2 marzo 2016

cinema – OSCAR 2016


OSCAR 2016

E anche quest’anno abbiamo avuto la sempre attesa notte degli Oscar, mescolando soddisfazione e delusione per i film e i protagonisti che abbiamo amato o detestato in questa stagione di cinema. Grande soddisfazione in chi scrive per il giusto riconoscimento a un film complesso e coraggioso come Spotlight, migliore sceneggiatura originale, e miglior Film.

cinema08FBOpera necessaria sulla forza e l’impegno civile del giornalismo d’inchiesta, che ricostruisce l’inchiesta del Boston Globe sugli abusi sessuali nella diocesi di Boston. Una bella sceneggiatura, fatta soprattutto di dialoghi, senza azioni, scabrosità mostrate ed effetti speciali, ma che arriva diritto al cuore e alla coscienza. Ne abbiamo scritto su ArcipelagoMilano qui.

In molti abbiamo esclamato ‘finalmente’ vedendo la statuetta d’oro tra le mani di Leonardo Di Caprio, miglior interprete al sesto tentativo per The Revenant, un film aspro  prova d’attore e di trasformismo per calarsi nella parte di un cacciatore dell’800, abbandonato dai compagni, che riesce a resistere e restare vivo in mezzo all’accanirsi feroce di uomini e eventi.

Per lo stesso film è stata premiata anche la regia di Inarritu che conferma l’attitudine a vincere dopo il premio già arrivato lo scorso anno con BirdMan (impresa in precedenza riuscita a John Ford).

Felicità e orgoglio per il Maestro Ennio Morricone, sei volte nominato, ma mai premiato se non con Oscar alla carriera nel 2007, carriera che si è dimostrata tutt’altro che conclusa come dimostra la colonna sonora del western del terzo millennio di Tarantino ‘The Hateful Height’ (che abbiamo recensito qui), musiche che riprendono anche temi composti nel passato.

Premiata come migliore attrice la debuttante agli Oscar Brie Larson, che ha avuto la meglio sul fascino maturo di Charlotte Rampling e Kate Blanchett (il suo intrigante ‘Carol’ esce dalla nottata a mani vuote), interpretando la figura dolente e arrabbiata di una giovane madre abusata per anni da un orco, e costretta a crescere suo figlio in isolamento e segregazione tra le pareti di un’unica stanza.

Non fa notizia Mad Max che fa incetta di moltissimi premi cosiddetti tecnici, confermando la qualità della confezione dei prodotti spettacolari di oltreoceano, mentre segna il cambio di fortuna agli Oscar l’esclusione di Tarantino e di Steven Spielberg che ha l’unica consolazione del premio all’attore non protagonista, il britannico Mark Rylance, che ha scelto come futuro protagonista della sua prossima opera, tratta dal GGG, il Grande Gigante Gentile, amatissima e originale fiaba moderna di Roald Dahl.

Per finire e non lasciarvi senza nuove storie, qui potete vedere il cortometraggio animato che ha vinto l’oscar, ‘Bear story’ malinconica novella senza parole realizzata con tecnica mista.

Adele H.



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