1 aprile 2015

ALLA SINISTRA DEL PD: IL PIANTO DEGLI ORFANI MILANESI


Con la scelta di non ripresentarsi alle prossime elezioni amministrative del 2016 Pisapia ha fatto uno dei pochi gesti politici di tutta la sua amministrazione. Un gesto intelligente che ha posto i partiti di fronte alle proprie e dirette responsabilità che nascondevano dietro le spalle del sindaco.

08robustelli13FBSeL e RC sono oramai in fibrillazione e non essendosi costruiti un proprio e autonomo percorso politico in tutti questi anni ora non possono che porsi il quesito amletico “Il PD mi vuole o non mi vuole?”. Il PD a Milano, che è sempre stato tra i peggiori in Italia, è evidentemente spaccato in due e nessuno dei due è in grado di esprimere un candidato unitario proveniente dalla politica e con uno spessore adeguato a gestire il dopo Pisapia.

Diciamo che questa mancanza è oramai la caratteristica di tutta la classe politica italiana (destra, sinistra, centro) per cui nessuna meraviglia. Sarà pertanto facile che possa uscire dal cappello un esponente conosciuto della società milanese (tipo De Bortoli o altro).

Non potrà avvenire, come nel caso di Pisapia, che un politico sconosciuto ai più possa intraprendere il lungo viaggio verso una nomina perché ciò presupporrebbe che avvenisse ciò che è avvenuto con Pisapia e cioè la mobilitazione crescente di centinaia di persone che proprio grazie al proprio impegno ed entusiasmo, alla stesura comune di un programma, hanno contribuito a farlo conoscere, a ribaltare un risultato acquisito (Boeri per le primarie e Moratti come sindaco) e infine a farlo vincere.

Purché le due anime del PD non vogliano fare la conta e tentare di far prevalere un proprio candidato (tipo Fiano da una parte o tipo Majorino dall’altra) o individuare un candidato né carne né pesce come Ambrosoli o Dalla Chiesa.

Il periodo vissuto con le elezioni di Pisapia non è ripetibile checché ne pensino Limonta o i residui dei ComitatiXMilano. Milano è cambiata e la vicenda Expo, con annessi e connessi, la faranno trovare cambiata non solo nel territorio, ma nei cittadini.

Aggiungiamo che se anche se si dovesse andare alle elezioni di un sindaco di una città, l’occhio deve andare ben oltre e ragionare in termini di Città Metropolitana nella cui logica non stiamo ancora ragionando. Parliamo di 1 milione e 300 mila abitanti contro ben oltre 3 milioni.

Ma pur rimanendo in un’ottica ristretta alla situazione attuale, all’orizzonte c’è solo la subordinazione al PD chiunque sia il suo candidato. Occorre farsene una ragione e non risolve il problema la principale motivazione addotta (altro che programma ma pura ideologia) che occorre turarsi il naso altrimenti vince Salvini o chi per lui.

Per chi intende cominciare o ricominciare, e non è detto che si possa essere pronti per il 2016, si può solo partire dai vari comitati o movimenti seppur spontanei, carsici e settoriali che però portano una ricchezza di partecipazione che questa maggioranza si era fatta lustro nella propaganda elettorale del 2011.

Dobbiamo riconoscere che questo clima si è creato proprio, e non per merito di questa giunta, quando i cittadini si sono accorti della forbice tra programma e realtà e quando si sono accorti che il territorio veniva devastato e che i costi e gli aumenti richiesti (e siamo solo all’inizio) servivano a mantenere una classe dirigente clientelare e una diffusa corruzione.

Non potremo sfuggire prima o poi a un bilancio su questa maggioranza come si tende a fare. Il prevalere dei poteri forti (finanziari, speculativi, immobiliari, bancari, ecc) risulta evidente e non credo che questo problema non sia stata una causa di questa rinuncia alla ricandidatura.

Infatti credo che Pisapia sia stato un pessimo politico non per scelta ma per incapacità e la sua subordinazione sia ai poteri sopra detti che ad alcuni personaggi della sua giunta (leggi De Cesaris) oltre che al PD l’ha portato a questa scelta inevitabile. Altro che “Non lasciatemi solo”.

 

Vincenzo Robustelli



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti