22 aprile 2015

VOLONTARI DI EXPO UN’OCCASIONE SPECIALE


Sempre più spesso negli ultimi mesi i media nazionali, i blog, le radio, hanno parlato del fenomeno “Volontari di Expo” cercando di dare una forma a questo pacifico e attivo esercito di cittadini provenienti da tutti i continenti. Ma quanti saranno effettivamente i volontari che presteranno servizio durante Expo in città e nel sito espositivo? Quante le associazioni coinvolte? Come quest’ultimi arricchiranno uno degli eventi più attesi in Italia e nel mondo?
 
10nissoli15FBPerché i “Volontari di Expo” non saranno solo gli 8.000 che Ciessevi e CSVnet, orientano e contribuiscono a formare accompagnandoli verso il Programma Volontari Expo 2015 o i 1.000 che presteranno servizio dentro al Padiglione dell’Unione Europea. Da maggio a ottobre il Sito Espositivo e l’intera città di Milano diventerà, di fatto, il centro dell’attività di decine di migliaia di volontari che trasformeranno Expo 2015 in un appuntamento ad “alta carica sociale”.
 
Caritas, Fondazione PIME, Save The Children Italia, Avis, Agesci, Touring Club Italia, Servizio Civile Nazionale, Volontari per un giorno, studenti del Comune di Rho, Fondazione Triulza e le realtà a esse collegate, queste sono alcune delle realtà nazionali e territoriali che animeranno i sei mesi dell’Esposizione portando nel cuore di uno degli eventi più attesi uno spirito inedito per Expo, quello della Società Civile.
 
Perché tutti i volontari hanno detto “sì” non di certo alla finalità commerciale della S.p.A., peraltro partecipata solo da istituzioni pubbliche, ma saranno a esclusiva disposizione dei milioni di visitatori che, assieme alle tematiche in gioco e alle Istituzioni Pubbliche aderenti, rappresentano l’unico e vero Bene Comune che i nostri volontari “serviranno”.
 
Che poi questo significhi, indirettamente, favorire la buona riuscita di un evento dove pubblico e privato si incontrano in maniera virtuosa, è un fatto che non può screditare l’impegno, liberamente scelto, di migliaia di giovani e meno giovani che hanno fornito in piena coscienza il proprio supporto ad altri cittadini. Inoltre Expo, senza volontari, funzionerebbe tecnicamente lo stesso, anche se siamo sicuri sarebbe ben più povero come appuntamento. Non necessari alla macchina organizzativa, insomma, ma vitali per la qualità dell’esperienza e per il tipo di Esposizione: per la prima volta nella storia delle esposizioni universali la presenza massiccia e congiunta di rappresentanti della Società Civile e dei volontari determinerà, infatti, un’esperienza unica, ancora più ricca, profonda e che soprattutto continuerà dopo questi mesi, nella quotidianità operativa del terzo settore, non solo metropolitano.
 
Oltretutto le attività nelle quali i volontari saranno coinvolti sono tipiche di personale volontario e non retribuito: supportare una mamma che deve spostare la carrozzina verso il bagno per cambiare il figlio, fare due chiacchiere con i visitatori in coda, magari tentando di comunicare a gesti o con una lingua imparata in università, essere di aiuto a un visitatore che si è perso sostenendolo “umanamente”, attività che da decenni competono ai volontari nelle più importanti kermesse mondiali, come ad esempio le Olimpiadi, i Giubilei o i grandi e piccoli festival culturali che animano annualmente la nostra penisola.
 
Negli ultimi anni sia rispetto l’Esposizione universale che per altri eventi abbiamo rilevato un progressivo aumento di cittadini desiderosi di coinvolgersi: la crescita di un volontariato occasionale e di breve durata, spesso slegato dalle associazioni tradizionali, è chiaramente percepita. L’ultima ricerca ISTAT – CSVnet – CNV del 2014 l’ha confermata e evidenziata in tre milioni di volontari non membri di associazioni. Expo 2015 è diventato l’acceleratore di questo fenomeno sociale.
 
E la posta in gioco è alta, non solo ad Expo, ma per tutta l’Italia: tutti i dati in nostro possesso raccontano che la maggior parte delle richieste pervenuteci in questi mesi sono di persone che non hanno mai fatto volontariato prima e che vorrebbero nel prossimo futuro aderire ad altre opportunità di impegno civico, anche offerte provenienti dal mondo dell’associazionismo locale e nazionale.
 
Sono, insomma, una risorsa sul quale dobbiamo lavorare, tutti, Centri di Servizio per il Volontariato, associazioni, rappresentanti del Terzo Settore e delle istituzioni, per far sì che questa “voglia di volontariato” non si perda e possa diventare affluente per le nostre realtà che quotidianamente cercano nuovi volontari e nuove idee.
 
I Volontari Expo sono quindi un vero e proprio investimento per il futuro della nostra nazione. Per questo devono essere orientati, seguiti, formati e perché no, coccolati. Sono il volto umano, comune, “cittadino”, di una kermesse che, come tutti i colossi, rischia di sovrastare Storie, Temi, Sogni. Un vero tesoro al centro di Milano, per sei mesi. Come non esserne felici?

 

Ivan Nissoli*
 
*Presidente Ciessevi – Centro Servizi per il Volontariato Città Metropolitana di Milano 



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