16 settembre 2015

sipario – PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO


PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO

Tre singolari personaggi, due drag queen e un transessuale, tre generazioni di travestiti in viaggio nell’infinita Australia. Il 20enne in cerca di emozioni, il 35enne in attesa di conoscere suo figlio, il 50enne in fuga dalla morte del suo compagno. Priscilla la regina del deserto racconta il viaggio di Bernadette, Mitzi e Felicia che decidono di portare il loro spettacolo da Sidney nell’entroterra australiano: i tre partono a bordo di “Priscilla”, un vecchio torpedone rosa shocking, sulle note di oltre 20 intramontabili successi come “I Will Survive”, “I Love the Nightlife”, “Hot Stuff”, “Go West”, “What’s love got to do with it” e “Girls just want to have fun”, cantati dal vivo dai protagonisti.

sipario31BAdattamento teatrale del film commedia, indimenticabile e premio Oscar “Le Avventure di Priscilla, la Regina del deserto” del 1994, lo spettacolo “Priscilla – Il Musical” spumeggiante e colorato, esplosione di allegria ha come cifra più sensazionale, i costumi – pregiatissimi e molto premiati – di Tim Chappel e Lizzy Gardiner che non pongono limiti alla fantasia. Produzione internazionale in scena per la prima volta nel 2006 a Sidney ha conquistato Londra, Toronto, e New York: a Broadway s’impone come un “First Class Musical” replicando fino a giugno 2012. Priscilla diventa un must anche in Italia dove spopola per quattro mesi a Milano nel 2012 e dove torna ora al Teatro Manzoni fino a ottobre.

Una racconto “on the road” e una commedia di costume allo stesso tempo, narra la storia insolita eppure credibile di tre personaggi che fanno dell’esagerazione il loro mestiere e della normalità il loro sogno segreto. Il viaggio rappresenta una semplice metafora: la ricerca, per ognuno di loro, di un’identità più autentica, di un equilibrio esistenziale, di un rispetto perduto, ciascuno, per ragioni diverse.

I temi portanti – la ricerca dell’amore, la transessualità, la famiglia, vissuta da genitori o da figli, l’accettazione di sé, l’omofobia, la vita turbolenta dello showman, il “deserto” dell’entroterra australiano – si svelano agli spettatori quasi in sordina, solo una volta usciti dalla festa – spettacolo, dopo due ore e mezza di musica clamorosa, divertimento e meraviglia.

 Giulia Mattace Raso

 

 

questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi

rubriche@arcipelagomilano.org



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