7 gennaio 2015

MILANO: “RENT A CITIZEN”


Saldi, soldi, Maroni la famiglia e Expo, queste le novelle che il debutto del 2015 ha portato con sé. Saldi, la città in trepida attesa non si è fatta mancare le occasioni, i commercianti tirano un sospiro di sollievo, le commesse a quanto pare un po’ meno, travolte dalle richieste e dalla ressa. La maleducazione non passa di moda evidentemente, nei confronti delle maschere alla Scala o delle commesse alle svendite: pare si affermi lo stile del naufrago anche in città, quello che “prima le donne e i bambini” si fa per dire … , le recenti cronache del naufragio della Norman Atlantic lo testimoniano.

09mattace01FBSoldi, i milanesi sono più ricchi rispetto all’anno precedente: le dichiarazioni dei redditi fotografano in realtà l’emersione del nero, le banche dati relative al fisco cominciano a parlarsi, la lotta all’evasione sconta una maggiore efficienza e i milanesi ne prendono atto e si adeguano. Eppure i milanesi a rischio povertà sono sempre di più, in particolare fra gli over 65 e i bambini, come racconta il rapporto della Caritas Ambrosiana per il 2014, poveri sempre più invisibili.

Milanesi più ricchi ma anche più vecchi distribuiti in maniera non omogenea sul territorio cittadino, il quartiere Gallaratese già saturo con una popolazione in prevalenza anziana, via Padova con un alta concentrazione di giovani e stranieri: una città patchwork.

Maroni e la famiglia: il pasticcio di un convegno patrocinato da Expo il cui tema nulla ha a che vedere col nutrire il pianeta ha scatenato la bagarre. L’uso improprio del logo di Expo, che la Regione concede senza reticenze a differenza del Comune assai più parco, inserito in un contesto fortemente discriminatorio (la famiglia è una sola, l’omosessualità è una malattia), ha messo in contro luce l’uso strumentale e avvilente che ne ha fatto il Governatore.

Ma sette giorni sono troppo pochi per imprimere una svolta e i problemi che ci hanno accompagnato fino alla fine del 2014 sono ancora tutti lì. Le occupazioni (doppie!) delle case Aler, l’accoglienza ai profughi siriani, una violenza efferata agita in forma spicciola che traspare leggendo la cronaca cittadina, segno di una povertà sempre più mordente. Allo stesso tempo si confermano le cifre da record per le mostre di Palazzo Reale (100.000 persone) e per i musei gratis alla prima domenica del mese si sono mosse 20.000 persone in città.

L’esordio del 2015 non poteva non chiamare in causa l’Expo imminente e finalmente si svelano dei percorsi di senso che temevamo perduti. La notizia ben augurante è sul Protocollo di Milano che il governo, con l’impegno del Ministro Martina ha fatto suo. Il Protocollo di Milano unirà cittadini e istituzioni per affrontare il problema della sostenibilità alimentare con tre obiettivi: promuovere stili di vita sani e combattere l’obesità; promuovere l’agricoltura sostenibile; ridurre lo spreco di cibo del 50% entro il 2020. “L’iniziativa, lanciata all’edizione 2013 del Forum Internazionale del BCFN, chiede alla società civile di partecipare alla definizione del Protocollo. La versione finale sarà presentata in occasione di Expo Milano 2015. Il movimento ha bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini per far diventare il Protocollo realtà”.

Eccoci dunque chiamati in causa in prima persona, se non siamo pronti possiamo sempre sperare di “rent a citizen” che lo faccia al posto nostro … .

 

Giulia Mattace Raso

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti