29 luglio 2015

Mi030 È UNA GIORNATA DI IDEE PER IL FUTURO DI MILANO


Sabato 6 giugno un gruppo di professionisti, imprenditori ma soprattutto cittadini milanesi (*) hanno lasciato 4 piani della Diamond Tower nelle mani di noi ragazzi per immaginare come sarà la nostra città nel 2030. Ma di cosa parlare? I temi sono tanti e le nostre idee, si sa, volano veloci e spaziano tra argomenti molto diversi tra loro. Il gruppo che man mano è andato formandosi, grazie anche alle giornate passate nelle scuole del territorio e i pomeriggi al Teatro Franco Parenti, ha cominciato a interrogarsi sul futuro che vorremmo e su quello – per forza di cose diverso – che invece ci aspettiamo si realizzi.

02mi03029FBUrbanistica, sentimenti, educazione, lavoro, salute, comunicazione: durante le 6 ore di dibattito e confronto, quasi 1500 di noi, tra i 15 e i 25 anni si sono ritrovati a conversare con imprenditori, intellettuali, professori, istituzioni, che per la prima volta hanno ascoltato e fatto domande, a chi di solito li guarda da un banco di scuola e di università, o da sotto un palco.

Da questa strana giornata sono nate 10 visioni e 30 progetti su come il futuro di Milano vuole che sia la sua città. Mi030, non è stata solo una giornata in un grattacielo: Mi030 è stato l’inizio di un percorso che vogliamo intraprendere affinché le nostre idee non rimangano tali ma prendano corpo e possano migliorare questa bellissima metropoli.

Il 12 giugno, esattamente una settimana dopo l’evento, una nostra delegazione è stata ricevuta dal Sindaco Pisapia a Palazzo Marino. Circa un mese dopo abbiamo incontrato il Prefetto Francesco Paolo Tronca, in Prefettura. Entrambi hanno potuto visionare e avere un quadro più dettagliato delle idee e dei progetti nati da quelle 6 ore di confronto e dibattito.

Ma Mi030, non è solo questo. Abbiamo condiviso più di 3 mesi insieme, organizzando e progettando la nostra giornata. Abbiamo stretto rapporti di amicizia e ancora oggi continuiamo a ritrovarci e a produrre altre idee, altri sogni, altre ambizioni per la nostra Milano, pronti per un secondo appuntamento.

Di seguito vengono riportate le 10 visioni, frutto della giornata di dibattito, da leggere come un punto di partenza per la Milano del 2030.

1. UNA CITTÀ RICCA perché fondata sulla più abbondante biodiversità: degli abitanti, delle culture, delle specie viventi.

2. UNA CITTÀ DOVE L’AMORE, I GRANDI SENTIMENTI, SONO AL CENTRO DI TUTTO non racchiusi nel privato ma considerati come unità di misura per l’intera esistenza.

3. UNA CITTÀ PER LE FAMIGLIE capace di proteggere e favorire i valori sentimentali e familiari a prescindere dal genere e dalla provenienza dei cittadini.

4. UNA BIO-CITTÀ una città che cresce attraverso la fusione fra progetti umani e natura. dove la natura urbana prolifera attraverso la moltiplicazione delle specie viventi e delle varietà di verde.

5. UNA CITTÀ CHE RICERCA che ospita un polo universitario planetario, capace di essere epicentro e regista per tutti gli atenei milanesi e lombardi.

6. UNA CITTÀ CREATIVA che premia i talenti e sa aiutare a creare nuove professioni, a partire da una scuola che mette al centro l’individualità dello studente e il suo percorso di crescita.

7. UNA CITTÀ CAPITALE DELLA COMUNICAZIONE E DELLE BIOTECNLOGIE una città policentrica e internazionale, che sappia competere con le altre metropoli del mondo e trasformi il made in mi in un simbolo della creatività e della sostenibilità.

8. UNA CITTÀ INTENSA E APERTA dove – attraverso una comunicazione web sempre più diffusa e semplice – l’informazione circola liberamente e diventa un bene pubblico come l’acqua.

9. UNA CITTÀ SICURA non perché controllata in ogni punto, ma perché vissuta intensamente in ogni spazio.

10. UNA CITTÀ CHE PROTEGGE LA CALMA che ospita un arcipelago di oasi di decompressione dalla frenesia – e di temporanea disconnessione dai flussi della comunicazione.

Mi030

 

vai al manifesto integrale

Mi030: 10 visioni e 30 progetti – Come sarà e come vogliamo che sia la Milano del 2030

 

(*) tra cui – solo per citarne alcuni – Stefano Boeri, Franco Bolelli, Amedeo Guffanti, Francesca Terzoni, Giancarlo Perego, Carlo Montalbetti e Renzo Gorini, Francesca Argenti, Caterina Arancio Bergamo, Giuseppe Santagostino, Andrèe Ruth Shammah, Alessandro Dalai, Cesare Castelli, Ivan Berni, Maryan Ismail, Mirko Mejetta …



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