5 aprile 2016

cinema – AVE, CESARE!


AVE, CESARE!
di Ethan Coen, Joel Coen [USA, 2016, 106′]
Con Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Scarlett Johansson

cinema12FBSi devono essere divertiti un sacco i fratelli Coen e i loro attori girando Ave Cesare e, se amano il cinema, si divertono anche  gli spettatori. Il film è ambientato a Hollywood nei famosi Studios, protagonista è Eddie Mannix (Brolin), un uomo che risolve i problemi come Mr. Wolf di Tarantino. Responsabile dell’organizzazione delle relazioni con gli attori per conto della casa cinematografica Capitol Pictures. Mannix lavora negli anni del maccartismo e della guerra fredda, sovrintende a tutti i film girati badando che i contenuti siano in linea con l’aria dei tempi e che bandiscano temi come il comunismo e l’omosessualità e che gli attori non incorrano in scandali. Il suo compito, ovviamente, non è facile.

Seguendo Mannix abbiamo l’occasione di frequentare i set e vedere ricostruzioni di film di genere da quelli acquatici alla Easter Williams ai musical con protagonisti emuli di Gene Kelly, ai western dominati da un attore acrobata fino al film che più gli sta a cuore: Ave, Cesare!, un’ opera alla Ben Hur, con ricostruzione della vita di Cristo.

Mannix è un credente, verrebbe da dire un buon credente, che tra le migliaia di cose che deve sbrigare, riesce a vedere pochissimo moglie e figli, trova il tempo per confessare quotidianamente i suoi peccati a un prete che resta allibito sia dalla qualità dei suoi peccati (fumare di nascosto) sia dalla frequenza con cui attende alla confessione. Mannix è anche scrupoloso e per non incorrere in guai, e nella realizzazione di Ave, Cesare! organizza una tavola rotonda con religiosi di varie confessioni per verificare che la sceneggiatura non offenda nessuno e sia corretta. I dialoghi di questa riunione teologica sono esilaranti e un po’ alla Woody Allen.

Proprio mentre si gira il film biblico l’attore Baird Whitlock, (Clooney), beniamino del pubblico, anche se si vocifera sia omosessuale e dotato perennemente di un alto tasso alcolico, scompare. È stato rapito da una setta di sceneggiatori di fede comunista capeggiati da Marcuse, che non si accontentano più di inserire battutine nei dialoghi dei film. Gli sceneggiatori sono colti, ricchissimi, e si riuniscono con il filosofo in una splendida  villa a Malibu dotata di ogni confort e adeguato personale di servizio e un cane di nome Engels. È lì che hanno portato Whitlock e in quell’ambiente l’attore da tonto (la stupidità umana è un tema caro ai Coen) si trasforma in novello adepto alla causa. Ne diviene portavoce e si rivolge a Marcuse chiamandolo familiarmente Herbie.

Mannix non solo deve  ritrovare il protagonista del suo film e pagare un riscatto, ma deve tenere a bada la stampa  che tenta di capire cosa succede sui vari set, trovare un padre al bambino che la sua attrice acquatica (Johansson) attende da non si sa chi, srozzare il cowboy che dal set western passa alla commedia romantica in stile Cukor e approccia le donne come i cavalli. Tentato da un’offerta della Locheed, l’azienda di aerei che partecipa agli esperimenti nucleari a Bikini, Mannix si rivela ottusamente fedele al mondo del cinema e farà l’impossibile per risolvere i problemi … .

Nel cast ci sono diversi attori famosi: George Clooney, Scarlett Johansson, Channing Tatum, Tilda Swinton, Josh Brolin e Ralph Fiennes e persino un redivivo Cristopher Lambert. Tutti si prestano a essere utilizzati intelligentemente dai Coen per mettere sotto la lente un pezzo della storia americana con grande divertimento.

Ave, Cesare! non sarà Fargo ma è un omaggio al cinema, un film arguto, in cui si ride con intelligenza come quando l’addetto dei cestini del pranzo chiede all’attore che interpreta il Cristo in croce se sia un protagonista o un figurante, infatti i cestini sono differenti a seconda del ruolo.

Dorothy Parker

 

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org

 

 



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