25 novembre 2015

libri – L’INVASIONE DELLE TENEBRE


GLENN COOPER

L’INVASIONE DELLE TENEBRE

Edizioni Nord, 2015

pp. 504, euro 19,90

libri41FBProprio in questi giorni, Glenn Cooper ci onora della sua presenza, con un tour di conferenze che sta interessando molte città dell’Italia settentrionale. Medico, archeologo, amministratore delegato, sceneggiatore, scrittore, Glenn Cooper è un uomo poliedrico. La sua vita è un viaggio senza fine, che lo spinge a essere il primo esploratore, per poi coinvolgere un vasto pubblico di lettori nelle sue conquiste. Tutto confluisce nei suoi romanzi: quello che ha studiato, quello che sa fare, quello che ha provato e le persone che ha incrociato. Le avventure descritte sono ambientate non solo negli Stati Uniti, la sua patria, ma anche in Europa, perché qui la storia è molto più antica.

Nei suoi libri ricorrono spesso la predestinazione, il conflitto tra scienza e fede, la possibile fine del mondo. L’autore ritiene che siano questioni filosofiche alla base della nostra esistenza, sulle quali, prima o poi anche uno sprovveduto si interroga. Nell’inferno che descrive non c’è speranza di redenzione, perché tutti i personaggi sono malvagi. Nel suo nuovo libro, “L’invasione delle tenebre”, l’ultimo della trilogia “Dannati”, sembra che all’Inferno ci finiscano non solo i cattivi, che sono recidivi, ma anche chi ha sbagliato solo una volta. Glenn vuole coinvolgere i lettori sul male assoluto come l’omicidio, la tortura, lo stupro.

C’è una porta aperta tra due mondi, creata da un acceleratore di particelle: torme di dannati, provenienti dall’Inferno, invadono Londra, catapultando centinaia d’innocenti dall’altra parte. C’è solo una persona che sa chiudere per sempre le porte delle tenebre, peccato che sia morto suicida sette anni fa. Ma i protagonisti sanno dove cercarlo. Perché lo hanno già incontrato all’Inferno, in un mondo sconosciuto, ostile e orribile, in cui sono costretti ad affrontare la loro paura più grande, quella dell’ignoto.

Il romanzo, lungi dall’essere un’imitazione della Divina Commedia, è però senz’altro uno strumento per tentare di descrivere l’Inferno e per incontrarvi alcuni personaggi importanti della storia, come Himmler, Stalin, Caravaggio, Garibaldi. Come Dante trovò dei papi nel suo viaggio all’Inferno, Glenn non esita a mettervi Garibaldi, un personaggio considerato un eroe da molti italiani.

L’autore non usa una narrazione lineare, troppo banale rispetto al tema, ma scrive con sbalzi temporali multipli, che tengono attento il lettore. Amore, fede, scienza: che cosa salverà il mondo dal disastro? Se Glenn Cooper fosse un ottimista direbbe tutt’e tre. La verità è che niente potrà salvarci.

Cristina Bellon

 

questa rubrica è a cura di Marilena Poletti Pasero

rubriche@arcipelagomilano.org



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