16 marzo 2016

MILANO RISTORAZIONE GENITORI E COMUNE PROVE DI DEMOCRAZIA


Ci stiamo interrogando sul perché della protesta nelle mense scolastiche che porta al rifiuto delle polpette di pesce. Una protesta legittima che fa riflettere e che spinge noi consiglieri comunali a domandarci dove sia il baco nel sistema. Perché i genitori decidono consapevolmente di adottare una forma così forte anziché coinvolgere le forze politiche elette e la propria rappresentanza nel cercare di dare risposte? Ma soprattutto perché i cittadini devono arrivare o a volte preferiscono coinvolgere la stampa per far sentire la propria voce? Perché non si sentono ascoltati dalla Società? Perché la Società non li coinvolge? Perché i tempi della risposta dell’Ente pubblico sono troppo lunghi rispetto ai tempi della città? Perché bisogna seguire degli iter lunghissimi e costosi di accessi agli atti? (NB come presidente di commissione ho promosso l’organizzazione di un incontro con la Rappresentanza cittadina, l’Assessorato e MiRi).

05strada10FBUna richiesta in massa di diete in bianco rischia di influenzare negativamente i bambini che serenamente vorrebbero mangiare le polpette, di rovinare il lavoro che ogni giorno gli insegnanti fanno sull’educazione alimentare, di lotta agli sprechi, ma soprattutto rischia di danneggiare i bambini che realmente devono fare la dieta.

Il percorso di cittadinanza attiva e di condivisione dei valori e degli obiettivi che è iniziato con questa amministrazione e con la commissione consiliare che ho avuto l’onore di presiedere, ha portato per la prima volta nella storia della creazione di un Regolamento delle Commissioni Mensa con l’elezione istituzionale di una Rappresentanza cittadina. Una Rappresentanza che fa da tramite tra le commissioni stesse, la politica (il Consiglio Comunale), l’amministrazione e MiRi. Un organo che deve essere tutelato perché vuole essere di controllo e confronto costruttivo.

In questi cinque anni sono state condivise e prese molte decisioni politiche che hanno portato a forti investimenti in un’ottica di miglioramento della qualità, del benessere dei bambini e dell’ambiente. Si sono invertiti i parametri qualità vs prezzo nella scelta delle materie prime; più prodotti a km0 e bio; adottate politiche educative nella lotta agli sprechi; introdotti  i piatti in mater-bi (biodegradabile e compostabile), sostituite le vaschette in plastica con quelle in acciaio per la somministrazione.

Se tanti genitori rifiutano le polpette e oggi lanciano una campagna contro il piatto unico, bisogna trovare insieme delle soluzioni e capire qual’é il disagio espresso. Rassicurazione sulla qualità? Insegnanti ed educatori di altre città invidiano il nostro servizio di ristorazione scolastica che in molte città non esiste più. Dobbiamo difenderlo a tutti i costi e contrastare la possibilità di distruggere questa eccellenza, iniziando dall’evitare di portarsi da casa la “schiscetta”, come votato in Regione.

Una buona politica é fatta anche dai cittadini attivi che condividono valori e obiettivi. Bisogna tendere al miglioramento della qualità della vita e di difesa del bene comune. I cittadini attivi sono fondamentali, senza sarebbe un parlarsi addosso, ma la cittadinanza attiva riesce a essere più efficace quando si appoggia ai canali ufficiali e alle proprie rappresentanze (consiglieri e comitati) per portare avanti gli obiettivi comuni. La parte politica è eletta per facilitare il confronto, per accelerarlo, per fare proposte costruttive, richieste di migliorie e avere risposte dall’amministrazione.

In cinque anni di esperienza so che molte risposte sono state date da questa amministrazione proprio grazie alla condivisione. All’incontro con il Comitato Solari di ieri sera, i cittadini commentavano il percorso positivo fatto insieme alla politica e all’amministrazione che ha portato all’individuazione e allo sviluppo di interventi molto migliorativi del progetto M4. Un percorso efficace di condivisione della conoscenza. Della città, della cittadinanza attiva con le istituzioni.

Tre soci del Movimento Milano Civica, esperti di energia, hanno dedicato la loro professionalità gratuitamente con incontri formativi ai funzionari del Comune, attraverso mozioni approvate dal Consiglio, fino ad arrivare a un atto che definisce il nuovo sistema di politiche energetiche del Comune di Milano. Un esempio di condivisione del sapere.

In Francia dal 1985 é stata istituita la Commissione National du Debat Public per le grandi opere. Un organo di confronto preventivo che migliora il benessere dei cittadini e accelera il processo e il risultato, evita ricorsi, intoppi, e modifiche in corso d’opera con incrementi di costi. Un organo di questo genere può essere istituito anche per altri servizi. Ma il challenge per la prossima amministrazione potrebbe essere quello di istituire anche a livello comunale un Organo per far partecipare i cittadini al Dibattito Pubblico, per tutti i servizi, prima che l’opera tocchi il proprio giardinetto, perché ahimè talvolta finché la cosa non ci tocca direttamente non ci coinvolge.

 

Elisabetta Strada
Presidente Commissione Educazione Consiglio Comunale

 



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