10 dicembre 2014

MAFIA CAPITALE, RENZI E L’ACCOUNTABILITY


Non è colpa mia, ma di chi ha governato prima, è colpa della Regione che non ha consultato il Comune e viceversa, questo è il comportamento bi-partisan di chi amministra verso gli ultimi eventi catastrofali, oppure come nel caso di Roma le affermazioni sono: non mi sono accorto di niente, oppure son qui da tre mesi, non ho visto chi c’era a tavola.

È il contrario dell’accountability che così è spiegata: nel campo della governance, si riferisce all’obbligo per un soggetto di rendere conto delle proprie decisioni e di essere responsabile per i risultati conseguiti.

02cingolani43FBIl concetto si è espanso oltre il suo significato di base, “essere chiamato a rendere conto delle proprie azioni, e può essere descritto come una relazione tra più gruppi o individui in cui “A” è soggetto ad accountability verso “B” quando A: * è obbligato a informare B delle sue azioni e decisioni (anche passate o future); * può essere chiamato a giustificarle; * può essere sanzionato rispetto a queste decisioni“.

Si applica a soggetti pubblici o a soggetti che hanno responsabilità verso una collettività. Rimanda al dovere – dei decision makers – di rendere conto delle loro scelte, azioni, politiche, e di rispondere delle conseguenze. Riconosce alla collettività il diritto di essere informata di tali decisioni, di criticarle e di avere risposte. Oltre agli aspetti di rendicontazione, l’accountability presuppone dunque anche trasparenza (i decision-makers devono rendere pubbliche le loro decisioni e motivazioni) e partecipazione (devono esistere spazi pubblici per la comunicazione, la critica, il contraddittorio). Come affermato nella premessa, questo concetto per il momento è estraneo completamente alla politica italiana, sia a sinistra come a destra.

Anche nelle aziende, anche in quelle dove sono presenti codici etici, che impongono di usare carta riciclata e di non accettare neanche un caffè da un fornitore, ma non di vendere titoli tossici, far produrre da aziende che sfruttano bambini, dare tangenti perché si è glocal e ci si deve adeguare al tessuto culturale, anche se è corrotto, c’è sempre una deroga per qualcuno, per qualche amico degli amici; però, se questi aspetti non rimangono limitati a una piccola percentuale il mercato punisce. La storia del fallimento di tanta imprenditoria italiana è dato anche da questo.

La novità di Renzi è che, per la prima volta, non si parla di complotti, non si giustifica ma si commissaria una federazione dove è responsabile chi non si è accorto di niente, proprio per quella motivazione che in un normale consiglio di amministrazione coinvolge anche gli onesti per “omessa vigilanza”, una notevole differenza rispetto a come ci si è comportati a Milano con il caso Penati.

Ritorna il concetto di rottamazione, che è il contrario del riciclo, per le classi dirigenti che falliscono gli obiettivi, o che, più semplicemente, rubano. Non c’è autocritica o pentimento che possa rimediare agli errori fatti.

Una maggiore credibilità della politica è necessaria per poter riportare la gente a votare, se non lo si farà, molto probabilmente il PD vincerà ancora come in Emilia, per competere alle primarie basterà fare come a Roma, organizzare immigrati e rom e con il 51% del 30% governeremo. Poi questo paese avrà il rating che si merita, o no?

Per quanto riguarda la destra, che civile e onesta, sarebbe una ricchezza per il paese, per il momento non si vedono possibilità, se pensiamo che Alemanno soltanto una settimana fa era a organizzare manifestazioni contro i campi nomadi sui quali lucravano i suoi camerati.

Un problema in più, per il centrosinistra, che, se non trova dei correttivi anticorruzione, rischia di governare senza controllori e di solito, come le aziende senza concorrenza non producono novità, si soffoca e si lascia il campo a pericoli peggiori.

 

Massimo Cingolani



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti