2 novembre 2009

Scrivono vari 021109


Scrive la ASSOCONSUMATORI SUL VACCINO

L’influenza A continua a mietere vittime a Napoli. Il 57% dei morti sono napoletani. Quante vaccinazioni sono state effettuate in Campania, a oggi?

Certamente la Regione non dispone delle 380.000 dosi che da stamattina vengono utilizzate in Lombardia, Regione in testa alla classifica delle virtuose. Noi lo temevamo ed è successo. La gestione regionale della pandemia porta a queste incredibili disomogeneità. Però non vale la pena di agitarsi.

Il vero vaccino specifico contro l’influenza suina, preparato dalla Sanofi Pasteur, attende ancora l’autorizzazione al commercio dall’Agenzia americana del farmaco, FDA. Negli Stati Uniti per ora ci si vaccina con virus vivo pandemico attenuato (spray nasale) FLUMIST, prodotto da MedImmune di AstraZeneca, mix di virus A e B. D’altronde la FDA non ha approvato il Focetria (Novartis) utilizzato nel nostro Paese, forse perché contiene squalene che è sospettato di causare disturbi neurologici di natura autoimmune, come encefalo mieliti, sindrome di Guillain Barrè o sindrome della “Guerra del Golfo” (militari “fuori di testa”).

Dei tre vaccini approvati dall’Emea (Agenzia europea per il farmaco): Focetria (usato da noi ma non approvato in Svizzera ed USA, Pandemrix e Celvapan, solo quest’ultimo non contiene squalene. Su quale base in Italia è stato scelto il Focetria?

Dov’è il contratto fra Ministero della Salute e Novartis – casa produttrice del Focetria – su cui ci risulta che neanche la Corte dei Conti (cfr. allegato) sarebbe riuscita a dare un’occhiata?

E’ opportuno o no fare un vaccino NON specifico, secondo qualcuno non immune da controindicazioni, eppoi a macchia di leopardo sul territorio nazionale?

C’entra qualcosa il Focetria con l’H1N1 e se sì, perche negli Stati Uniti, in Svizzera e in altre contrade del Nord Europa NON VIENE UTILIZZATO?

Signori del Ministero della Salute e dell’AIFA: non scherziamo con la salute degli italiani!

Scrive MAURIZIO DE CARO SULL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI

Caro direttore, vedo che Arcipelagomilano si occupa molto di Architettura ed ha attenzione per il mondo degli architetti. Poco si sente parlare del rinnovo degli organismi statutari e credo che sia un argomento degno d’interesse anche per il tuo giornale.

Io mi sono candidato alla Presidenza dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, perché mi piacerebbe vedere più del 7% dei colleghi votare (solo mille architetti su 15.000). Mille votanti (e trecento per diventare Presidente) sono bastati per eleggere un consiglio che a tutti gli effetti costa moltissimo (oltre due milioni di euro l’anno) e non rappresenta nessuno.

Mi piacerebbe sentire una voce difforme dal coro, nel panorama monocorde e monotono del progetto e della pianificazione urbana, della nostra Provincia. Voglio dare voce, magari stonata, a un’istituzione storicamente afona.

E’ vero che l’Ordine ha solo funzioni di magistratura della professione (sei laureato?hai carichi pendenti?e poche altre piccole cose) dunque potrebbe ridimensionarsi, ridursi (oltre trentacinque dipendenti e una sede faraonica in via Solferino), e cominciare a diventare altro, nel rispetto delle leggi vigenti: ”meno ordine e più fondazione”.

Che significa meno funzioni obbligatorie a carico dell’Ordine e più funzioni non obbligatorie (e a pagamento) per la nuova Fondazione. AL: un giornale di carta che viene obbligatoriamente inviato e pagato dagli iscritti verrà cancellato in favore di una comunicazione digitale interattiva consona ai tempi contemporanei.

Degli iscritti gran parte non sapeva neppure che era in corso il rinnovo del Consiglio, alcuni non conoscevano la sede e quasi diecimila non avevano mai votato. Non ti sembrano argomentazioni sufficienti per consigliare di cambiare tono, registro e linguaggi?ma purtroppo sono solo un piccolo trailer del disastro esistente.

A quanti continuano a proporre la solita minestra opponiamo facce ma, soprattutto, idee nuove, pochi mezzi e tanta passione. Non useremo i corsi di formazione e le serate a tema durante la campagna elettorale.

La nostra lista Professione: Architetto?se non riuscirà ad avere la maggioranza dei consiglieri uscirà del consiglio con i suoi eventuali eletti.



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