4 febbraio 2015

libri – ABUSIVI


ROBERTO IPPOLITO

ABUSIVI

Chiarelettere editore, Milano, 2014

pp. 144, euro 13,00

 

libri05FBCi sono temi che scottano e pochi autori che hanno il coraggio di parlarne. Non è così per Roberto Ippolito, che, dopo “Evasori“, “Il bel paese maltrattato” e “Ignoranti“, ritorna nelle librerie con un nuovo libro inchiesta: “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere. Ma chi sono gli abusivi? “Sono cittadini, lavoratori, professionisti, imprenditori e artigiani che agiscono ignorando le regole e non disponendo dei requisiti e dei permessi necessari” dice Ippolito, sgomento per aver raccolto, inaspettatamente, così tanto materiale per la stesura del saggio.

È palese che, in questa nostra nazione, le regole non sono fatte per essere rispettate. E chi lo fa si auto-loda. Pochi giorni fa, mentre ero all’ufficio postale, una signora si vantava di pagare le bollette entro la data di scadenza, dicendo “io sono una persona puntale e corretta, me lo ha insegnato mia madre.” Mi chiedo se si sono estinte le mamme o i papà che insegnano a rispettare la società in cui viviamo.

Ippolito ci mostra il numero degli abusivi smascherati dai carabinieri. I dati sono spaventosi. Il fenomeno alimenta l’evasione fiscale e il lavoro nero. Non investe soltanto il sud, ma, per alcune truffe, è più diffuso al nord.

Parliamo del Nord, una volta tanto. L’EU.R.E.S., un importante istituto di ricerca economica e sociale, ha evidenziato il primato negativo della Lombardia per l’esercizio abusivo di una professione per la quale è prevista l’iscrizione ad albi o elenchi. Si registra, infatti, una denuncia ogni quattro giorni. Dentisti, medici, psicologi, veterinari fanno ricette utilizzando il numero di tessera dell’iscrizione all’albo professionale di un altro professionista della loro categoria, e si fanno pubblicità su internet. Sono così sicuri di farla franca che portano avanti il lavoro abusivo giorno dopo giorno, anno dopo anno, approfittando degli ammalati, i più deboli della società, e degli animali, che di certo non possono parlare.

Ma ci sono anche i “dottori delle case e delle macchine” che sono abusivi: gli agenti immobiliari e le officine meccaniche. Di queste ultime, a Verona, nel solo mese di marzo 2014, ne sono saltate fuori tre. E, rimanendo in tema di motori, ci sono italiani che viaggiano senza assicurazione dell’auto e autisti di pullmini delle scuole senza patente. Sulle strade non si può stare tranquilli, ma nemmeno in cielo. Anche tra le nuvole, ci sono voli, per il trasporto di passeggeri e merci, non autorizzati.

Se l’abusivismo nel settore della bellezza (parrucchieri ed estetiste) e dei venditori ambulanti non ci sconvolge più, perché la notizia è diventata un’abitudine, non possiamo rimanere indifferenti quando scopriamo che perfino i morti non risposano in pace, e i parenti dei defunti sono costretti a procedere penalmente per soppressione e vilipendio di cadavere trafugato. E non possiamo stare sereni nemmeno quando sentiamo che un gruppo di persone, mosso dallo stesso interesse, ha deviato un torrente per costruire strade più consone alle loro necessità. Peccato che quando arriverà la stagione delle piogge – evento non più solo equatoriale – il letto del torrente non sarà più sicuro.

Che fare dunque? Per fortuna dalla nostra parte abbiamo la forza della legge e ci sono ancora genitori che esortano i propri figli ad avere comportamenti corretti e autori, come Roberto Ippolito, che scuotono le nostre coscienze.

Cristina Bellon

questa rubrica è a cura di Marilena Poletti Pasero

rubriche@arcipelagomilano.org



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