22 luglio 2015
Quest’anno Tramedautore si fa in due. Da martedì 21 a domenica 26 luglio la prima parte, dedicata al Teatro delle Regioni. A settembre la seconda parte, dedicata all’Asia. Sei spettacoli di sei realtà teatrali italiane che – per la lingua utilizzata o i temi trattati – hanno profonde radici regionali.
Martedì 21 Il Rione di Annibale Ruccello
Mercoledì 22 Felici ma Furlans, di Alessandro De Pauli e Tommaso Pecile
Giovedì 23 Trovata una sega di Antonello Taurino
Venerdì 24 Piccolo Mondo alpino dei Fratelli Marta e Diego Dalla Via
Sabato 25 Liberata del Teatro dell’Argine
Domenica 26 È la terra un’unica finestra del Teatro Garibaldi
PICCOLO MONDO ALPINO
di e con Marta Dalla Via, Diego Dalla Via
Regia Marta Dalla Via
Spettacolo vincitore nel 2010 del Premio Kantor
Elsa, Ennio, Alberto e Bertilla sono i superstiti di una catastrofe che si ripete ogni giorno, quella di quattro fratelli che gestiscono un albergo sulle alpi e aspettano l’arrivo dei turisti. Ennio vive nel suo “regno dei funghi” e passa le giornate nel bosco, mentre Elsa è alle prese con una caldaia da riparare e un telefono senza fili che, naturalmente, non squilla mai. I contraltari di questa coppia un po’ spiantata sono gli altri due fratelli, Alberto e Bertilla, che passano il tempo – fra le piste da sci e l’attesa – domandandosi il senso delle loro giornate e la natura del loro rapporto: perché non se ne sono andati dalla montagna? Cosa provano per gli altri fratelli? Di chi è il figlio che aspetta Bertilla? Che idee hanno? Nevicherà?
Solo nel finale si scopre che forse i fratelli non sono quattro, ma soltanto due. Che Elsa ed Ennio hanno giocato a interpretare Alberto e Bertilla. O forse sono stati Alberto e Bertilla a creare Elsa ed Ennio? In ogni caso, la realtà dei personaggi oscilla fra quella dei due doppi, esprimendo il bisogno, per continuare ad andare avanti, di creare – o isolare – parti di sé.
Come se Vladimiro ed Estragone si fossero inventati Pozzo e Lucky per ingannare l’attesa di Godot. Ma il Godot di Piccolo mondo alpino sono i turisti. I turisti sono gli unici in grado di portare senso a una località di villeggiatura modificata e plasmata apposta per loro. Ma, così come secondo alcune interpretazioni l’unico senso che sarebbe in grado di portare Godot potrebbe essere – non la salvezza dell’umanità – ma la sua definitiva estinzione, allo stesso modo i turisti fornirebbero sì uno scopo e un’attività ai fratelli albergatori, ma solo snaturando e rompendo il fragile equilibrio dell’attesa; senza soddisfarla.
Marta e Diego Dalla Via sono davvero bravissimi nell’interpretare due ruoli ciascuno, due facce della stessa condizione, due declinazioni delle stesse esistenze; riescono a creare quel difficile equilibrio che permette di trasmettere la sofferenza facendo ridere; con gusto, profondità e stile.
Uno spettacolo breve, preciso e brillante: un esempio di come non sia necessario trattare temi apparentemente “urgenti” o ricercare originalità e sperimentazione a tutti i costi, per coinvolgere ed emozionare il pubblico, ma basti aver qualcosa da trasmettere, e saperlo fare con maestria.
Emanuele Aldrovandi
Piccolo mondo alpino | 24 luglio 2015 | Piccolo Tetro Grassi | 20h30
Il programma completo del Teatro delle Regioni
questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi