29 luglio 2015

musica – UN ANNO DI MUSICA


UN ANNO DI MUSICA

Anche la rubrica di musica va in vacanza in agosto e, come sempre in questi casi, la tentazione di stilare un bilancio dell’anno trascorso prevale sugli altri argomenti. Anche perché di buona musica in questi giorni se ne sente assai poca e dunque mancano gli argomenti di cui scrivere.

musica29FBComplici probabilmente l’Expo e il caldo, la tendenza in questa stagione è quella di offrire programmi non troppo impegnativi per attrarre un pubblico di turisti internazionali che si considerano in viaggio più di vacanza che di studio, e magari di corteggiarli con musiche dei loro paesi. A me sembra un peccato. Forse Milano potrebbe industriarsi a dare il meglio di sé, specialmente in questa occasione dell’Esposizione Universale, e a impegnare grandi musicisti con programmi rappresentativi della nostra cultura, senza cadere né nel provincialismo né nella piaggeria.

Tornando all’anno musicale appena conclusosi ci vengono in mente due eventi musicali straordinari offerti dal Teatro alla Scala, in un periodo di transizione molto difficile per la nostra massima istituzione musicale, e cioè il Fidelio di Beethoven e Die Soldaten di Bernd Alois Zimmermann. Due magnifiche opere che, insieme a Les Troyens di Berlioz dell’anno scorso, hanno meritato un grandissimo successo e hanno riportato la Scala nel novero dei massimi teatri europei. Serate per un pubblico un po’ più sofisticato di quello che affolla il teatro per le opere più celebri e che lo diserta quando c’è da ascoltare musica che non conosca già a memoria.

Poi vorrei ricordare i martedì della Società del Quartetto che quest’anno ci hanno fatto ascoltare tutti i quartetti di Mozart eseguiti dal Quartetto di Cremona, tutte le Sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven da Mario Brunello e Andrea Lucchesini, il Winterreise di Schubert nella inconfondibile interpretazione di Jan Bostridge accompagnato da Julius Drake, e poi solisti di pianoforte fra i più importanti del mondo come Maria João Pires, Murray Perahia, Krystan Zimerman, Andras Schiff (nelle Partite bachiane) e la fantastica Mitsuko Uchida; ma intanto abbiamo avuto i lunedì delle Serate Musicali, con altri pianisti formidabili come Marta Argerich (con Gidon Kremer), Elisso Virsaladze, Piotr Anderszewski, Alexander Lonquich, Luca Schieppati, persino Antonio Pappano, e i violini di Leonidas Kavakos, di Ilya Gringolts e di Gil Shaham, la viola di Yuri Bashmet, e ancora il delizioso trio tutto femminile della straordinaria Cecilia Radic con Laura Gorna e Laura Manzini.

Come dimenticare poi la ricchissima stagione dell’Auditorium, dove l’orchestra Verdi (laVerdi!) è sempre all’opera con infinite proposte “tutti giorni e a tutte l’ore” e fra queste le sinfonie di Čajkovskij, Šostakovič, Brahms, Mahler, i concerti di Ravel, la riscoperta di Nino Rota, il concerto con musiche di Gershwin e Bernstein, la Passione secondo Matteo di Bach, in una stagione che prosegue per tutta l’estate (smentendo, o meglio rappresentando una nobile eccezione a quanto dicevo all’inizio) senza saltare una settimana!

Ho riferito solo delle istituzioni musicali più note e frequentate, ma ci sono quelle della Filarmonica della Scala, dei Pomeriggi Musicali, di Milano Classica, della Società dei Concerti e ancora una grande quantità di iniziative minori – e di qualità spesso eccelsa – come i concerti nelle Chiese, il programma di San Fedele, quello di “Musica al Tempio” della chiesa Valdese, quello estivo al Castello Sforzesco, e i concerti delle orchestre amatoriali come la Carisch … non si finisce mai di elencarli.

Quando si potrà produrre e distribuire – facendolo trovare ovunque, sempre, nelle librerie e nelle sale da concerto – un bell’opuscolo con tutta la musica classica che si può ascoltare a Milano? Qualcosa si vede a inizio stagione e poi scompare, mentre dovrebbe essere un breviario da far arrivare in tutte le case dei milanesi e a tutti i turisti in arrivano in città.

Cosa ne pensa il nostro assessore Del Corno? C’è da sperare che lui, che si occupa proprio di musica classica, riesca a trovare i quattro soldi che servono?

questa rubrica è di Paolo Viola

rubriche@arcipelagomilano.org a cura



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