2 marzo 2016

la posta dei lettori_02.03.2016


Scrive Francesco Silva a proposito della “Battaglia di Milano” – Caro LBG, se questi sono i figli che tu descrivi, non credo che si possa fare troppo affidamento sui padri che li hanno generati, o che comunque hanno modellato l’ambiente in cui sono cresciuti. Quanto ai nipoti, vedranno loro.

Scrive Cesare Mocchi a proposito dei duri e puri – Dunque, secondo Eleonora Poli chi critica l’amministrazione Pisapia è uno “scontento cronico” che si compiace di essere “duro e puro”, rancoroso e negativo. Personalmente non mi ritengo un estremista, e neanche a me piacciono i “duri e puri”. Ma non posso nascondere di essere rimasto abbastanza deluso da questa amministrazione: poche idee, pochi progetti, azione timida e poco incisiva, molto – troppo – in continuità con le amministrazioni precedenti. Di tutte le idee tirate fuori in campagna elettorale, è stato fatto ben poco.  E non è neanche vero che la critica è stata solo negativa: è la Giunta che si è chiusa a riccio, con un atteggiamento molto autocompiaciuto, di partecipazione ce n’è stata poca. Attenzione quindi a non cadere nella trappola mentale per cui chi critica è un “rancoroso”, perché altrimenti si accetteranno solo elogi e approvazioni (cosa abbastanza pericolosa).Tipico di questa trappola mentale è l’incredibile intervista dell’assessore D’Alfonso apparsa ieri (24 febbraio) su Repubblica: candidamente ammette di essere entrato a Palazzo Marino “senza sapere nulla” (beh, adesso si capiscono tante cose), ma nel frattempo di essersi formato (a spese nostre) e di sentirsi pronto a continuare (speriamo di no – chiunque vinca). Anche lui poi ce l’ha con i “duri e puri”, che “ci hanno rovinato”. Mah. Diciamo che si capisce bene che si diverte a fare l’assessore, meno quali siano le sue proposte per Milano. E che la categoria dei “duri e puri” viene usata più che altro per giustificare le sue idiosincrasie personali. Per favore, non usiamola più.

Scrive Nicoletta Cova a proposito della battaglia di Milano – Molto amaro l’editoriale di Gadola, ma purtroppo profondamente realistico.  Ma noi cittadini cosa possiamo fare? Non serve nemmeno più esprimere un voto perché viene manipolato e usato a fini impropri. In questa landa deserta a chi rivolgersi? Chi è e dove è il leader da seguire con voglia ed entusiasmo? Non importa destra o sinistra, che oggi, così come siamo messi, non ha più senso. Importa l’Uomo/Donna. Ma dove cercarlo? Dove è il volto nuovo? Il mio è scoramento.

Scrive R.L. Alfonsi a proposito della battaglia di Milano – Complimenti per la chiarezza e la sinteticità dell’articolo “La battaglia di Milano”. Grazie

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali



Sullo stesso tema


13 novembre 2018

la posta dei lettori_14.11.2018

AA. VV.



6 novembre 2018

la posta dei lettori_07.11.2018

AA. VV.



10 luglio 2018

la posta dei lettori_11.07.2018

AA. VV.



3 luglio 2018

la posta dei lettori_03.07.2018

AA. VV.



26 giugno 2018

la posta dei lettori_27.06.2018

AA. VV.



19 giugno 2018

posta dei lettori_19.06.2018

AA. VV.


Ultimi commenti