5 ottobre 2009

IL DRAMMA DELLA PAOLO GRASSI. UNA SCUOLA CIVICA


La vicenda delle scuole civiche lascia interdetti: la Milano più vera, quella che le aveva fondate e ne andava fiera, è negata da questa giunta che sembra voler cancellare un passato col quale è difficile confrontarsi. Tra le tante vicende quella della Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi mi ha colpito in modo particolare perché ne sono stato allievo, anche se la mia strada è poi divenuta un’altra molto diversa. Si è scritto che è una scuola di eccellenza. E’ una scuola di teatro.

Venne fondata nel 1951 da Paolo Grassi e Giorgio Strehler come scuola del Piccolo Teatro di Milano. Nei due anni successivi l’ho frequentata anch’io come allievo di Jacques Lecoq, grande maestro di mimo. La scuola nel 1967 passò in gestione al Comune di Milano, diventando Civica Scuola d’Arte Drammatica. Nel 2000 nacque la Fondazione Scuole Civiche di Milano, una “fondazione a partecipazione” costituita al fine di regolare la gestione di servizio delle “Civiche Scuole Atipiche di Musica, Teatro, Cinema, Interpreti e Traduttori.” Unica in Italia, la Paolo Grassi offre percorsi di formazione per tutte le principali figure professionali nel campo del teatro e dello spettacolo dal vivo.

Dal 2007 al 2009 il Direttore della scuola è stato Maurizio Schmidt. Negli anni della sua direzione, la scuola ha riacquistato un indiscusso prestigio a livello nazionale e internazionale, tornando a essere un polo culturale attivo nella città di Milano e aperto al confronto col sistema teatrale italiano. Questa nuova linea didattica ha giovato soprattutto agli studenti che hanno avuto modo di partecipare a una pedagogia teatrale attiva che ha incoraggiato ulteriormente lo scambio tra corsi presenti all’interno della scuola, peculiarità che la differenzia da altre scuole teatrali italiane. A fianco dei corsi per attori, registi, drammaturghi, organizzatori, tecnici della scena e teatro danza si sono sviluppate innovative iniziative di formazione continua avanzata per professionisti e di accompagnamento al lavoro. Questa linea di lavoro ha portato a concretizzare una rete diffusa di collaborazioni, in area milanese, a livello nazionale e a livello internazionale. Tale attività ha parallelamente favorito un’azione di autofinanziamento senza precedenti. Nei due anni di gestione del direttore Schmidt, fiancheggiato da un ufficio di sviluppo creato ad hoc, sono stati trovati a livello pubblico e privato e attraverso l’iscrizione ai nuovi corsi, risorse straordinarie per un totale di 820mila euro.

Il 20 luglio 2009 il Direttore Maurizio Schmidt ha ricevuto dalla Fondazione SCM la comunicazione telefonica della non riconferma dell’incarico di direzione. La scelta operata dal Consiglio di Indirizzo interrompe un percorso pedagogico avviato con successo. Questi modi e questi tempi rivelano una totale inconsapevolezza riguardo alle necessità didattiche e operative della scuola.

Se è formalmente vero che l’incarico di Direzione è annuale, non è mai accaduto prima che venisse aperto un bando a fine luglio, lasciando la scuola nel momento più importante senza un direttore. Un’altra forte preoccupazione per il suo futuro è l’assoluta incertezza rispetto alla capacità della prossima direzione di trovare risorse economiche com’è stato fatto in passato e che sono indispensabili allo sviluppo della scuola. 

Il problema, come si è detto, s’inquadra in quello più vasto delle Scuole Civiche di Milano, dove si cerca al momento di realizzare risparmi eliminando doppioni. Ma la Paolo Grassi non ha doppioni è un unicum non solo nel panorama milanese, ma in quello nazionale. Se invece si tratta di fare anche qui del semplice spoil system, attenzione: il teatro è un’arte!

 

Franco Morganti



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