23 settembre 2015

SINDACO, COMITATI E I VUOTI DI POTERE POLITICO


Disimpegno e smarrimento fanno capolino dall’articolo di Stefano Rolando dal titolo “Quel clima di perplessità che si percepisce a Milano” su ArcipelagoMilano del 16 settembre 2015. Sono gli umori nel centrosinistra che ha eletto Pisapia e di cui ora si sente orfano. Un Sindaco per bene: già una bella conquista, non iscritto ai partiti e non fazioso: elemento di modernità, che asseconda grandi cambiamenti con legalità e realismo: virtuoso …  .

04capitaneo32FBHo citato sinteticamente alcune valutazioni che condivido e bene si integrano con l’articolo di Alberto Negri, dal titolo “La novità di Pisapia: una grande eredità per chi vuole continuare”. Negri, in modo scientifico, analizza metodi, strategie e spirito della ottima comunicazione che ha portato alla travolgente vittoria elettorale di Pisapia. L’essere riuscito a coinvolgere i Cittadini in un clima di entusiasmo e fiducia condivisa che ha portato al “miracolo arancione”.

Ci diceva Giuliano a noi attivisti arancioni: quando sbaglio avvertitemi! Ma come? Attraverso quali interlocutori? Visto poi che neanche ai Consigli di Zona viene dato ascolto! Si sarebbe dovuto attivare un numero verde per comunicare osservazioni e proposte dei Cittadini. Una cosa simile è stata realizzata a Chicago, mentre da noi l’ascolto sempre aperto è solo quello sul numero verde dell’Amsa!

Mi richiamo a un mio intervento, di qualche mese fa, in polemica con il “mago” operativo di quella grandiosa battaglia elettorale, Paolo Limonta. Limonta faceva riecheggiare le voci e l’entusiasmo di quella bella campagna elettorale, ignorando i progressivi “vuoti di potere politico” che hanno via via deluso gli attivisti (me compreso), specie nelle periferie, che hanno portato alla disgregazione dei ComitatiXMilano ( da 9 a 2). Mi riferisco, in particolare, alla “non comunicazione” coi Consigli di Zona e non avere il Sindaco voluto o potuto frequentarli e confrontarsi con essi con continuità.

È chiaro che i “vuoti di potere politico” venivano e vengono riempiti dai “bizantinismi”, dalle improvvisazioni, dagli errori e talvolta dall’arroganza dei Servizi tecnici che Pisapia non ha saputo o voluto governare. Un esempio coi problemi viabilistici e di parcheggio regolato: i Tecnici comunali non escono, fanno tutto sulla carta, con maggior rischio di sbagliare (mi domando: non hanno i biglietti ATM? Vogliono l’auto di servizio?).

Altro brutto capitolo è stata l’ostinazione della Amministrazione nel voler realizzare per Expo le cosiddette “vie d’acqua”. Canali che a detta di esperti, non avrebbero consentito la navigazione neppure a una canoa, a fronte di costi stratosferici. L’impegno dei No Canal per fortuna non è stato vano!

Mi trovo in totale dissenso con Negri dove dice della non necessità di un candidato carismatico e tanto meno di un capo populista. Attenzione: la politica non è solo scienza, strategia, razionalità ma, chiedo in prestito il termine usato da Giuseppe Cruciani su Radio 24: la politica è “sangue e merda”. Laddove le passioni si intrecciano con le analisi sociologiche, le strategie di sopraffazione, i colpi di mano, le confidenze sottovoce, i piccoli e grandi potentati che tramano nell’ombra.

Vorrei richiamare due grandi errori del Nostro: non aver fatto lo “spoil system” trovandosi così dirigenti che remano contro e aver accettato Expo a fronte di periferie – slums con case popolari che stanno crollando e le cantine invase da acque o topi. Giusto ad Agosto, un candidato Sindaco ha fatto il giro delle case popolari di Giambellino – Lorenteggio e ha scoperto gli orrori di ambienti degradati e inumani. Intanto la gente, tanta gente, passeggia nel Decumano della cittadella isolata e extraterritoriale, ignara dei tanti problemi di una città che vorrebbe essere “europea”.

Mi permetto di fare un appello: cari 5 stelle, siete giovani, attivi, preparati, avete tutti i numeri per farvi avanti! Qualora troviate un candidato “carismatico” di forte impegno per la legalità, come un ex magistrato, io vi voto. Un De Magistris in “salsa milanese” scrissi allora e lo ribadisco.

 

Miro Capitaneo

 



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