14 gennaio 2015

la posta dei lettori _14.01.2015


Scrive Walter Monici risponde a Claudio Bacigalupo – Nello stato attuale il passaggio del traffico nella zona del Castello è necessario per chiudere l’anello di circolazione della cerchia dei navigli. Nello schema ipotizzato del piano 2003, con la chiusura del centro in zone di circolazione limitata che provengono dalla cerchia dei bastioni, piano che era stato considerato da AMAT come alternativa ad Area C con previsioni tutto sommato soddisfacenti, una qualche forma di percorribilità per il traffico privato locale deve rimanere in Foro Bonaparte o in Piazza Castello in alternativa. La mia opinione, espressa fin dalla presentazione del piano di pedonalizzazione di piazza Castello in corso Garibaldi, è che sia preferibile pedonalizzare Foro Buonaparte liberando il trasporto pubblico dalla congestione, e mantenere il residuo traffico veicolare privato in Piazza Castello dove in questo modo la separazione della pista ciclabile tornerebbe ad avere un senso.

Questo era il progetto originale in base a cui era stato fatto il progetto della ciclabile. Progetto che diventa doppiamente assurdo e inutile in caso di pedonalizzazione. Ritengo che Bacigalupo volesse intendere la riapertura di Gadio in questo senso, cioè la riapertura di Piazza Castello al traffico privato con pedonalizzazione di Foro Bonaparte, idea con cui io concordo pienamente. Tutte le ipotesi di pedonalizzazione della cosiddetta Piazza Castello tendono a forzare una situazione non propizia. La piazza davanti al Castello è in realtà un percorso ad anello semicircolare che non ha le caratteristiche morfologiche della piazza.

Le utilizzazioni che ne sono scaturite lo dimostrano: file di bancarelle, mercatini popolari in allineamento, funzioni tutto sommato inutili e sprecate rispetto a quelle dovrebbero caratterizzare le vere piazza di Milano. La continuità pedonale verso via Dante non esiste perché interrotta da piazza Cairoli mentre la congestione e i ritardi danneggiano i mezzi pubblici. Molto meglio allora pedonalizzare piazza Cairoli come termine di via Dante e prevedere l’incrocio col traffico privato residuale nell’anello di Piazza Castello che ha le dimensioni sufficienti per organizzare questa funzione nel modo migliore.

Scrive Gregorio Praderio a Claudio Bacigalupo – Non sono molto d’accordo con la proposta di Claudio Bacigalupo di riaprire viale Gadio per ridurre il traffico su Foro Bonaparte: la continuità pedonale fra il Castello e Parco Sempione verrebbe di nuovo interrotta con pochi benefici per il sistema complessivo che va dal Duomo all’Arco della Pace. Non credo neanche che sia una soluzione “necessaria”, visto che le simulazioni di traffico fatte a suo tempo per i Piani Particolareggiati del centro (si parla però del 2002, sarebbe interessante vedere i dati nuovi) mostravano che la chiusura al traffico di Piazza Castello era fattibile senza aprire nuove strade. Non è neanche del tutto vero che il Foro Bonaparte raccolga tutto il traffico di Navigli e Bastioni (c’è anche l’esedra di via Melzi d’Eril); dalle analisi pre – Area C emergeva poi anche una forte quota di traffico passante che è corretto venga trasferita su itinerari più idonei. In definitiva sono d’accordo che l’iniziativa andava gestita meglio, con valutazioni preventive più accurate; non sembra opportuno però che a iniziative affrettate e pasticciate si pensi di porre rimedio con nuove improvvisazioni o con soluzioni poco valutate.

Replica Claudio Bacigalupo a Gregorio Praderio – Mi permetto di aggiungere che i limiti di Area C nei pressi di Parco Sempione sono disegnati in modo strano, che l’esedra di Melzi d’Eril sposta all’esterno il flusso Bastioni prima contro il nodo del Sempione, e poi non riesce a recapitarlo su Conciliazione, il punto di ripartenza del sistema doppio dei Bastioni; mi chiedo poi cosa sia questo “traffico passante” a cui alludete. Il traffico sulle circonvallazioni è per definizione “passante”. Nel caso del Castello, mi sembra evidente che il beneficio di pedonalizzazione integrale della piazza sia superiore alla connessione Parco – Castello, dato che il Parco ha una sua dimensione notevole senza questo ampliamento. Il lato posteriore del Castello avrebbe comunque una grandiosa pedonalità a margine, mentre Gadio sarebbe da riaprire in senso unico a sezione ridotta e velocità limitata.



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