12 aprile 2016

ELEZIONI: UN SINDACO PER M4, UN PROGETTO PER LA CITTÀ


Nel dibattito pubblico che precede il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco di Milano, su un tema cruciale per il futuro della città si ode solo un desolante silenzio. Tutto tace, mentre le ruspe per M4 avanzano fragorosamente (giorno e notte). Non c’è molto tempo. Se si attenderà ancora a prendere coscienza e posizione, Milano rischierà di perdere anche questo treno.

Sentono l’urgenza di risvegliare il dibattito sulla città (sede di atenei e ordini professionali la cui stessa vocazione vorrebbe coinvolti) molti “semplici” cittadini. Reagendo all’inerzia soffocante, comitati e associazioni mobilitati su M4 si sono uniti spontaneamente, da est a ovest, per rivolgere un appello al futuro sindaco e alla sua squadra.

Un progetto condiviso su cui chiediamo al principale interlocutore della città di prendere posizione esplicita, facendone oggetto del proprio programma elettorale e dell’impegno dei prossimi anni. Perché Milano non merita e non può permettersi di perdere anche questa occasione per cambiare (in meglio).

Caterina Gfeller
(Comitato Argonne-Susa)

PS – Proprio questa settimana i comitati hanno in programma i primi incontri con i candidati sindaco per presentare i contenuti del documento.

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M4, UN PROGETTO PER LA CITTÀ
Contributi per un appello all’impegno su M4 ai candidati Sindaco
Questo documento contiene le proposte condivise di alcuni comitati, associazioni e liberi cittadini che si stanno impegnando affinché la nuova MM4 sia un’opportunità per tutta la città: tali proposte sono riferite sia alla fase di gestione dei cantieri sia alle modalità di intervento che dovrebbero orientare le sistemazioni finali delle aree a lavori finiti. 
Questo documento non prende in considerazione il senso della costruzione di una nuova linea metropolitana, lasciando al dibattito pubblico una valutazione complessiva sui vantaggi derivanti dalla realizzazione di una infrastruttura pubblica a fronte di una criticità costante dei bilanci comunali. La scelta è fatta e da qui si comincia. 

DAL CASO M4 PUÒ ANCORA NASCERE UN MODO DIVERSO DI FARE CITTÀ…
Un cantiere che racconta la città Costruire una nuova linea metropolitana è un’opera colossale, che per lungo tempo comporta scavi, modifiche alla viabilità e ai percorsi. Il cantiere diventa una componente della città e ne determina gli assetti per diversi anni. È anche un modo per guardare dentro la città, sotto la sua superficie, sia in maniera letterale, sia figurata. Un cantiere di questo genere dovrebbe consentire di avviare un vero confronto tra amministrazione pubblica e abitanti su quello che avviene durante i lavori e su quello che accadrà una volta richiusi gli scavi.
Il cantiere concepito come parte integrante della città non può essere un insediamento aggressivo, che divide; le cesate che delimitano le aree di lavoro possono tramutarsi nel racconto delle tante Milano attraversate dalla nuova MM4, della loro storia, di ciò che sono adesso e di quello che potranno diventare, dando forma a spazi pubblici temporanei capaci di prefigurare il futuro.

Un cantiere sostenibile Ogni cantiere è una fabbrica spesso impiantata nel cuore delle città, ma ogni fabbrica deve essere sostenibile e compatibile con il contesto in cui si insedia: inquinamento e spazio pubblico sono due elementi d’attenzione essenziali.
Il cantiere occupa pezzi della vita quotidiana, spazi della mobilità, dei servizi e del verde, genera rumore, polveri e traffico. La nuova forma di città temporanea che si viene a formare deve essere prevista, progettata e regolata. Città e cantiere devono integrarsi per non mettere a rischio la vita di chi ci lavora e di chi ci vive accanto o passa vicino, per garantire la migliore qualità dell’opera e al contempo gravare il meno possibile sulla vita dei cittadini e sulle attività economiche.

PERCHÉ M4 NON SIA SOLO UN’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA MA UNA SCELTA POLITICA STRATEGICA PER TUTTA LA CITTÀ
Un’occasione da non perdere La realizzazione della nuova infrastruttura può essere l’occasione per un percorso significativo di comunicazione, diffusione e consolidamento della cultura della mobilità sostenibile. Per far ciò è opportuno incentivare modalità di trasporto alternative al mezzo su gomma privato, salvaguardando, ove possibile, tutti i collegamenti ciclabili e pedonali esistenti e realizzando un sistema di nuovi percorsi, che implementi la rete ciclo-pedonale. Contemporaneamente è importante intervenire sul progetto di M4 affinché sia assicurata la realizzazione di adeguati parcheggi di interscambio in testata alla nuova linea (e non interni alla città), mettendo a punto un sistema di gestione che ne incentivi e renda conveniente l’utilizzo.

