25 febbraio 2015

EFFETTO EXPO: STARTUP AL FEMMINILE


WE Women for Expo e Padiglione Italia hanno annunciato, nei giorni scorsi, i nomi delle vincitrici del concorso “WE – Progetti delle donne”, proposto qualche mese fa per valorizzare il talento e la capacità progettuale femminile in vista di Expo Milano 2015. Infatti, il ruolo che le donne da sempre rivestono nella società e le molte conquiste degli ultimi anni in tema di pari opportunità di genere rende l’universo femminile un protagonista di assoluto primo piano nell’Esposizione Universale che avrà il via a maggio.

12livigni08FBNell’ambito del concorso sono stati presentati circa 100 progetti di start up, piccole società o semplici progetti messi in atto da donne con capacità innovativa ed imprenditoriale. In un momento economico quale quello che stiamo vivendo, mi pare un risultato di estrema importanza.

Tra tutti i progetti in gara ne sono stati selezionati tre che, per legame con il territorio e con i temi di Expo 2015, per sostenibilità economica e ambientale e per originalità, si sono aggiudicati i premi del valore rispettivamente di 40mila, 30mila e 10mila euro messi a disposizione da Fondazione Milano per Expo, Fondazione Giuseppina Mai e Accenture.

La giuria ha premiato tre progetti di indiscusso valore: “OrtiAlti” di Elena Carmagnani, 46 anni, architetto, “Alto Piemonte. Al-Top!” di Marina Olwen Fogarty, piemontese di 29 anni laureata in filosofia e “FindMyLost” di Elena Bellacicca, 32enne di La Spezia, laureata in Economia Aziendale, progetto vincitore del “Premio Vivaio”.

Il progetto “OrtiAlti“, realizzato nel 2010 da Studio999, una società di Torino, sul tetto dei propri uffici, in accordo con gli abitanti dello stabile, ha l’obiettivo di stimolare la creazione di orti di comunità sui tetti degli edifici generando immediati benefici ambientali e coesione sociale. In contesti metropolitani in cui è sempre meno disponibile lo “spazio orizzontale”, ma sempre più necessario l’apporto del verde si tratta di un progetto di estremo interesse, applicabile forse anche ad alcune nuove costruzioni sorte a Milano a seguito di Expo 2015.

Alto Piemonte. Al-Top!” è, invece, un progetto di avvio e mantenimento di un’azienda vitivinicola nella regione, con lo scopo di produrre vino a denominazione di origine protetta in modo sostenibile e di creare un polo culturale dedicato alle eccellenze dell’Alto Piemonte. Anche tale progetto che unisce l’aspetto enogastronomico a quello ambientale è una bella scommessa per una giovanissima imprenditrice cui auguriamo davvero molta fortuna.

FindMyLost“, infine, come il termine suggerisce è un’ App in grado di mettere in contatto chi smarrisce un oggetto con chi lo ritrova, con l’importante obbiettivo di incrementare il tasso di restituzione di oggetti smarriti e i costi di gestione degli uffici pubblici Lost&Found, attraverso la creazione di un mercato digitale. Tale applicazione informatica potrebbe essere, in un’era digitale, davvero importante in occasione di Expo 2015, considerato l’enorme afflusso di persone a Milano, per risolvere il problema di molti oggetti, magari non di valore, ma strumentalmente indispensabili per il cittadino che vengono persi in città e ritrovati da altri.

Anna Puccio, Segretario Generale di Fondazione Italiana Accenture, ha presentato alcuni numeri di questo concorso: 134 partecipanti totali; 99 progetti inviati da tutta Italia, di cui il 37% dedicati al tema “food” e agricoltura, il 14% dedicati al turismo e il 10% all’ambiente, ma anche all’inclusione sociale (7%) e all’artigianato (5%), alla cultura (5%) e al welfare aziendale (3%).

Insomma, un bell’esempio di inventiva e imprenditorialità al femminile che deve farci ben sperare per il prossimo futuro a Milano, in Italia e nel mondo.

 

Ilaria Li Vigni

 



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