16 novembre 2009

Scirivono Vari 171109


Scrivono Daniela Volpi e Valeria Bottelli * –  La professione di architetto è bella ma per i giovani difficile da iniziare:  cosa è stato fatto per loro e cosa fare per intraprendere la professione con successo.

Il tema dei giovani sembra ben presente nella lista di priorità di un Consiglio che conta circa 13.000 iscritti, di cui circa il 40% under 40.

Se nel passato la situazione giovanile era dura, oggi è davvero critica. La crisi economica colpisce tutti i settori e indubbiamente c’è meno lavoro. Soprattutto è più difficile “chiudere il cerchio” dalla formazione, al tirocinio, al lento ma pur sempre possibile accesso ad una libera professione, singola o associata, tale da garantire un lavoro di qualità, dignitoso, con una retribuzione accettabile.

Tuttavia, chi desidera intraprendere questo mestiere affascinante ed è disposto a dedicare molto studio e molto sacrificio, ecco cosa può aspettarsi dai primi anni di professione:

1. Studiare molto e in modo molto approfondito

2. Specializzarsi (oggi non c’è posto per i laureati generici)

3. Fare tirocini o stage all’estero (possibilmente in grossi studi, anche mal pagati)

4. Imparare le lingue (oggi un architetto opera in un mercato mondiale, cominciando già dagli scambi durante l’università, Erasmus ecc.)

5. Essere disposti a spostarsi e a quasi non guadagnare dall’architettura fino ai 35 anni

6. Non avviare studi da soli, oggi i costi sono proibitivi, ma creando reti professionali anche multidisciplinari per condividere idee, clienti, professionalità specifiche e… costi fissi

Certo, questo decalogo non lascia spazio, almeno all’inizio, a sogni di gloria o fulgide carriere ben remunerate. E poi c’è il difficilissimo tema, che riguarda un’ampia fascia di iscritti, della apparente libera professione che in realtà maschera mansioni di lavoro simil dipendente presso studi professionali, con contratti di lavoro che non garantiscono una adeguata retribuzione, tutela, sguardo sul futuro.

Nel tentativo di portare alcuni miglioramenti in questa difficile situazione, il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Milano, negli anni, ha messo a punto diverse iniziative, per facilitare ai giovani colleghi questi primi anni così in salita, spesso rispondendo anche a specifiche richieste rivolte al Consiglio dai nuovi iscritti, per mail o negli incontri di benvenuto all’atto dell’iscrizione.

Il progetto primo. Poiché l’Ordine ha un suo commissario agli Esami di Laurea, ha deciso, in collaborazione con la fondazione ADI, di selezionare le migliori tesi e di assegnare loro un premio in denaro. Un piccolo riconoscimento al contributo intellettuale di tanti anni di studio.

Insieme alla Consulta degli Ordini Lombardi, l’Ordine milanese ha promosso la “Rassegna lombarda di architettura Under 40. Nuove proposte di Architettura”, un premio, giunto alla sua seconda edizione, nato per dare risalto ai giovani architetti della regione. Tale iniziativa, che ha avuto giurati del calibro di Mario Botta e Cini Boeri, è stata raccolta in due pubblicazioni,  inviate alle amministrazioni pubbliche e ad aziende potenziali committenti, proprio per dare risalto e visibilità alle capacità di giovani professionisti.

Nel 2007 questo Consiglio ha completamente ristudiato il sito internet www.ordinearchitetti.mi.it, offrendo, al suo interno, diversi servizi dedicati principalmente a chi inizia la professione. Il sito, infatti, viene visitato da circa 3.000 persone ogni giorno ed è divenuto un riconosciuto e autorevole portale di informazioni, strumenti e servizi per la professione.

L’Area riservata. Ciascun iscritto ha a disposizione uno spazio web – un mini sito personale in cui caricare dal curriculum al portfolio progetti (a oggi sono stati caricati oltre 800 progetti), in risposta ad una richiesta di visibilità di difficile attuazione sulla stampa specializzata.

Sul sito è molto visitata la rubrica “cerco e offro”, dove vengono pubblicati 15 annunci di offerta e ricerca di lavoro ogni giorno (circa 5.000 all’anno), dedicati soprattutto a posizioni junior.

Questo Consiglio ha istituito inoltre sportelli di consulenza gratuita per gli iscritti, che, su prenotazione, possono ottenere ragguagli su tariffe, Inarcassa, pratiche edilizie, fisco, urbanistica, diritto e software. Questi sportelli sono frequentati principalmente da giovani architetti, che difficilmente potrebbero permettersi consulenze qualificate.

Per aiutare i professionisti a districarsi in un mercato sempre più competitivo, l’attuale Consiglio ha partecipato alla stesura dei protocolli prestazionali, importanti strumenti per coprire da un lato l’asimmetria informativa tra committenti e professionisti e dall’altro per poter disporre di un utile strumento per la corretta definizione dell’incarico, in particolare oggi con la derogabilità dai minimi tariffari.

Ultima, non per importanza, l’offerta di corsi di aggiornamento e specializzazione altamente qualificanti e a prezzi politici.

In un mercato non facile ci sarà lavoro sollecitato dalle nuove normative, come la certificazione energetica e la sicurezza nei cantieri e sempre maggiore importanza avrà, secondo Valeria Bottelli, la capacità di avere una visione flessibile e complessa della commessa di architettura, con competenze estremamente varie, che spaziano dal marketing e prefattibilità anche economica, a tutte le competenze di poetica e composizione architettonica tradizionalmente associate al lavoro di architetto, alla capacità di fornire un servizio integrato e prolungato anche alla manutenzione e alla relazione con la clientela dopo la fine del lavoro. Fondamentale a suo parere per il giovane architetto è costruirsi una formazione complessa, multidisciplinare, internazionale, tale da poter rispondere a richieste estremamente diversificate.

Concludiamo con uno sguardo all’Europa. L’attuale Consiglio, se riconfermato, intende dedicare risorse allo Sportello esteri, già in avanzato stato di studio. Un portale in cui favorire gli scambi con i colleghi europei, la partecipazione a concorsi internazionali, gli stage, oltre alla creazione di un gruppo giovani dedicato a stimolare il Consiglio con proposte e iniziative specifiche tali da interpretare le necessità specifiche dei giovani.

*Daniela Volpi, Presidente dell’Ordine PPC degli Architetti di Milano – Valeria Bottelli, Consigliere Segretario dell’Ordine PPC degli Architetti di Milano



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