26 gennaio 2016

cinema – CAROL


CAROL
di Todd Haynes [USA UK, 2015, 118′]
con Cate Blanchett, Rooney Mara

 

cinema03FBBasato su un romanzo di Patricia Highsmith pubblicato nel 1952, il film racconta la storia di una passione. Cate, alto borghese, bellissima, nel mezzo del divorzio dal proprio marito incontra Therese, commessa ai grandi magazzini, reparto giocattoli, durante il periodo pre natalizio, aspirante fotografa. Tra le due nasce una profonda passione, che verrà usata dal marito di Carol per ottenere la custodia della figlia.

Di questo film si è scritto tantissimo: la bravura della bellissima Cate Blanchett; la perfezione della fotografia che sgrana le immagini quando riprende il mondo che ruota intorno alle due amanti mettendo a fuoco solo loro e i loro sguardi pieni di significato, affetto e comprensione reciproca; i costumi di scena; la regia sapiente.

Su tutto, segnaliamo la sceneggiatura di Phyllis Nagy che è riuscita a cogliere i temi, il messaggio e lo spirito del libro della Highsmith, libro talmente anticonformista e coraggioso per l’epoca da essere pubblicato inizialmente sotto pseudonimo. Questa sceneggiatura mostra le contraddizioni di un mondo che già nel 1952, a New York, permetteva a una giovane donna non solo di vivere per conto proprio, ma anche di aver ambizioni professionali e autonomia di pensiero, ma che quando deve costringere una donna a rimanere in un matrimonio che non funziona, usa l’argomento della eccessiva e deviata libertà sessuale.

Il marito di Carol le toglie la figlia perché la sua condotta è immorale, l’avvocato che perora la causa della donna non difende il suo diritto a vivere come crede, ma cerca solo di nascondere quel che è l’orientamento sessuale della donna e il suo vissuto. A Carol non resta che rinunciare alla custodia della figlia per non rinunciare a se stessa, perché, rinunciando a se stessa sarebbe ipso facto una cattiva madre, allora sì immorale. Come Socrate bevve la cicuta per non rinunciare ad essere ateniese, così Carol rinuncia a vivere con la propria figlia per non rinunciare a essere l’essere umano che è.

Il testo della Highsmith è stato anche il primo testo di letteratura lesbica con un lieto fine, e forse è stato di buon augurio per tutte le donne, e per tutti gli uomini, che hanno lottato e lottano per il diritto a una vita di coppia felice indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Carol è un film da vedere, per i temi, per la bravura delle interpreti, per la sensibilità con cui la vicenda è narrata.

Tootsie

 

 

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org

 

 



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