30 settembre 2015

la posta dei lettori_ 30.09.2015


 

 

Scrive Lucia Toniolo su cittadinanza attiva ed elezioni – Caro Direttore, non so se nella sua accezione, io possa essere considerata una “cittadina attiva” e tuttavia mi sento una cittadina libera, che si informa, e libera dalle Segreterie di partito, locali o nazionali.

Osservo solo un paio di cose: 1) la nostra Milano ha molti cittadini che potrebbero fare bene il lavoro di Sindaco, ancora oggi. In barba alla borghesia operosa degli anni ’60, alla borghesia altezzosa di sempre, alla nobiltà, alle professionalità emergenti. Questa città ha un capitale umano di elevato profilo. E vorrei dire una ottima “immigrazione”. perciò vorrei incoraggiare il cacciatore di teste, ad essere più “creativo” possibile. La materia c’è.

2) un candidato Sindaco deve essere in grado di capire i bisogni di una città e quindi, per professione e per esperienza, deve essere una persona capace di uno sguardo ampio, un conoscitore dei problemi, che abbia buone relazioni umane e sociali. Il suo cv deve parlare chiaro, essersi occupato di problemi vasti e difficili. Altro problema, legato alla scelta dei candidati per le primarie, sarà poi selezionare un candidato che ha già o può facilmente conquistare una buona audience e popolarità.

3) quanto al popolo delle “cuffiette”, essendo una docente universitaria, conosco abbastanza bene la fascia 18-24 anni. I ragazzi di oggi sono attenti e informati ma molto selettivi, leggono, ascoltano e seguono ciò che li convince e li attira. In genere non sfogliano le prime pagine dei giornali. Pertanto “acchiapparli” è più difficile. Fare degli eventi informativi dedicati a loro è un compito arduo, così come oggi è difficile insegnare e catturare la loro attenzione. Bisogna emergere, in qualche modo, dal bombardamento di luci, suoni, musica e video della rete, e sapere dialogare con i social network in modo appropriato.

 

Scrive Massimo Mulinacci sulla candidata sindaco – Credo di essere un cittadino attivo, magari non dei più eccelsi, ma lo sono. Scrivo per una semplice ma, credo, importante richiesta. Vorrei che una donna milanese, in gamba (credo ce ne siano veramente tante), si presentasse alle primarie per il nuovo Sindaco. Per almeno due motivi: ho notato, negli anni, che una donna in gamba è veramente molto più in gamba di un uomo in gamba … . Finora ho sentito parlare solo di candidati uomini; ma la mia sorpresa è che anche le donne parlano solo di candidati uomini (!)

Se esistono già candidate donne, chiedo scusa ma non lo sapevo e con me molti altri. Perfino il centrodestra, quando governava, ci ha anticipato e superato; sia nei sindaci che nel parlamento. Credo assolutamente che esistano più donne all’altezza del ruolo di Sindachessa di Milano! Lo sciovinismo di sinistra, antico e decrepito, non morirà mai? Potremmo dargli un duro colpo già con la nuova Sindachessa. La mia voce è solitaria e flebile, ma tantissime orecchie potrebbero raccogliere questa richiesta. Credo che farò una petizione on-line; vi chiedo però di affrontare questo argomento, con la usuale bravura.

 

Scrive Franco Morganti su cittadinanza attiva ed elezioni – Bellissimo l’editoriale del direttore. Lo sospettavo. Ci ho trovato dentro le sei memorabili lezioni di Dahrendorf pubblicate in Italia col titolo “Libertà attiva“. Come i cittadini attivi, che lui definisce in modo azzeccato. Però … Guardiamo i dati delle ultime europee (2014) della provincia di Milano, che assomiglia alla città metropolitana che voterà il sindaco. I votanti erano quasi il 64%, quindi anche molte cuffiette. La Destra unita (perché a livello locale si riunirà) aveva il 29%: quello che ha perso nel frattempo FI se l’è preso la Lega. La Sinistra unita (PD e Tsipras) aveva il 48% e ha perso almeno 6 punti (va al 42%) a vantaggio del M5S, che sale al 23%. Secondo me sarà una lotta Sinistra/Destra, come nel 2011, ben diversa da quella nazionale. Ho l’impressione che le cuffiette votino Grillo e Salvini. Quelli che non votano sono i delusi della destra, che è difficile recuperare a sinistra. Comunque una “serie di eventi aperti”, come dice LBG, mi pare indispensabile e … un candidato che li sappia cavalcare!

 

Scrive Pietro Vismara su candidati e primarie – Vedo che un lettore (Giampaolo Bertuletti) propone di far partecipare alle primarie l’ex vicesindaco De Cesaris. Non mi sembra una grande idea. Innanzitutto nutro (come molti) forti perplessità sul PGT da lei portato all’approvazione. E poi – soprattutto – non mi è piaciuto per niente il suo abbandono dell’amministrazione quasi per ripicca, proprio nell’ultimo anno prima delle elezioni, quello più importante per portare a termine i lavori. Che affidabilità può avere una persona così? Spero proprio che abbia la decenza di non presentarsi.

 

Scrive Sergio Brenna a proposito delle aree Expo – Faccio presente ad Emilio Battisti e al gruppo di cui fa parte formato da professionisti, docenti ed esperti, che affiancano il Gruppo Arcotecnica Spa e F&M Ingegneria Spa e si è aggiudicato l’affidamento dell’incarico per lo “sviluppo di metodologie di analisi e la valutazione delle potenzialità del sito Expo dopo l’evento” e funzionerà come advisor per conto di Arexpo, per programmarne il recupero urbano che tali aree sono state acquistate a caro prezzo solo dalla Regione, dai Comuni di Milano e Rho e dalla Provincia – oggi Città Metropolitana – ma non da Fondazione Fiera, che le aveva già acquisite a prezzo agricolo e le ha conferite ad Arexpo a valore edificabile. Pertanto esse sono gravate da tale onere per gli altri soci, ma non per Fondazione Fiera che da Arexpo o subentranti si vedrà riconoscere tale valore maggiorato rispetto al prezzo di acquisto. Vi pare che si possa non tenerne conto per programmarne il recupero urbano?

 

 



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