19 gennaio 2016

libri – L’ARBITRIO DEL PRINCIPE


MARCO PONTI, STEFANO MORONI E FRANCESCO RAMELLA
L’ARBITRIO DEL PRINCIPE
Sperperi e abusi nel settore dei trasporti
con prefazione di Carlo Cottarelli
Edizioni IBL Libri – 2015
pag. 121, € 15,00

llibri02FBIl volume edito dall’Istituto Bruno Leoni mette severamente in discussione alcuni assunti, dati troppo spesso per scontati, che presiedono il dibattito pubblico e molte decisioni politiche e amministrative sui vari aspetti del trasporto nel nostro Paese.

Vengono messi in discussione, così, alcuni miti tutt’ora inscalfibili, ad esempio: l’idea che l’Italia soffra di un pesante deficit infrastrutturale generalizzato, che certe opere di grandi dimensioni siano necessarie alla modernizzazione del Paese e abbiano un ruolo anticiclico, che la politica del cambio modale (spostamento di cittadini e merci dalle strade alle ferrovie) sia ancora vincente.

Ma l’eterodossia degli Autori va anche oltre spingendosi a revocare in dubbio almeno un cinquantennio di convinzioni politico- istituzionali, nello specifico: l’idea che il trasporto pubblico favorisca sempre i più deboli; che sia sempre più rispettoso dell’ambiente; che porti sempre a una riduzione della congestione stradale; che implichi necessariamente una riduzione degli incidenti e, da ultimo, l’assunzione, spesso implicita, secondo cui, nei casi in cui il trasporto pubblico si riveli veramente necessario e giustificabile, questo comporti per forza che la proprietà e la gestione delle aziende che forniscono tale servizio siano pubbliche.

Tra i possibili rimedi agli effetti negativi delle distorsioni concettuali brevemente ricordate il capitolo secondo individua una serie di misure, già in atto nel nostro Paese, ma con risultati assai incerti: l’attribuzione di poteri reali alle autorità indipendenti di regolazione, l’introduzione di obblighi più severi di valutazione ex ante dei progetti pubblici (in un’ottica di prudenza ispirata alla logica dello stay on the safe side), l’impiego più severo e puntuale del cosiddetto danno erariale.

Di particolare interesse e di attualità sono i paragrafi dello studio dedicati agli strumenti predisposti da diversi ordinamenti stranieri per evitare il fenomeno della cosiddetta “cattura” del decisore politico o amministrativo da parte degli interessi privati concernenti l’esecuzione di un’opera infrastrutturale o sul suo potenziamento.

Concludono lo studio delle pagine, non prive di enfasi polemica, dedicate alle procedure di finanziamento e di approvazione di alcune delle più discusse opere infrastrutturali italiane: il ponte di Messina, la linea ferroviaria veloce Torino – Lione e la terza pista dell’aeroporto di Milano Malpensa.

Paolo Bonaccorsi

 

questa rubrica è a cura di Cristina Bellon

rubriche@arcipelagomilano.org



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