9 settembre 2015

la posta dei lettori_09.09.2015


Scrive Ettore Kluzer a proposito di Piazza Sant’Agostino Leggo spesso denunce di cattivo uso sia di giorno che di notte di piazza Sant’Agostino. Il mercato di frutta e verdura, nonché di pesce e formaggi si trasforma al termine della giornata da un servizio di pubblica utilità a un’area di grande incuria e di notte la così detta movida di giovani e non giovani accresce l’attrazione per questa vasta area cittadina con conseguente degrado della stessa area per abbandono di vetri, lattine … .

È proprio vero: uno spazio così ampio andrebbe diversamente salvaguardato. Innanzitutto con un arredo di verde pubblico attrezzato con alberi, aiuole e panchine adatto a bambini e anziani, ben protetto e separato della via Olona, praticamente a senso unico lungo tutto il suo sviluppo.

Secondariamente si suggerisce che il maleodorante mercato dall’area di Piazza S. Agostino venga trasferito nell’asse di viale Papiniano, per buona parte ancora libero dopo il mercato del vestiario. Viale Papiniano è uno spazio più ampio, protetto da alberi e più lontano dalle case e ben delimitato dal parterre centrale.

Infatti aree come Piazza S. Agostino in città come Londra, Bruxelles, New York verrebbero valorizzate come luoghi di relax per i gli abitanti della zona e i turisti, molto numerosi in una zona storica di Milano, che offre la presenza di Basiliche come S. Vincenzo, S. Ambrogio, S. Vittore e il Museo della Scienza e della Tecnica, che sono attrazione per molti visitatori stranieri. Che figura invece ora per un turista che passa dalla piazza di martedì o di sabato, soprattutto quando il mercato finisce e l’Amsa non ha ancora svolto il suo servizio.

Perché poi non sono gli stessi espositori delle bancarelle a portarsi via tutti i loro rifiuti? Nossignori è l’AMSA che fa tutto per loro: raccoglie gli avanzi, le cassette, spazza e lava. Segno anche questo di ben poca responsabilità civica. Purtroppo tutto ciò viene fatto di gran fretta e la puzza della merce venduta, soprattutto nei mesi caldi, persiste anche per qualche giorno.

In conclusione non mi sembra che tutto questo sia igienico e segno di civiltà: l’Amministrazione comunale deve dare dimostrazione di una diversa sensibilità, se vuole essere ancora un po’ credibile. Situazioni come la Piazza S. Agostino ritengo debbano avere una soluzione prioritaria rispetto alla creazione di nuove piste ciclabili o studi sulle vie d’acqua a Milano. Signori Amministratori abbiate di più i piedi per terra e meno attrazione per l’apparenza: fate qualcosa per Piazza S. Agostino! Grazie!

 

 

Scrive Andrea Rui a proposito di San Protaso al Lorenteggio – Gentile redazione, come ben sapete in occasione dei lavori per la nuova linea metropolitana gli alberi dietro la cascina San Protaso sono stati abbattuti. Questa, che in sé non è una bella notizia il paesaggio ora è lunare ) potrebbe essere però l’occasione per verificare se veramente la chiesetta fosse in antichità collegata con un tunnel sotterraneo alle mura della città. Facendo una breve ricerca sulle cascine del Lorenteggio ho letto di questa galleria la cui esistenza non è però certa. Sarebbe un peccato che non si approfittasse di quest’occasione per stabilire una volta per tutte la verità di certi racconti. Spero che ArcipelagoMilano possa far arrivare questa voce “colà dove si pote”.

 



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