28 settembre 2009

OSSERVAZIONI AL PGT. MANUALE D’USO


Alla fine di luglio il Comune di Milano ha finalmente pubblicato sul proprio labirintico sito-web la proposta di Piano di Governo del Territorio (PGT), che nei prossimi mesi verrà portata al voto del Consiglio Comunale. Forse non è noto a tutti che la pubblicazione sul sito è richiesta dalla normativa regionale sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e che essa serve ad avviare una fase partecipativa, dove i cittadini devono poter verificare se la proposta di PGT sia effettivamente compatibile sotto un profilo ambientale e devono altresì essere posti in grado di contribuire attivamente alla formazione del piano, con la presentazione di “istanze”, proposte e suggerimenti”. Nel nostro caso, il termine per intervenire con contributi o critiche alla proposta di PGT scade il prossimo 15 ottobre.

Il Comune non ha finora perseguito un canale diretto d’informazione sul contenuto del PGT, preferendo investire per la creazione di un autonomo sito ludico (www.milanoperscelta.it), piuttosto che per rendere maggiormente interattiva e accessibile la lettura dei materiali “normativi” della proposta, che sono quelli pubblicati sul sito. Tuttavia, questa fase partecipativa è di primaria importanza e quindi chiunque abbia qualcosa da dire sulla vivibilità della città è tenuto a farlo proprio adesso. 

Ciò posto, cercheremo di schematizzare il contenuto dei materiali più rilevanti che compongono la proposta di PGT, così com’è stata pubblicata sul sito del Comune. La documentazione che è presente sul sito del Comune è molto voluminosa (circa 1.500 pagine e numerose tavole), ma può essere aggregata attorno a due documenti principali:

1. il Documento di Piano (che è il file indicato come “Relazione Generale e Norme Tecniche di Attuazione”, 370 pagine, accompagnato dai 22 documenti elencati di seguito ad esso);

2. il Rapporto Ambientale (290 pagine, è accompagnato dalla “Sintesi Non Tecnica” e da 5 allegati tematici).  

Il Documento di Piano costituisce l’ossatura del PGT (gli altri due elementi sono il Piano dei Servizi e quello delle Regole, che tuttavia non sono direttamente sottoposti a VAS) ed ha il compito di definire le linee di sviluppo della città, definendo innanzitutto le nuove zone da costruire (definite “ambiti di trasformazione”), le regole di perequazione, gli ambiti di valore paesaggistico e ambientale, anche in considerazione delle politiche della mobilità. Il Rapporto Ambientale deve invece esaminare i problemi ambientali della città, fissare gli obiettivi di tutela e di miglioramento (anche alla luce degli standard fissati dalla normativa e dalla pianificazione sovracomunale) e dimostrare come saranno raggiunti con l’attuazione delle previsioni del Documento di Piano.

La valutazione ambientale di un PGT articolato come quello di Milano presenta certamente un elevato livello di complessità. Si segnala peraltro che i file sono molto pesanti (fino a 100 Mb.) e quindi di difficile lettura sul computer, per cui soprattutto le tavole sono di più facile lettura se stampate in medio o grande formato.

 

Come si può visualizzare rapidamente come sarà la città che viene proposta? Come leggere i documenti senza perdersi?

Se si è interessati a farsi un’idea generale, visiva, della proposta di PGT è innanzitutto utile iniziare dalla “Tavola Progetto Strategico” (allegato 4 del Documento di Piano). Là sono indicati gli ambiti di trasformazione, dove si andrà a edificare (ossia gli scali ferroviari, le caserme, San Vittore, Bovisa, Cascina Merlata, Stephenson, Forlanini, Ronchetto sul Naviglio, Area EXPO, Porto di Mare, Cascina Monluè, San Siro), nonché le aree dotate di indici edificatori che dovranno essere trasferiti altrove nell’ambito della perequazione (Bosco in Città, Parco Sud, Idroscalo).

Sono anche indicati come situazione di fatto gli ambiti di edificazione oggi non ancora realizzati, ma semplicemente contenuti nell’aggiornamento del P.R.G. del 1980 o oggetto di autonomi strumenti urbanistici (quali, a sud, la lottizzazione Bellarmino e il CERBA).

Nella medesima tavola sono anche tracciate le nuove strade (quali la sempreverde interquartiere nord, una nuova interquartiere sud, il sistema dei tunnel e un nuovo asse a scorrimento attraverso in prosecuzione attraverso via Bergognone e il Naviglio Grande), le nuove linee della metropolitana (che arrivano fino alla numero “10”) e i progetti connessi all’EXPO 2015 (la “via d’acqua” che arriverà alla Fiera di Rho). Non risulta invece indicato il “Reticolo Idrico”, la cui individuazione è stata realizzata all’inizio del 2009, peraltro con un ritardo di molti anni sugli obblighi disposti dalla normativa regionale.

Maggiori dettagli sugli ambiti di trasformazione sono contenuti nel documento “Schede di indirizzo per l’assetto del territorio” (allegato 3 del Documento di Piano, una sessantina di pagine), dove sono indicati i principali indici edificatori, innanzitutto la “s.l.p. massima accoglibile”.

