Musica di Lhasa de Sela. Artisti: Antonella Albano e Walter Madau.
Galop (concerto per due mandolini). Musica di Antonio Vivaldi. Tutti gli artisti.

Tante novità all’Università IULM di Milano! Quasi in concomitanza della presentazione del nuovo anno accademico avvenuta il 16 marzo 2016, il neonominato rettore professor Mario Negri ha ospitato lo scorso 18 aprile nel nuovo Auditorium IULM Open Space uno spettacolo di danza offerto a studenti, professori e appassionati.

sipario17FBIl galà «La Danza allo IULM» ha visto salire sul palco alcuni artisti dalla compagnia del Teatro alla Scala di Milano tra solisti e artisti del corpo di ballo, più la presenza scoppiettante del primo ballerino del Théâtre di Capitole di Tolosa, l’armeno Davit Galstyan, anche in veste di coreografo. Il programma prevedeva una ‘carrellata’ di stili coreici diversi; ogni coppia ha portato due pezzi complementari da punto di vista stilistico e coreografico.

Di un repertorio più tradizionale e russo sono stati esponenti il solista Massimo Garon e Daniela Cavalleri dal Teatro alla Scala, che hanno portato il pas de deux della neve dal primo atto dello Schiaccianoci nella versione accademica e controllata di Vajnonen, nonché dello stesso maître anche un valzer in stile neoclassico, ma sempre dai toni romantici e sognanti. Pezzi neoclassici contaminati di contemporaneo e di tango hanno interpretato la solista Antonella Albano e Walter Madau dal teatro dei milanesi, venanti di elementi cromatici peculiari: la coreografia Se tu non parli nella sua tinta blu narra l’incomunicabilità, mentre la coreografia del primo ballerino scaligero Mick Zeni, caratterizzata dalla passione tanguera del rosso, racconta una burrascosa storia d’amore.

Dall’esuberanza e simpatia del classico cabaret francese Galstyan e la solista scaligera Beatrice Carbone mescolano la danza al mimo sulle parole della canzone francese, creando veri e propri cortometraggi cinematografici, in cui lo stile coreico del neoclassicismo è solo uno dei mezzi della comunicazione artistica. La grande novità di questo gala è stata la presenza del passo a due del secondo atto dalla Cinderella di Mauro Bigonzetti, da quest’anno direttore della compagnia di balletto del Teatro alla Scala. Dopo che con grande successo di pubblico e critica la Cinderella di Bigonzetti ha aperto la stagione scaligera di balletto 2015/16, per la prima volta fuori dal Piermarini il passo a due più importante è stato rappresentato all’Auditorium dell’Università IULM. A interpretare i ruoli del Principe e di Cenerentola sono stati due danzatori che hanno appassionato e incantato lo scorso dicembre: Christian Fagetti e la solista Virna Toppi.

Di gradevole divulgazione e al contempo di alto livello la scelta del programma e degli artisti, capace di stuzzicare i gusti più diversi di un pubblico eterogeneo e non necessariamente di “addetti ai lavori”. Da menzionare la grande professionalità e l’impegno degli artisti per uno spettacolo che presentava alcune difficoltà logistiche, come l’assenza di quinte e il palco poco adatto all’esibizione di Tersicore per la larghezza ridotta e l’elevata scivolosità, come ha riconosciuto anche il professor Mario Negri, Rettore dell’Università IULM, di cui ho potuto raccogliere un commento: ha seguito lo spettacolo «con grande piacere e interesse, impressionato dal livello tecnico e artistico degli interpreti» ed è sopratutto rimasto «contento dell’accoglienza positiva degli allievi e del pubblico».

Domenico Giuseppe Muscianisi

Università IULM di Milano, Auditorium Open Space, 18 aprile 2016
Foto (Walter Madau e Antonella Albano in «El alma en el fuego») dell’Università IULM.

 

 

questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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