14 ottobre 2015

cinema – ARIANNA


 

ARIANNA

di Carlo Lavagna. [Italia, 2015, 83′]

con Ondina Quadri, Massimo Popolizio, Valentina Carnelutti, Corrado Sassi, Blu Yoshimi

 

cinema35FBArianna,19 anni, si sente diversa dalle sue coetanee. Non ha ancora il ciclo mestruale, ha seni acerbi e ogni giorno si applica un cerotto. Ritorna per un weekend con i genitori nella casa in campagna sul lago di Bolsena che frequentava da piccola. Accanto vivono gli zii e soprattutto Celeste, una cugina della sua stessa età.

I genitori rientrano in città e Arianna decide di restare in campagna. Lontano dagli adulti scopre la vita sentimentale e sessuale della cugina, la osserva amoreggiare con il fidanzato. È curiosa, vuole sapere cosa si prova per il sesso, per lei il desiderio è qualcosa che appartiene più alla mente che al fisico, il suo corpo androgino non risponde agli stimoli del piacere. Alla ricerca di normalità Arianna decide di provare ad avere una relazione con un ragazzo che la corteggia. L’esperienza la conferma che qualcosa che non va nel suo corpo e le rassicurazioni del padre medico (“aspetta e vedrai che tutto si aggiusterà”) non la convincono più.

Quasi sentendosi in colpa per questo suo corpo refrattario ai piaceri amorosi si reca da una ginecologa. L’ incontro la spinge a rileggere frammenti della sua vita, a dare nuovi nomi a ciò che le è accaduto nella prima infanzia e che i suoi hanno travestito da esigenza chirurgica. Arianna scopre che alla nascita era intersessuale (ermafrodito) e mal digerisce che i suoi genitori abbiano scelto la sua identità sessuale e soprattutto le abbiano nascosto il suo passato.

Il tema scelto da Carlo Lavagna per il suo debutto è decisamente difficile e richiede coraggio. Il regista mostra una certa capacità nel presentarlo in maniera delicata, credibile e lontana da pruriginosità. Il racconto segue passo per passo Arianna nei suoi dubbi e nelle sue sperimentazioni, con lei ripercorre il filo che la condurrà a prendere coscienza della sua origine.

Ciononostante il film si rivela incertezze (ma è un’opera prima), soprattutto nella ricerca di simbolismi eccessivi (si veda la scena della caccia al cinghiale). Gli attori, in compenso, sono molto bravi e ben diretti, specie Ondina Quadri, (Arianna) che con naturalezza dà spessore alla protagonista e che si è meritata il premio per la migliore attrice esordiente alla 72 Mostra del Cinema di Venezia.

Dorothy Parker

 

 

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org



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