26 gennaio 2016

BALZANI E MAJORINO INSIEME: PER NON DOVER SCEGLIERE


Occorre fare un ultimo, o forse primo, serio tentativo di riunificare le candidature Balzani e Majorino, unico modo per poter ragionevolmente sperare di evitare la vittoria annunciata di Sala. Questo non è un intervento/articolo ma innanzitutto una presentazione dell’appello, o meglio della dichiarazione di  intenti che segue, perché si cercano con urgenza sottoscrizioni, ovvero firme.

06hutter03FB“Per le primarie di Milano siamo convinti che le candidature di Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino siano molto valide e abbiano molti aspetti complementari. Vogliamo unirle perché solo in questo modo ci può essere l’evoluzione coerente delle aspirazioni del popolo arancione del 2011. Unire in un ticket (sindaco/vicesindaco) e integrando i programmi. La scelta su chi dei due sia il candidato sindaco va fatta solo sulla base di un’analisi il più possibile oggettiva delle dinamiche del consenso in atto. Quindi attraverso almeno un sondaggio aggiornato sulle intenzioni di voto alle primarie. Questo non è solo un appello ma costituiamo – con l’adesione a questa volontà – una comunità di cittadini attivi per una svolta positiva nella vicenda delle primarie.

Nanni Anselmi, Patrizia Binda, Nadia Boaretto, Lillo Garlisi, Martina Gerosa, Paolo Hutter, Carlo Monguzzi, Paolo Morandi, Paolo Oddi, Emanuele Patti, Gloria Pescarolo, Chiara Pirovano, Giuseppe Pino Rosa, Tatiana Zilioli, Giuliana Zoppis.”

Non è esattamente un appello, ma piuttosto una dichiarazione  d’intenti, nel senso che la volontà è di costituire una comunità unificante, un momento di potere “della base” per condizionare e non semplicemente chiedere. Si può sottoscrivere l’appello via Facebook e via change.

Vorremmo solo chiarire e sfatare alcune leggende  urbane, nel caso in cui ancora stiano circolando. La prima è che il bello delle primarie è la pluralità, per cui sarebbe brutto o irregolare o scorretto ipotizzare che ci sia una confluenza di due candidati, perché ovviamente essa avverrebbe per cercare di sconfiggere il terzo. Le primarie, per come sono state concepite, sono una elezione a turno unico. La nostra proposta di sondaggio dirimente per unificare terzo e secondo, sarebbe come introdurre una sorta di primo turno informale. Ebbene sì, è proprio così, e non c’è niente di male, anzi.

È la candidatura di Sala a essere notevolmente problematica, perché ha buttato improvvisamente nel marketing politico una posizione preminente acquisita grazie a consenso bipartisan (inteso come polo centro destra e centro sinistra) e a ruolo di “mister Expo”. Si potrà discutere a lungo se era inammissibile, in qualche modo evitabile, oppure no, che questa candidatura fosse nelle primarie. E ancora di più si discuterà a lungo se e come si poteva far scendere in campo una e una sola candidatura capace di saldare le aspirazioni del 2011 con una prospettiva futura concreta e non semplicemente evocativo – nostalgica. Se ancora qualcuno non l’avesse capito, qui non è in questione la capacità maggiore o minore di battere la destra. Il centro destra a Milano è in grande difficoltà e qualunque candidato decente del centrosinistra è in grado di batterlo. Se ancora qualcuno in buona fede pensa che solo Sala sia in grado di battere il centrodestra si informi meglio.

Mentre scriviamo, sta per cominciare l’ultimo chilometro della vicenda primarie e ci sono ancora delle possibilità aperte. Tranne forse una: ovvero che sia possibile che Balzani o Majorino possano superare Sala continuando separati, senza un’unica indicazione di voto. Questa sembra proprio incredibile, tanto più che la tante volte evocata scesa in campo di Pisapia non si vede, o forse va di là da quel che si è visto.

L’idea di quest’appello (che è stato promosso sia da sostenitori di Balzani sia di Majorino) che vi proponiamo di sottoscrivere è molto semplice: intendiamo quelle di Balzani e Majorino come due candidature complementari pienamente integrabili, che devono comporre un ticket sindaco/vicesindaco, unire i programmi e le suggestioni e affidare la scelta di chi è il candidato sindaco e chi vice alle più scientificamente possibili valutazioni dell’ultima ora.

Non è ai due candidati che la domanda va direttamente posta, ma innanzitutto al popolo di centro sinistra a chi andrebbe a votare alle primarie. Se riusciamo a essere tanti, saremo presi in considerazione. Viceversa potremmo discettare a lungo su una divisione che non corrisponde a correnti ideali o a storie effettivamente diverse quanto lo sono invece quelle dietro a Sala rispetto a quelle della sinistra.

 

Paolo Hutter Carlo Monguzzi

 



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