26 novembre 2014

LE DELUSIONI DELL’URBANISTICA MILANESE


Giovedì 5 novembre nella sala Assimpredil Ance di Milano l’assessore all’Urbanistica Avv. De Cesaris, ospite del convegno “il PGT e il futuro di Milano”, ha parlato di una possibile evoluzione dello stesso PGT. Dopo l’intervista sul Corriere di alcuni giorni prima c’era molta attesa tra gli operatori e la sala era completa. Personalmente sono rimasto deluso e cerco di darne una spiegazione.

03zenoni41FBDelusione per aver sentito argomentazioni più vaghe e meno incisive di quelle che apparivano invece dalla lunga intervista sul Corriere. Si capiva che un conto è un’intervista diretta a tutti i Milanesi senza possibilità di repliche, un altro parlare di fronte a operatori consci dello psicodramma che ha caratterizzato la storia di questo primo PGT milanese e pronti alle repliche pungenti che abbiamo ascoltato dal tavolo della presidenza e dal pubblico.

Delusione al sentire che un PGT elaborato faticosamente da un’Amministrazione precedente e prima di essere approvato in via definitiva, e modificato profondamente dall’Amministrazione attuale allungando così a dismisura i tempi della sua entrata in vigore, poteva essere ulteriormente messo in discussione. Va bene che modificare un PGT è previsto dalla legge Regionale 12 ma farlo appena entrato in vigore e sembra in modo sostanziale (solo dai dati percepiti nell’intervista sul Corriere) mi sembra veramente troppo.

Delusione e scoraggiamento nell’apprendere che l’Amministrazione attuale vuol oggi proporre un aumento dei volumi costruibili e quindi degli abitanti e funzioni insediabili dopo che nella sua riforma del primo PGT ne aveva invece drasticamente tagliato la consistenza. Un cambio di linea politica in tempi brevissimi e francamente incomprensibile in presenza di decisioni prese dall’Amministrazione stessa che in altri campi sembra vogliano combattere l’inquinamento.

Delusione nel capire il nuovo atteggiamento che sembra sottostimare che Milano è collocata nella zona più inquinata d’Europa grazie alla sua situazione territoriale e meteorologica, peggiorata dal fatto di essere circondata strettamente dalle tangenziali e autostrade dove un carosello continuo di Tir alimenta, per le note caratteristiche delle città in zone poco ventilate, la formazione della colonna di calore che si innalza dalla città aspirando aria dalla quota zero che comprende appunto autostrade e tangenziali. E che questa situazione non potrà che peggiorare aumentando il numero di abitanti e funzioni insediati in questo perimetro ristretto.

Delusione per non avere pensato alla Città Metropolitana anche se nelle dimensioni della sola Provincia e quindi del tutto inadatta a rappresentare la vera Città Metropolitana, (quella che milioni di cittadini vivono tutti i giorni) come unica possibilità d’incremento di abitanti e funzioni fuori dalla barriera autostrade e tangenziali, dove l’aria è meno inquinata. E che quindi sarebbe meglio limitare l’inserimento di nuovi abitanti e funzioni in Milano, come d’altronde avevano sostenuto nel PGT approvato.

Delusione per sentire attaccare in pubblico per l’ennesima volta la classe professionale stavolta colpevole di non usare abbastanza l’autocertificazione dei progetti. Come se non bastasse ricorrere ad avvocati per ogni nuovo progetto e trovarsi comunque nella situazione tutta italiana di non potersi addossare le responsabilità che leggi, regolamenti e sentenze tribunalizie incerte e fluttuanti impongono agli autocertificanti. Situazione illustrata benissimo da un professionista in un intervento nella stessa serata con Lei presente.

Delusione perché quest’amministrazione non riesce a capire che la realizzazione di Edilizia Residenziale Pubblica non può essere caricata sui già risicati programmi economici dell’edilizia privata, specie in questa situazione di crisi del mercato edilizio, se non con incentivi volumetrici che però creerebbero un addensamento urbanistico insopportabile per le ragioni descritte nei precedenti commi. Ritengo comunque che l’Edilizia Residenziale pubblica deve essere fatta con denari pubblici, inalienabile e a rotazione.

Gianni Zenoni



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