10 febbraio 2016

NAVIGLI: “LA CERCHIA IN SCALA UNO A UNO”


In un articolo su ArcipelagoMilano del 15 luglio scorso Emilio Battisti dice “é un vero peccato che non sia stato possibile realizzare il progetto di Umberto Vascelli Vallara La Cerchia dei Navigli in scala “Uno a Uno”, che avrebbe potuto rappresentare l’avvio più efficace del coinvolgimento dei cittadini”. In realtà una parte è stata realizzata, ma non quella che auspicava Battisti. “La Cerchia in scala uno a uno” è un progetto di valorizzazione del Naviglio Interno, lo storico canale navigabile interrato dal 1929 di cui si ignora lo stato di conservazione. Per questo e per altre ragioni di natura funzionale si considera improponibile un recupero filologico del manufatto storico com’era e dov’era. Ma, in ragione del suo rilevante valore storico/culturale, non se ne può tuttavia perdere la memoria.

12vallara05FBPer questo si è pensato che tracciandone sulla superficie stradale il corso nella stessa dimensione e collocazione che aveva il canale prima del 1929 si potesse disporre di un messaggio di grande impatto e immediata forza comunicativa capace di rendere percepibile la relazione perduta tra questa storica via d’acqua e i fronti stradali su di essa prospettanti, particolarmente quelli superstiti rispetto alla trasformazioni dovute ai bombardamenti del 1943 e alla successiva ricostruzione intervenuta nel dopoguerra, ma anche là dove la scena urbana è totalmente cambiata. Si è valutato che il solo segno tracciato a terra non fosse sufficiente per una efficace comunicazione.

Si è ritenuto allora utile prevedere lungo il percorso punti di informazione che, attraverso la documentazione fotografica e/o pittorica dello stato dei luoghi al momento dell’interramento del Naviglio Interno, permettessero di valutare tanto la perdita quanto la permanenza residuale di elementi connotativi dello scenario entro il quale un tempo scorreva questa via d’acqua. Questa operazione può raggiungere un duplice risultato: suscitare la consapevolezza collettiva del valore testimoniale del percorso del Naviglio Interno come matrice del centro storico della città e al contempo rendere immediatamente percepibile la mutazione dei luoghi onde evitare ingannevoli illusioni di ricostruzione di una oleografica scena urbana ormai perduta.

Dapprima si è pensato di segnare il tracciato mediante una pavimentazione in cubetti di porfido posati ad “archi contrastati” con inserimento di elementi trattati con resina epossidica blu a formare un disegno a onde il cui effetto è percepibile in una simulazione fotografica relativa a via Senato (Foto 1). Contro questa soluzione hanno giocato l’esperienza negativa dell’amministrazione comunale chiamata a rispondere di incidenti provocati da dissesti nelle pavimentazioni in pietra e il timore che questo tipo di pavimentazione durevole (non effimera per il solo tempo di Expo) pregiudicasse l’apertura del nuovo canale lungo la Cerchia. Si è quindi proposto di rappresentare il percorso della “Cerchia in scala uno a uno” tracciando sul sedime stradale una sequenza di onde blu realizzate con apposite vernici abitualmente utilizzate per la segnaletica orizzontale (Foto 2).

Si poneva tuttavia la necessità di verificare la compatibilità di questi segni con le prescrizioni del Codice della Strada. Le deroghe concedibili comportavano alcune esclusioni della rappresentazione lungo il percorso per tratti abbastanza consistenti in corrispondenza delle fermate dei mezzi pubblici, dei percorsi pedonali, degli incroci stradali. Si è valutato che la forte discontinuità lineare del segno avrebbe comportato un’inaccettabile perdita di efficacia nella comunicazione. Si è deciso allora di rinunciare alla rappresentazione del tracciato sul sedime stradale (“un vero peccato” come dice Emilio Battisti) e di limitare il progetto al sistema di Info Point di informazione culturale sul ruolo del Naviglio Interno e del suo contesto nella storia della città.

Anche in questo caso è stato necessario modificare il progetto iniziale che prevedeva di utilizzare principalmente le pensiline di attesa dei mezzi pubblici per documentare con immagini lo stato dei luoghi prima dell’interramento. Di fatto la disponibilità delle pensiline è stata limitata alla parte posteriore, meno percepibile dai passanti, inoltre nel tratto dal Policlinico a Melchiorre Gioia non ci sono pensiline. Il progetto di comunicazione attualmente realizzato lungo la Cerchia è affidato a sette pensiline e nove totem.

Attraverso i nove totem si sviluppa un filo narrativo della storia dei Navigli a Milano seguendo virtualmente le acque del Martesana da Cassina de’ Pomm, che segna il punto dove finisce il canale a cielo libero e inizia la parte che fu coperta negli anni ‘60, fino alla conca di San Marco e da qui, come Naviglio interno, fino alla Darsena. Lungo questo itinerario si sono individuati nove punti che meglio rappresentano il rapporto storico fra il Naviglio e la città con le sue attività commerciali e produttive. La società Navigli Lombardi ne ha curato la realizzazione materiale e la posa.

Le tappe principali sono: i punti approdo come la Darsena (foto 3), il Laghetto di San Marco e il Laghetto di Santo Stefano con l’importante rapporto con l’edificazione del Duomo; le conche dell’Incoronata, di via Senato, di Viarenna, che permettevano di superare i dislivelli lungo il corso del Naviglio; * i ponti come il Ponte delle Sirenette e in particolare il Ponte delle Gabelle dove i passeggeri pagavano il pedaggio e le merci il dazio. A ogni totem è associato un QR Code  che permette di integrare i testi con immagini d’epoca fotografiche e pittoriche.

Mentre i totem raccontano il Naviglio attraverso i punti di maggiore rappresentatività, per quattro pensiline poste lungo un tratto della Cerchia che presenta ancora elementi evocativi del tessuto storico si è ritenuto di sviluppare i seguenti temi di rilevante significato nella storia del Naviglio Interno declinati su pannelli con testi e immagini :* I flussi delle acque e le conche nella pensilina di piazza Resistenza Partigiana; * I commerci lungo il Naviglio Interno nella pensilina di Molino delle Armi/p.za Vetra; le trasformazioni urbane nella pensilina di Corso Italia / via Santa Sofia; * I ponti nella pensilina di Corso Italia / via San Senatore. (fig. 4)

A compensazione della mancata rappresentazione del corso del Naviglio interno sul sedime stradale si è provveduto a riportarne il tracciato su alcune foto attuali così che se ne possa comunque apprezzare la dimensione nel contesto urbano, seppure per limitati episodi. Le tre pensiline poste in via Melchiorre Gioia alle fermate Gioia M2, Sondrio M3 e via Melchiorre Gioia – via Cagliero sviluppano il tema dello storico paesaggio lungo la Martesana a Milano.

L’insieme dei totem e dei pannelli nelle pensiline costituisce la base per un Itinerario storico lungo la Cerchia dei Navigli dalla Darsena a Cassina de’ Pomm che, come si vede nella figura 5, presenta attualmente qualche discontinuità in alcuni tratti come da Via Senato (T5) a San Marco (T4), inoltre, considerando che la disponibilità delle pensiline scadrà  in primavera, sarebbe opportuno che le attuali postazioni venissero sostituite da Totem. L’interesse per la valorizzazione  del Naviglio interno manifestato nel corso della presente campagna elettorale potrebbe essere fatto valere per sostenere l’integrazione di questo itinerario con altri Totem (8-9 con un costo inferiore a 15.000 Euro) disponendo in tal modo di un efficace strumento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul ruolo che questo naviglio ha avuto nella storia della città di Milano. (fig. 5)

Prospettive – Considerando che le limitazioni poste alla rappresentazione del percorso del Naviglio Interno sul sedime stradale sono dovute alle prescrizioni restrittive del Codice della Strada lungo i percorsi veicolari, si può realisticamente ritenere che, se in futuro si decidesse di destinare alcuni ambiti della Cerchia a zone pedonali (o comunque di mobilità dolce), cadrebbero in quel caso i divieti del Codice della Strada e pertanto si potrebbe realizzare integralmente il progetto “La Cerchia in scala uno a uno” con soddisfazione di Emilio Battisti ma anche di Gianni Beltrame, Antonello Boatti, Antonio Lampugnani, Giuditta Bernareggi che ringrazio per i contributi forniti a diverso titolo nelle varie fasi del progetto.

 

Umberto Vascelli Vallara

 

 

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Foto 1 – realizzazione con cubetti di porfido.

 

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Foto 2 – realizzazione con disegno di onde blu.

 

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Foto 3 – Un Totem.

 

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Fig. 4 – Una Pensilina.

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Fig. 5  Localizzazione dei Totem e delle Pensiline.
T = Totem P = Pensiline

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Itinerario storico lungo la Cerchia dei Navigli dalla Darsena a Cassina de’ Pomm
T9. Totem Darsena
T8. Totem La conca di Viarenna e il Naviglio Vallone
P1 Pensilina P.za Resistenza Partigiana, “Le acque e le conche ”
P2 Pensilina Molino Armi/Piazza Vetra “I commerci lungo il Naviglio Interno”
P3 Pensilina di Corso Italia / via Santa Sofia “Le trasformazioni urbane”
P4 Pensilina di Corso Italia / via San Senatore “I ponti lungo il Naviglio Interno”
T7 Totem Laghetto di Santo Stefano
T6 Totem Il ponte delle Sirenette
T5 Totem La Conca di via Senato
T4 Totem Il laghetto di San Marco.
T3 Totem La Conca dell’Incoronata
T2 Totem Il ponte delle Gabelle
P5 Pensilina Gioia M2 – P6 Pensilina Sondrio M3 – P7 Pensilina M. Gioia/ via Cagliero “Il Paesaggio storico lungo la Martesana a Milano”
T1 Totem Cassina de’ Pomm.



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