2 novembre 2009

FINE VITA. PARLARNE


Questo mio grido, che non è di disperazione, ma carico di speranza umana e civile per questo nostro Paese.

Piergiorgio Welby, Lettera al Presidente Giorgio Napolitano

Voler cambiare ciò che ci sta attorno non basta perché succeda. La forza di volontà e l’intraprendenza sono mezzi utili, ma non sufficienti.

11 metri ha iniziato il suo percorso chiedendosi cosa fosse necessario per agire sulla realtà contemporanea e su Milano innanzitutto.

La risposta è stata semplice da trovare: serve conoscere. Senza accontentarsi d’informazioni parziali, di notizie solo sussurrate in coda ai telegiornali o di argomenti sfruttati superficialmente in salotti televisivi di seconda serata.

Conoscere significa avere gli occhi attenti su ciò che succede parallelamente alle nostre vite quotidiane, e farne un punto di partenza per il cambiamento.

Conoscendo s’impara e dall’apprendimento s’inizia ad agire perché ciò in cui crediamo si realizzi in forme concrete.

Da questo desiderio sono nati gli incontri che periodicamente 11metri organizza a Milano, e che raccolgono un numero sempre crescente di giovani e non solo, partecipi di quel desiderio di approfondimento e rinnovamento che spesso Milano non sa offrire ai suoi cittadini.

Dopo tre incontri sulla Costituzione, dopo aver incontrato i ragazzi iraniani e dopo un incontro dedicato alla libertà d’informazione, gli ultimi appuntamenti del calendario 11metri – con la partecipazione di SottoLaPanca, gruppo di ragazzi con cui ha scoperto di avere gli stessi obiettivi e che dimostra come l’offerta proposta risponda a un bisogno concretamente presente nella città – sono stati dedicati ai diritti del paziente, alla libertà di cura e al testamento biologico.

Due incontri dal titolo “Curate la mia volontà”, il 12 e 19 ottobre presso il circolo ARCI Bitte, per sviluppare il tema dal punto di vista dei soggetti capaci e incapaci di intendere e di volere.

Ad aprire entrambi gli incontri, testimonianze concrete e di forte valore comunicativo: Mina Welby e Beppino Englaro, esempi di perseveranza e senso civico, che hanno ripercorso le tappe di una lunga battaglia per garantire ai loro cari una libertà di scelta che, pur assicurata in via teorica dalla legge, voleva esser loro negata. Ma soprattutto una donna e un uomo che hanno agito per amore del nostro Paese, perché la loro personale e dolorosa vicenda divenisse un momento di svolta perché simili situazioni non potessero ripetersi e colpire altri cittadini italiani.

Ad affiancare i due ospiti, 11 metri ha voluto offrire al suo pubblico il sapere professionale di un medico, il Dottor Vesconi (Direttore del Dipartimento Emergenza e della U.O. di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Niguarda di Milano), di professori universitari e di avvocati: il Professor Vigano (Ordinario di Diritto Penale presso l’Università Statale di Milano), la Professoressa D’Amico (Avvocato e Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università Statale di Milano), l’Avvocato Clara (avvocato sostenitore delle iniziative “Hera”).

Oltre 700 persone, nel corso delle due serate, hanno potuto assistere a un dibattito dettagliato, che toccasse tutti i punti salienti del tema, perché venisse fatta luce su uno degli articoli più significativi della nostra Costituzione Italiana.

Due serate dedicate alla vita, non alla morte. E al nostro diritto di scegliere su di essa, in ogni momento.

Luca Perolo



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