16 marzo 2016

UN  MANUALE PER LE COSIDDETTE “PERIFERIE”


Invito i lettori a leggere le due pagine che allego e a inviare commenti o contributi sui temi rispetto ai quali il Coordinamento Comitati Milanesi ora chiede risposte scritte ai candidati Sindaco (dando per scontato che sono ovviamente centinaia le cose importanti che mancano in queste due pagine!). Al futuro Sindaco, il Coordinamento Comitati Milanesi non chiede facili e generiche promesse elettorali, ma di come vorrà prendersi cura di tutti i Cittadini e di tutto il territorio, in una visione strategica molto più ampia (di Città metropolitana), ma con un’attuazione molto più attenta ai dettagli (di Quartiere). Questo perché le parti della città che non sono oggetto di attenzione e cura diventano “periferia”.

02crapanzano10FBNella prossima consigliatura, tutte le parti della città devono essere oggetto d’interventi, micro o macro secondo le necessità e le opportunità, ma sempre con progetti preventivamente ben studiati e motivati, con costante forte coinvolgimento degli abitanti. La Città Metropolitana si costruisce affrontando in modo coinvolgente tutti i suoi grandi problemi (mobilità e trasporti, ambiente e pianificazione del territorio, ecc.) e attuando in modo coordinato le specifiche risposte (qualità dell’aria, ciclo dell’acqua e ciclo dei rifiuti, tariffe, ecc). Allargando i confini di Milano non scompaiono le attuali periferie, anzi – quando periferia è sinonimo di disattenzione – aumenta il rischio di porre minore impegno, e risorse, alle singole parti di un territorio molto più vasto!

Nella costruzione dei Municipi – e delle Zone Omogenee fuori Milano – è assolutamente indispensabile evitare confusione dei ruoli e duplicazioni burocratiche (invece delle sempre auspicate semplificazioni). Ai Municipi vanno affidati molti compiti, ma sempre in modo esclusivo; evitando di affidare competenze su temi (come mobilità e trasporti) da trattare solo a scala metropolitana, superando persino i confini del Comune di Milano. A ogni Municipio, distribuire risorse adeguate in proporzione diretta al numero degli abitanti, poi premiare – anche con risorse aggiuntive – chi raggiunge gli obiettivi impiegando meglio le risorse ricevute.

Per evitare che parti di territorio e di popolazione siano, di fatto, quasi abbandonate al loro destino di emarginazione, sociale, civile o culturale, servono volontà, capacità e nuovi modi d’intervento. Sono sempre più indispensabili vere forme di partecipazione e un effettivo continuo coinvolgimento, anche operativo, dei Cittadini: referendum deliberativi, bilancio partecipativo, dibattito pubblico, altre formule diverse da sperimentare subito in casi particolari, su singoli Quartieri. Volontà dell’amministrazione, partecipazione dei Cittadini e utilizzo di nuove tecnologie, possono produrre risultati e risparmi impensabili, a fronte di costi molto contenuti.

Sarà necessario mobilitare ingenti risorse pubbliche e private, ma gran parte dei risultati permanenti dipenderà proprio dal coinvolgimento e dalla continua collaborazione degli abitanti, garantendo, sempre e ovunque, il rispetto delle regole e il costante controllo dei risultati. Centinaia di migliaia di Cittadini, che dimostrano grandi capacità tutti i giorni, possono, pur partendo da posizioni molto differenti, ritrovarsi rapidamente sulla giusta (pur parziale) soluzione di molti problemi. Un piccolo esempio: alle numerose segnalazioni dei Cittadini si può rispondere con interventi sempre più rapidi se si utilizzano nuove tecnologie nel quadro di una più efficace organizzazione. Tutto questo è detto, meglio, nel documento allegato. Grazie per i contributi.

 

Salvatore Crapanzano

Presidente Coordinamento Comitati Milanesi

 



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