I tempi del cantiere Riteniamo sia possibile pensare che un cantiere impattante ed escludente possa invece, da subito, concorrere alla formazione di uno spazio temporaneo nuovo, capace di interpretare i quindici chilometri dei cantieri e realizzare da subito un segno di connessione continuo che contenga già le forme di un parco lineare della città metropolitana.
Per questo è necessario interpretare le recinzioni, le cesate e i manufatti temporanei come una grande occasione per disegnare un segno continuo che faccia diventare M4 un motivo di orgoglio tecnico e civile della città e non un impaccio generatore di conflitti.
Come? Attraverso un sistema integrato di comunicazione, di eventi culturali, di installazioni artistiche e opere d’arte, con luoghi di informazione, di monitoraggio e di progettazione partecipata degli spazi disponibili, che coinvolga imprese, associazioni e tutti i cittadini che vogliano essere parte del progetto.
Come? Recuperando e riqualificando, anche con interventi leggeri, strutture temporanee e nuove piantumazioni, tutti gli spazi aperti disponibili per compensare, da subito, il disagio degli interventi generati dal cantiere e realizzare nuovi spazi temporanei di aggregazione.
Come? Limitando l’occupazione degli spazi esclusivamente alla fase “attiva” di cantiere e garantendo una tempestiva “restituzione” all’uso pubblico, nel momento in cui i lavori sono terminati.

PENSIAMO AL FUTURO: INTEGRIAMO IL PROGETTO DI TRASPORTO CON UN PROGETTO URBANO E LOCALE
Quindici km di spazi pubblici rinnovati: dalla città temporanea del cantiere alla nuova città pubblica alla fine dei lavori La realizzazione della M4 cambierà il paesaggio urbano e sarà una grande occasione per ridisegnare lo spazio pubblico di Milano in tutta la sua estensione, da est a ovest. M4 può suggerire un modo nuovo di guardare la città e all’insieme di spazi e di sistemi urbani che si snodano lungo i suoi 15 km: territori urbani che possono e devono essere ri-progettati per diventare una sequenza continua di percorsi, piazze, piste ciclabili, aree verdi, viali alberati, capaci di ridisegnare l’immagine e l’uso della città.

M4, la metropolitana dei parchi e dell’acqua M4 è un’occasione eccezionale per costruire un ambiente di qualità e un nuovo paesaggio urbano con la realizzazione di un grande sistema lineare di aree fruibili che:

  • unisce il centro storico milanese con i quartieri più esterni;
  • diviene connettore e porta dei grandi parchi della città metropolitana (dal parco Solari fino al parco delle Risaie a ovest e da Piazza Risorgimento e l’asse Plebisciti-Argonne fino al Parco Forlanini e l’Idroscalo, a est), aprendo così Milano ai suoi paesaggi agrari e a una nuova dimensione del tempo libero, nel quadro del potenziamento ecologico dell’area metropolitana;
  • collega due corsi d’acqua, il Naviglio Grande a ovest, il Lambro e l’Idroscalo (“il mare di Milano”) a est; nel tratto centrale si sovrappone al percorso della Fossa dei Navigli.

Un’opportunità per pensare alla riqualificazione dei luoghi urbani coinvolti e ai modelli delle stazioni La nuova metropolitana non è solo un mezzo di trasporto pubblico che riduce i tempi di spostamento, ma un insieme di parti di città lungo il quale si possono produrre trasformazioni positive, attestare nuove funzioni e occasioni per una nuova qualità urbana.
Le stazioni e le aree di cantiere in particolare dovranno essere progettate con la massima attenzione al contesto di riferimento, affinché non siano solo porte di accesso al sottosuolo,  ma opportunità per configurare nuove centralità urbane. Ogni intervento dovrà pertanto considerare con particolare attenzione l’identità dei luoghi intercettati, per promuovere nella vita urbana nuovi spazi aggregativi integrati con il contesto di riferimento.
Il disegno delle parti in sottosuolo e degli elementi fuori terra dovrà inoltre avere come obiettivo una forte identità architettonica e comunicativa dell’opera, coerente con i luoghi in cui le stazioni si insediano, prendendo spunto e re-interpretando innanzitutto la grande lezione delle linee M1 ed M2, per poi guardare anche alle esperienze recenti, italiane e internazionali.

Una proposta di lavoro
A tal fine proponiamo:

  • di affiancare al progetto di trasporto MM4 un programma coordinato di riqualificazione del paesaggio urbano lungo tutto il percorso che potrebbe configurarsi come un Piano d’Area. Un progetto organico che veda ugualmente impegnati tutti gli Assessorati che possono deliberare, coordinare e finanziare gli interventi esterni allo stretto sedime dei manufatti della metropolitana: Mobilità e Ambiente, Urbanistica, Sport, Tempo libero e Verde, Lavori pubblici e Arredo Urbano, Turismo e Marketing territoriale.
  • di promuovere progetti pilota sulla sistemazione finale di alcune aree di cantiere, con la partecipazione delle comunità locali e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Per tali interventi si propongono alcuni temi di progetto determinanti, come identità urbana, periferie e rigenerazione urbana, mobilità di superficie “smart”, risorse verdi e sostenibilità.

Milano, 1/03/2016

Associazione Grande Parco Forlanini
Comitato M4 Attenzione
Comitato Pratone
Comitato Foppa Dezza Solari
Comitato Argonne-Susa
Comitato Plebisciti-Dateo
Comitato Residenti Concordia
MUMI Ecomuseo Milano-Sud
Italia Nostra
contatti_ m4progettoxmilano@gmail.com

 


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