1 luglio 2015

MILANO E IL PD. “PD, CHI?”


Le battutacce sono come le ciliegie, una tira l’altra ma quando ieri ho letto quello che Lorenzo Guerini, braccio destro di Renzi, in trasferta lampo a Milano, ha detto delle primarie milanesi e delle auto candidature mi è saltata la mosca al naso. E allora: “Pd chi?”. La direzione nazionale che ha sulle spalle il caso De Luca? Che ha sulle spalle il successo di Genova? Il successo in Veneto? Che ha visto l’emorragia di voti in Emilia? Quella che osserva le più spericolate alleanze elettorali locali? Grazie tante, se la sinistra milanese vuol farsi del male, ne è capace anche da sola.

01editoriale25FBMilano nella sua diversità non credo voglia insegnare niente a nessuno, chiede solo di essere rispettata perché è figlia di un territorio con connotati suoi particolari che non trova riscontro in altre situazioni e vista da lontano non la si può capire sino in fondo.

Un esempio di ieri, recente, che ci tormenta anche oggi, è la legge Delrio, quella frettolosa sciagura che nell’ansia tutta governativa di poter dire “abbiamo fatto le riforme”, ci costringe in una sorta di letto di Procuste, in un’area i cui confini sono stati tracciati con la logica della conferenza di Yalta (i cui risultati godiamo oggi), dove erano all’opera vecchi geografi politici che consideravano i fiumi come confini naturali e non come spine dorsali di un bacino e le nostre regioni ne sono un esempio nazionale. Solo chi vive lontano da Milano può dire che le “primarie” siano solo uno strumento e non un fine e questo per non volerle: sono uno strumento indispensabile di democrazia ben sapendo che un buon strumento in cattive mani mette in crisi le mani, non lo strumento.

Sarà già difficile far digerire ai cittadini la nuova legge elettorale così come la si paventa, con un premio di maggioranza che distorce la democrazia, dove si assume una garanzia di governabilità come palliativo alla mancanza di idee forti e chiare, come rimedio all’incapacità di comunicare e all’incapacità di scrollarsi di dosso una burocrazia padrona e autoreferenziale che preferisce un governo di pochi, meglio se incompetenti e subalterni.

Chi si oppone alle primarie milanesi cita il caso della competizione tra Stefano Boeri e Giuliano Pisapia che ha visto soccombere il candidato ufficiale del Pd, Boeri, rispetto a Pisapia. Un tentativo di ricucitura è stata la chiamata al ruolo di assessore di Boeri fatta da Pisapia. Non è scoppiata la pace tra due competitori e tutti sappiamo com’è andata a finire: non erano fatti per capirsi. La città ne ha sofferto? Non direi. Milano con la guida di Boeri sarebbe stata così diversa da quello che è oggi? Difficile a dirsi, perché e l’uno e l’altro con taglio e piglio diverso interpretavano la voglia di Milano di voltare pagina rispetto a vent’anni di sciatto malgoverno.

Qualcuno può dire, dunque, che le primarie furono un errore? Ai milanesi piacquero, ci presero gusto ed ebbero ragione.

Milano è cambiata negli ultimi quattro anni e nell’ultimo ha avuto un’accelerata dovuta a Expo, accelerata che potremmo definire un beneficio collaterale imprevisto che si sta dimostrando più importante del beneficio diretto previsto sul quale ho sempre nutrito dubbi. Con i suoi 14 mila eventi del fuori Expo, tra quelli trascorsi e quelli ancora a venire, la città ha mostrato una vitalità che non si può lasciar spegnere e che la direzione nazionale del Pd non sa né cogliere né interpretare: non si è accorta del degrado romano, visibile e facilmente percepibile dai segnali tutt’altro che deboli, figuriamoci se poteva aver fiuto fino per i positivi cambiamenti milanesi, di là dai compiacimenti di facciata.

Milano e i milanesi hanno diritto alle primarie per scegliere chi li guiderà per i prossimi anni perché non mancano loro strumenti di giudizio. Se vogliamo proprio avere dubbi sulle primarie, la materia non manca: primarie del Comune di Milano o della Città metropolitana? C’è ruolo per menti sottili e grossolane ma dobbiamo comunque uscire anche da questo pasticcio che dobbiamo a Delrio.

 

Luca Beltrami Gadola



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