11 febbraio 2015

NOI GLI ALBERI E LA CITTÀ


Alberi in città: tema da ambientalisti? Nulla di più falso! Gli effetti positivi che alberi e arbusti portano alla qualità della vita in città sono ormai oggetto dello studio di economisti e cultori dell’estimo. Si parla di servizi ecosistemici. Gli ecosistemi urbani sono, infatti, significativamente migliorati dal valore estetico, ambientale, bioclimatico, paesaggistico, culturale, sociale, ricreativo e storico del verde. Un valore che oggi è possibile stimare in termini economici.

10bucci06FBL’opinione pubblica sta mostrando crescente interesse per il verde cittadino. Eppure sopravvivono falsi miti e luoghi comuni che spesso conducono a operazioni di manutenzione del tutto irrazionali che non vanno nell’interesse delle piante, né tantomeno in direzione di una gestione sostenibile anche da un punto di vista economico. Potature estreme, capitozzature, abbattimenti ingiustificati sono operazioni alla cui base non c’è nessun riferimento tecnico scientifico. Gli alberi potati drasticamente oltre ad andare incontro più facilmente a malattie e problemi di stabilità sono incapaci di apportare i tanti benefici dei servizi ecosistemici. D’altro canto sono frequenti anche casi in cui l’opinione pubblica rifiuta di accettare l’abbattimento di grandi alberi ormai arrivati a fine carriera e che quindi, una volta in balia dei patogeni, possono rappresentare un pericolo per l’incolumità di persone e cose. È bene ricordare che gli alberi non sono elementi di arredo urbano, bensì esseri viventi che nascono, vivono, si ammalano e muoiono.

Questi i messaggi lanciati dalla mostra fotografica itinerante “Noi, gli alberi e la città” proposta dai dottori agronomi Andrea Bucci e Luca Masotto e accolta ormai da diverse amministrazioni pubbliche delle province di Milano e Monza tra cui Corsico, Cassano d’Adda, Cesano Boscone, Concorezzo e Milano (Consigli di Zona 1, 6, 7, 8 e 9). Obiettivo dell’iniziativa diffondere una cultura dell’albero nell’interesse della qualità della vita dei cittadini e di una gestione razionale da parte dei comuni e dei privati.

Gli alberi e gli arbusti in ambito cittadino assolvono diverse funzioni. In estate sono in grado di raffrescare e ombreggiare strade, viali e piazze ed edifici facilitandone anche la ventilazione grazie al fenomeno dell’evapotraspirazione che accompagna la fotosintesi clorofilliana nelle foglie (funzione bioclimatica). Alberi e arbusti particolarmente ricchi di fiori e frutti riescono, anche nel mezzo delle grandi città, a consentire un buona presenza di biodiversità con insetti e uccelli.

Gli spazi verdi consentono l’incontro, il gioco, il riposo, la socializzazione e il relax durante il tempo libero di ragazzi, adulti e anziani espletando così una funzione sociale importantissima. È stato dimostrato che i pazienti ricoverati in stanze di ospedale con finestre su aree verdi guariscono in un tempo inferiore con relativo risparmio per il sistema sanitario nazionale. La massa a verde è in grado di schermare dall’inquinamento da polvere sottili abitazioni e luoghi pubblici, soprattutto quando le chiome degli alberi e le foglie degli arbusti sono collocati ai lati di strade molto trafficate come “barriere verdi”. L’anidride carbonica, principale gas responsabile del cambiamento climatico è “sequestrata” dagli alberi e immagazzinata nel legno e utilizzata per il metabolismo vegetale con diminuzione della concentrazione in atmosfera (funzione ambientale).

La chioma è la parte dell’albero che più porta benefici alla città. Gli interventi di potatura che asportano grandi quantità di rami sono profondamente sbagliati perché indeboliscono gli alberi facendo sborsare denaro per compiere un danno. Quando gli alberi di grandi dimensioni entrano in forte conflitto con gli edifici e il costruito è più opportuno procedere all’abbattimento e alla sostituzione con specie più idonea. In linea di massima sono consigliati interventi abbastanza frequenti finalizzati all’asportazione dei rami secchi (rimonda) e a una leggera potatura di contenimento quando ci siano delle conflittualità risolvibili con dei manufatti.

Una gestione del verde sostenibile necessita di una particolare cura delle fasi di pianificazione, progettazione e programmazione, sia per il verde pubblico, sia per il verde privato, con il coinvolgimento di professionisti capaci di individuare le soluzioni operative migliori per ogni contesto. Non ci sono modelli fissi e soluzioni standard, bensì solo l’attenta valutazione di tutte le variabili consente di individuare la strategia giusta per salvaguardare il valore ecosistemico delle aree verdi, minimizzando i costi di gestione. Negli ultimi anni la gestione delle aree verdi pubbliche ha fatto importanti passi in avanti. Eppure, moltissimo resta ancora da fare per il verde privato i cui effetti benefici sono patrimonio di tutti. Serve un’alleanza tra istituzioni, professioni e cittadinanza al fine di evitare che l’eccessiva emotività e l’irrazionalità portino a scelte sbagliate incapaci di tutelare tanto la qualità dell’ambiente urbano, quanto la sicurezza.

Andrea Bucci

Agronomo



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