Lasciamo le 370 pagine della relazione generale del Documento di Piano a chi vuole conoscere l’approccio metodologico della proposta di PGT e avere una visione più amplia e articolata del lavoro svolto, nonché conoscere le regole della perequazione prevista.

Come si può esaminare la compatibilità ambientale della proposta di PGT?

Il Rapporto Ambientale presentato dal Comune contiene:

  • una visione complessiva dello stato attuale delle principali componenti ambientali (ad esempio, della mobilità, pag. 48, della qualità dell’aria, pag. 111);
  • una stima degli effetti previsti dall’attuazione della proposta di PGT, alla data del 2030 (pag. 180);
  • una “affermazione” della coerenza delle scelte fatte al contenuto degli obblighi legali e agli strumenti di pianificazione superiore (pag. 202).

    In realtà, per la valutazione ambientale degli effetti attesi su alcuni degli aspetti più rilevanti del PGT occorre far riferimento agli allegati tematici del Rapporto Ambientale:

  • gli effetti previsti dall’edificazione negli “ambiti di trasformazione”, oltre ad essere sinteticamente riportati nel Rapporto Ambientale (pagg. 217/254), sono specificati nell’Allegato 2 (“Caratterizzazione degli AT ed effetti attesi-schede“, di 215 pagine);
  • la mobilità costituisce oggetto del relativo Allegato 3 (“Analisi e valutazioni trasportistiche“, di 79 pagine), dove sono prese in considerazione le strade presenti e in progetto (pag. 32), gli scenari della mobilità (pag. 39), le valutazioni di sostenibilità (pag. 55), le variazioni previste nel numero di spostamenti (pag. 76) e nella loro velocità (pag. 79). Dobbiamo comunque rilevare come la mobilità ciclistica non venga quasi trattata; peraltro, in contrasto con l’obbiettivo dichiarato del 15% di spostamenti con tale modalità nel 2020, il documento citato prevede che nel 2030 tale percentuale sarà compresa tra il 2,7% e il 8,3%. In ogni caso, non è chiaro se il PGT avrà anche valenza di Piano Urbano della Mobilità, come era stato recentemente affermato dal Comune;
  • l’inquinamento atmosferico è invece oggetto dell’Allegato 5 (“Valutazioni di sostenibilità ambientale relativa ai settori dei trasporti, civile e produzione di energia“, di 23 pagine), dove vengono considerati lo stato attuale (pag. 8) e gli scenari al 2030 (pag. 9). Dobbiamo purtroppo osservare come tale documento non evidenzi adeguatamente l’emergenza in corso e la circostanza che l’attuale superamento dei limiti legali per PM10, PM2,5, NO2 e Ozono, causa quasi mille morti all’anno in città (come stimato da ASL Milano nella “Stima dell’impatto dell’inquinamento atmosferico su mortalità e morbosità nella città di Milano”). Dobbiamo anche rilevare come la riduzione di questo inquinamento al 2030 sia affidata a “presumibili” futuri miglioramenti tecnici nella costruzione dei veicoli, senza che per la stessa data siano anche previsti “presumibili” limiti legali per la qualità dell’aria più stringenti di quelli attuali.

    La Sintesi Non Tecnica (solo 34 pagine) offre il vantaggio di offrire un breve riassunto del Rapporto Ambientale. Tuttavia, se si è interessati a formarsi un’idea su specifiche questioni e quindi ad intervenire con scritti per l’Amministrazione è sicuramente consigliabile fare riferimento anche al Rapporto Ambientale, perché contiene informazioni molto più dettagliate.

     

    Come contribuire alla proposta di PGT?

    Sul sito del Comune sono indicati le modalità e gli indirizzi da utilizzare per presentare “istanze, proposte e suggerimenti”. Attenzione, il termine per farlo scade il prossimo 15 ottobre!

    Se, dopo aver considerato la proposta di PGT, un cittadino (o qualsiasi altro soggetto interessato: impresa, associazione o gruppo) ritiene opportuno attivarsi, affinché tale proposta sia integrata o modificata, la strada da seguire è certamente quella delle osservazioni entro il termine appena indicato. In tale sede sarà anche utile evidenziare eventuali carenze istruttorie, errori o contraddizioni tra le scelte effettuate e gli obiettivi prefissati. 

    Osservazioni ben argomentate e documentate, benché non possano ovviamente vincolare il Comune, non di rado lo inducono a rivedere e migliorare la bozza di Piano, introducendo anche sensibili modificazioni grazie ai “suggerimenti” dei cittadini e/o degli altri soggetti pubblici e privati.

    La redazione e la presentazione delle osservazioni può essere svolta direttamente dal cittadino o con l’assistenza di professionisti. Può anche risultare utile accompagnare la loro presentazione con attività di lobby presso i Consigli di Zona (spesso trascurati anche nelle scelte locali, ma dotati di specifiche Commissioni sui temi ambientali), con contatti con le associazioni portatrici di interessi diffusi (quali Ciclobby, GenitoriAntiSmog, WWF Lombardia, Legambiente, comitati di quartiere, associazioni di commercianti), con lettere alle redazioni locali dei giornali.

     

     

    Sergio D’Arienzo e Enrico Murtula

     

     

     

     

     

     



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