18 marzo 2015

CARO LIMONTA, VENGO CON QUESTA MIA PER DIRTI …


Ho letto su Arcipelagomilano e ora rispondo al contributo del “nostro” Limonta cui riconosco innanzitutto generosità, impegno e acuta sensibilità politica, quest’ultima nasce ovviamente da un costante lavoro politico e sociale che matura in decenni e mi risulta, senza mai trascurare l’importante “missione” di insegnante. onore al merito). La sua narrazione è corretta, affettuosa e forse anche autoconsolatoria (ma tutti necessitiamo di gratificazioni che ci danno energia psicologica per andare avanti). Il percorso che ha portato Pisapia al governo di Milano è in gran parte un suo “capolavoro”; le strategie di comunicazione e il messaggio che passava trasversalmente alle diverse sensibilità partitiche nascevano dal suo “genio” o fiuto politico-popolare che dir si voglia.

02capitaneo11FBPoi con la nuova Giunta c’è stato l’impegno a continuare con i comitatixmilano ma anche un (forse) fisiologico disfacimento … . Qui, a mio parere, non c’è responsabilità di Limonta che sempre stava sulla breccia, come responsabile rapporti con la Città, delicato ruolo morale, ma bisogna parlare dei modi e atti di governo da parte dell’Amministrazione. Bisogna parlare della riservatezza e incomunicabilità della Giunta su situazioni critiche e per questo basta andare per i Consigli di Zona e raccogliere le loro amarezze e frustrazioni. Ricordo di un incontro del Sindaco coi CdZ in Acquario. Lavori iniziati in tarda mattina e alle 14 circa sul più bello il Sindaco se ne va! Dove? A consegnare le medagliette alle coppie delle nozze d’oro.  Caro Sindaco, io e la mia collega di volontariato ti demmo un biglietto: basta mini inaugurazioni (la panchina a Tizio, l’alberello a Caio) ma vieni senza scorta in periferia … . Nelle case popolari di Giambellino non ti abbiamo mai visto!

Lunedì 16 febbraio 2015 ci siamo ritrovati al CAM Garibaldi. Paolo Limonta sempre carico di energia positiva e noi a dire ed anche criticare di persona, pure io. I rappresentanti dei comitatixmilano erano 3 su 9 Zone: qualche annotazione critica e autocritica è doverosa. La sofferenza e il disfacimento di alcuni comitati (come il mio di Zona 6) sono riconducibili alle difficoltà e conseguenti frustrazioni dei Consigli di Zona che non riescono a dinamizzare o talvolta sbloccare i rapporti con il Centro. Interessanti le indagini sul territorio e le proposte che si raccolgono ma poi, quando il comitato si interfaccia con i Consiglieri di Zona, il discorso cade: non ci sono risposte, non sanno, non vengono informati dagli Assessori, i Tecnici non escono di persona a fare sopralluoghi ma studiano tutto in ufficio sulla carta.

Un esempio: a insaputa del CdZ6 vengono tracciate strisce viabilistiche su via Inganni per mettere in ordine i parcheggi. A lavoro finito i bus ATM non passano! I responsabili? Altro argomento: si parla di una probabile alienazione di un terzo dell’area del Campo Sportivo Comunale Colombo in via del Cardellino, per concedere diritti di edificazione rivendicati da costruttori (processo Calchi-Taeggi). Il Presidente di Zona 6 non esterna, ma sembra che l’assessora De Cesaris verrà a spiegare in Consiglio: vedremo … .

A questo punto non si sa se Pisapia si ricandiderà … .  Ma con tale stato di cose più si rimanda e peggio è: ci vuole chiarezza subito, i tempi politici precipitano, le fidelizzazioni politiche non esistono più. Dobbiamo trovare o ri-trovare il candidato per vincere! Andare oltre nei tempi significa aumentare il rischio astensionismo alle prossime Amministrative … e i 5stelle troverebbero un varco e presentare un personaggio della società civile/mondo delle imprese … . Un De Magistris in salsa milanese: come non votarlo?

Miro Capitaneo



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