10 febbraio 2016

LE AVVOCATE MILANESI INVESTONO SU DUE GIOVANI GIURISTE GHANESI


Quest’anno le avvocate di ASLA Women (1), guidate dalla responsabile Barbara de Muro, hanno organizzato, in collaborazione con l’Università Statale degli studi di Milano (il cui dipartimento di Giurisprudenza è guidato dall’altrettanto infaticabile Professoressa Nerina Boschiero) un’iniziativa che merita di essere raccontata ai lettori di ArcipelagoMilano. Alcuni studi legali milanesi si stanno già avvicendando nell’accoglienza e nella formazione, per sei mesi, di Akua Adu Bohane e Dwommoh Mensah Dorcas Nyarco, due giovani colleghe appena giunte a Milano da Accra, capitale del Ghana, una nazione africana nel cui contesto, nonostante gli sforzi sulla via dello sviluppo, le differenze di genere sono ancora profondissime.

10viola05FBAlle due giovani, da poco laureate in giurisprudenza nel loro paese, l’associazione ha assicurato il viaggio, lo stage formativo, un alloggio e un modesto fondo di liquidità. La selezione delle ragazze è il risultato di un regolare bando (scritto dalle professioniste milanesi) della locale Università GIMPA (Ghana Institute of Management and Public Administration, Faculty of law) che insieme all’ambasciata italiana ad Accra ha sostenuto e attivamente partecipato al progetto) indirizzato a giovani donne giuriste.

Molte neolaureate o giovani avvocate hanno risposto al bando, interessate a un’esperienza all’estero cui non avrebbero potuto accedere con mezzi propri, e le candidature sono state oggetto di un’accurata selezione svolta non solo sulle esperienze curriculari maturate dalle candidate ma anche (e direi soprattutto) sulle loro motivazioni.

Akua e Dorcas si sono aggiudicate lo stage perché hanno espresso una consapevole sensibilità per la situazione in cui versa la condizione femminile nel loro paese e perché sperano, grazie all’esperienza formativa loro offerta e alla competitività che in tal modo conseguiranno, di poter svolgere, al loro ritorno, un positivo ruolo di volano della crescita professionale femminile nella società di loro appartenenza.

Noi speriamo che tornino con un bagaglio professionale tale da emergere, come meritano, per acquisire ruoli direttivi nelle professioni giuridiche prescelte: una di loro aspira a diventare magistrato, l’altra forse seguirà la strada della libera professione. A ben vedere, non importa cosa faranno e chi diventeranno: l’importante è avere offerto loro una possibilità di autentica valorizzazione del loro impegno che costituisca utile tassello nel conseguimento – per le donne del Ghana – degli obiettivi di realizzazione professionale sperati e meritati in un mercato e in una società ancora tradizionalmente dominati dalla prevaricazione e dalla disparità.

Promuovere anche all’estero il talento femminile nella loro professione: una piccola-grande iniziativa, caparbiamente voluta da un gruppo di avvocate, che sono andate ad Accra a loro spese, hanno cercato i contatti e i finanziamenti necessari (ringraziamo qui volutamente Kamel Ghribi e AON s.p.a. le cui donazioni sono andate a integrare il contributo messo direttamente a disposizione da ASLA), e che ha hanno superato i numerosi ostacoli burocratici.

È un progetto che – contando sulla generosità e disponibilità degli studi legali che hanno accolto le due giovani facendosi carico della loro formazione (in inglese, ovviamente, e in materie “utili” come il diritto commerciale internazionale) – costa circa 15.000€: se, come ci auguriamo, gli obiettivi saranno raggiunti, ASLA Women si propone di replicarlo ogni anno. Non siamo però gelose del know how maturato e usiamo le pagine di ArcipelagoMilano per segnalare che se l’Ordine dei notai, l’Ordine dei giornalisti, l’Ordine degli architetti, degli ingegneri o dei commercialisti volessero provarci, saremmo oltremodo liete di spiegare loro come si fa.

La disparità di genere è molto democratica: affligge tutte le professioni.

 

Simona Viola

 

 

(1) La Associazione degli Studi Legali Associati (ASLA) raggruppa gli studi legali italiani nei quali gli avvocati e le avvocate svolgono la professione in forma associata e in essa opera – la sezione ASLA Women con l’obiettivo di promuovere la carriera delle professioniste nel mercato e, più in generale, le pari opportunità nella professione forense.

 

 

 

 

 

 



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