29 luglio 2015

C’È UN PREMIO PER CHI SA IMMAGINARE


C’è un premio per chi riesce a immaginare, che non è cosa facile e scontata, perché si deve essere capaci di “dare figura concreta a un idea del pensiero”, raffigurandolo nella fantasia. E tradurre in immagini una realtà complessa non è mai banale. La sfida è quella di creare nuovi linguaggi, animare l’immaginario collettivo, per una iconografia contemporanea delle cronache giornalistiche sulle donne. E a farlo siamo chiamati tutti, donne e uomini, giovani o meno, professioniste o amatori, fotografi, illustratrici, disegnatori, registe. Si possono presentare scatti, disegni, video, racconti animati: non c’è limite di genere e di età, ma solo il comune intento di generare nuovi emblemi, capaci di evocare in chi li osserva idee ed emozioni.

09mattace29FB_Il premio è giunto alla sua terza edizione e come ogni anno c’è un tema, questa volta lo spunto l’ha fornito Expo, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’, insieme alla proposta dell’Unesco di proclamare il 2015 anno internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla Luce: “Donne elettriche. Luce, nutrimento, energia.”

Raccontare per immagini l’energia con cui le donne da sempre nutrono corpi e pensieri ed emozioni. Disegnarne la vitalità, dimenticando la seduzione, che si è ridotta a esserne spesso l’unica cifra. Valorizzarle come “persone ricche di energia, di voglia di essere e di capacità di fare: tutti ne abbiamo conosciute di donne così, con una luce dentro. Che sono nutrimento per chi le circonda, ma che sanno anche prendersi in giro”. Lo Sguardo di GiULiA propone di “concentrare l’attenzione sulle donne, la loro forza e l’ingegno, la loro storia e il futuro come futuro di tutti. Racconti per immagini che consentono molte chiavi interpretative – documentaria, simbolica, appassionata, divertita-.“.

Il titolo un po’ futurista, “Donne elettriche. Luce, nutrimento, energia”, è una proposta aperta che consente a chi partecipa di “riflettere in un’ottica di genere sul ciclo della vita (non si dice forse «venire alla luce»?), sulle responsabilità nel produrre «buoni alimenti» per il corpo e per la mente, sulla necessaria liberazione dei talenti e delle energie femminili” come suggerisce Marina Cosi, la presidente di GiULiA. Donne luminose o illuminanti, dinamiche, contro corrente, cariche, calorose, in continua trasformazione, che producono lavoro e sono sempre in movimento.

Un titolo che trasmette “la spinta positiva e la voglia di cambiamento, che hanno molte donne grazie al loro desiderio di dimostrare la propria forza e le proprie capacità. Donne forti, indipendenti, piene di energie”, con le parole della delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk del Comune di Milano.

Chi ci ingaggia in questa riflessione è GiULiA, la rete delle Giornaliste Unite Libere Autonome che invita sistematicamente a ragionare sulla forma di parole e immagini della rappresentazione di genere, a partire dal volume “Donne, grammatica e media” realizzato con il contributo dell’Accademia della Crusca e di Cecilia Robustelli. Il coordinamento lombardo promuove il premio fotografico “Lo sguardo di GiULiA” nato con il preciso intento di contribuire a modificare il linguaggio iconografico che racconta, o che accompagna il racconto giornalistico, delle cronache sulle donne.

La prima edizione si è concentrata sulla rappresentazione della violenza nella coppia “camuffata” da reazione emotiva, da gelosia, da raptus, da definizioni cioè che cercano di sottrarre la violenza alla sua realtà di sopraffazione. Il titolo era: “Chiamala violenza, non amore“. La seconda edizione è stata dedicata alla conciliazione, facendo perno su ciò che significa oggi per la donna il cumulo di doveri, diritti, impegni, fatiche, contraddizioni proveniente dalla sommatoria fra l’esercizio della piena cittadinanza e la sopravvivenza di ruoli tradizionali. Titolo: “Concilia? Tra lavoro, cura e tempo per sé“, prendendo spunto dalla agenda Ue che del 2014 aveva fatto l’anno europeo della conciliazione.

Con la terza edizione non si arresta la ricerca di nuove icone per superare vecchi stereotipi.

Giulia Mattace Raso

SCARICA IL BANDO (scadenza 12 settembre 2015)



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