24 giugno 2015

sipario – IL PREMIO HYSTRIO A EMANUELE ALDROVANDI


Siamo lieti di segnalare ai nostri lettori il Premio Hystrio Scritture di Scena 2015 conferito a Emanuele Aldrovandi redattore della nostra rubrica Sipario.

Qui per voi le motivazioni.

 

sipario24FB“La giuria del Premio Hystrio-Scritture di Scena – formata da Valerio Binasco (presidente), Laura Bevione, Fabrizio Caleffi, Claudia Cannella, Roberto Canziani, Sara Chiappori, Renato Gabrielli, Roberto Rizzente, Massimiliano Speziani e Diego Vincenti – dopo lunga e meditata analisi dei 96 copioni in concorso, ha deciso, all’interno di una rosa di sei testi finalisti (Dieci milligrammi di Maria Teresa Berardelli, E allora cadi di Francesco Marioni, Farfalle di Emanuele Aldrovandi, Fossili di Mattia Conti, Gli ultimi giorni di Valentina Gamna e La zona Cesarini di Filippo Pozzoli), di assegnare il Premio Hystrio-Scritture di Scena 2015 a:

 

Farfalle di Emanuele Aldrovandi, affascinante e originale partitura drammaturgica per due personaggi femminili, sapientemente tratteggiati con gusto contemporaneo, dove complicità e distruzione reciproca si mantengono in sottile equilibrio. Ciclicamente alle prese con l’incombere di una figura paterna di grottesca ed emblematica inaffidabilità, le due protagoniste attraversano le loro vite perpetuando il proprio rapporto esclusivo attraverso un gioco infantile crudele che però, nella sua coerenza, fa da barriera all’assurdità che le circonda. Un testo capace di mantenere alta l’attenzione, ma anche di emozionare con barlumi di poesia grazie a un realismo magico che lo trasforma in una curiosa favola nera intrisa di ambigua bontà.

 

La giuria ha poi deciso di segnalare:

Dieci milligrammi di Maria Teresa Berardelli, per una scrittura che utilizza con abilità le dinamiche sceniche grazie a dialoghi secchi, di gran ritmo e piglio cinematografico, da cui i personaggi emergono con poche ma decise pennellate. L’ambizione, in buona parte realizzata, è quella di disegnare una storia di ampio respiro, dove analisi sociale, familiare e di coppia si mescolano per raccontare le nostre paure e il nostro senso di inadeguatezza. La sinistra attrazione per l’additivo chimico come soluzione provvisoria dell’infelicità viene così resa senza moralismo, grazie a intense sintesi poetiche e metafore potenti quanto inattese.”

 

 

questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi

rubriche@arcipelagomilano.org



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