24 febbraio 2016
ALBERTO MANTOVANI (con Monica Florianello)
IMMUNITÀ E VACCINI
Mondadori, 2016
pag. 127, euro 18,00
Siamo sempre alla ricerca di conferme. Ma chiediamo alle persone sbagliate. È più facile credere all’amica o a quello che dice la gente al bar, piuttosto che interpellare gli esperti. Così le masse si lasciano influenzare da leggende metropolitane, come quelle che vorrebbero legare l’utilizzo del vaccino trivalente (morbillo, parotite e rosolia) all’insorgenza di malattie gravi, come l’autismo o la sclerosi multipla. Farsi condizionare da queste voci nuoce alla nostra salute e a quella dei nostri figli, e anche ad altre persone, le più indifese.
Alberto Mantovani, professore di Patologia Generale presso Humanitas University e direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, nelle prime pagine del suo libro, ci racconta un fatto drammatico, avvenuto all’ospedale di Monza. Andrea Biondi, un oncoematologo pediatra, ha visto morire un bambino di 18 mesi. Il bambino era affetto da leucemia linfatica e non poteva essere vaccinato, perché le cure e la stessa malattia avevano compromesso il suo sistema immunitario. La morte non è stata causata da questo tipo di cancro, ma dal morbillo.
Il fatto deve sconvolgere le nostre coscienze, perché, come sottolinea il professor Mantovani “vaccinarsi è un gesto di solidarietà verso i più deboli”. È importante essere consapevoli che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha ammonito il nostro Paese, a causa del calo di vaccinazioni.
I vaccini sono un importantissimo strumento di prevenzione che va utilizzato tutta la vita. Si basano sulla memoria del nostro sistema immunitario, che riconosce il virus e lo combatte. Ma proprio, come il cervello, le nostre difese tendono a dimenticare. Per questo esistono i “richiami”, anche per gli adulti. Il saggio vuole fare chiarezza, sull’importanza del sistema immunitario e dei vaccini, che promettono di guarire, non solo in via preventiva, ma anche terapeutica, malattie infettive e tumori.
Nei laboratori dell’Humanitas, Mantovani e la sua squadra cercano di sconfiggere anche il cancro. Da recenti studi, si è compreso che alcune cellule del nostro sistema immunitario aiutano i tumori a svilupparsi. “È nata così un’attenzione crescente al microambiente infiammatorio che circonda la cellula tumorale, nel quale e grazie al quale, essa cresce e prolifera, disseminando metastasi a distanza”. Ciò ha aperto la strada nuove strategie nella lotta contro il cancro, mirate a colpire non solo il tumore, ma anche la culla nella quale si annida. Molta strada è stata fatta. Nuove molecole vengono già usate per guarire certi tipi di tumori, nuovi vaccini che combattono alcune malattie che portano al cancro, e molto, molto altro verrà fatto negli anni futuri. Forse un giorno penseremo al cancro come ora pensiamo alla peste: debellata.
Cristina Bellon
questa rubrica è a cura di Cristina Bellon