1 ottobre 2014

musica – LA NUOVA STAGIONE


LA NUOVA STAGIONE

Nelle ultime settimane sono stati pubblicati i programmi delle prossime stagioni concertistiche e possiamo così avere un quadro sia delle tendenze verso i repertori storici e contemporanei, sia della musica che ci verrà offerta quest’inverno; la prossima estate peraltro coinciderà con il grande evento dell’Esposizione Universale per cui alcune istituzioni, come la Scala e l’Auditorium, hanno già provveduto a programmare l’attività concertistica da qui fino alla fine del prossimo anno.

musica33FBNon ripeto ovviamente i programmi, tutti reperibili in internet, preferendo riportare in post scriptum, per comodità del lettore, i link ai siti delle organizzazioni concertistiche milanesi. Mi preme invece fare alcune considerazioni sulla stagione complessiva, esaminando i programmi della Scala (Orchestre Sinfonica e Filarmonica), dell’Auditorium (laVerdi, laVerdi Barocca e i Concerti da Camera), dei Pomeriggi Musicali, della Società del Quartetto, delle Serate Musicali, della Società dei Concerti, di Milano Classica e trascurando, in questo quadro, le infinite altre organizzazioni, laiche e religiose, che pure hanno loro stagioni o i loro festival spesso interessantissimi (si pensi solo a PianoCity, a MI.TO, all’Orchestra Carisch, ai concerti del Conservatorio e nelle Università, al Tempio della Chiesa Valdese, in San Fedele o nella Chiesa Protestante, solo per citarne alcuni), che integrano l’offerta di musica delle classiche sale da concerto.

Una prima osservazione riguarda gli artisti che vengono invitati a Milano: vi è una sostanziale ripetitività, come se il pubblico si affezionasse a determinati interpreti che vuole rivedere e risentire anno dopo anno. Sembra che gran parte di essi non possa mancare all’appuntamento annuale e che poco a poco si formino come delle “scuderie” in capo a ciascuna istituzione, con modestissimi scambi fra una “scuderia” e l’altra. È raro vedere lo stesso direttore una volta alla Scala e un’altra volta all’Auditorium (come D’Espinosa), o che il medesimo pianista suoni una volta per il Quartetto ed un’altra per le Serate Musicali (come Andras Schiff).

Rispetto agli anni passati aumenta la mobilità delle orchestre; ospitiamo sempre più spesso orchestre in tournée a Milano con i loro direttori, provenienti anche da paesi lontani, il che è tanto stimolante e utile in quanto permette a noi ascoltatori di avere uno spettro ampio delle modalità e delle prassi esecutive, e ai componenti delle nostre orchestre di confrontarsi con altri milieux musicali.

C’è una maggiore libertà nel comporre i programmi dei concerti: si mettono insieme pezzi che fino a poco tempo fa non avremmo ascoltato nella stessa sera e, nella ricerca di ampliare il repertorio, si accostano mondi molto diversi fra loro come musiche da balletto e da film, si riscoprono trascrizioni da uno o più strumenti ad altri o per orchestra, si mettono pericolosamente a confronto opere di compositori più celebri a opere di autori sconosciuti.

La crisi economica si fa sentire anche – forse soprattutto – nelle attività culturali e la musica non si sottrae alla comune necessità della spending review; e così bisogna fare i conti con i cachet degli artisti (si può contare sulla loro benevolenza – e talora tirar loro il collo! – se li si invita regolarmente), chiamare artisti abituati nel loro paese di origine a pretendere meno di altri, contare su nuovi programmi più che su nuovi interpreti, e via di seguito senza perdere però abbonati, sapendo che i musicisti, e non solo loro, richiamano pubblico e consenso più con il loro nome che con le loro qualità professionali e artistiche.

Nell’insieme possiamo dire che l’offerta di musica a Milano è per fortuna sempre copiosa e mediamente di ottima qualità. L’orchestra dell’Auditorium, ad esempio, ha appena dato una grandissima prova di sé con il concerto della scorsa settimana in cui ha eseguito, diretta da Gaetano D’Espinosa, la difficile Decima Sinfonia di Mahler, una delle grandi opere sinfoniche rimaste incompiute per la morte dell’autore, nell’ultima ricostruzione proposta nel 2001 dal direttore d’orchestra russo Rudolf Barshai; laVerdi si riconferma così ancora una volta una delle migliori orchestre italiane, se non la migliore in senso assoluto.

Ci sarebbero tante cose in vista da segnalare ai lettori ma mi dovrò limitare a fare qualche esempio come la Messa da Requiem di Verdi diretta da Chailly alla Scala in memoria di Claudio Abbado (il 3 e 4 ottobre) e quella diretta da Jader Bignamini all’Auditorium (il 30 e 31 ottobre e il 2 novembre), Francesca Dego e Francesca Leonardi nell’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven (Concerti da Camera all’Auditorium, le domeniche mattina del 14 dicembre, dell’11 gennaio e del 22 febbraio), l’immancabile Nona Sinfonia di Beethoven di Capodanno, eseguita da laVerdi con la direzione di Oleg Caetani, e poi Rudolf Buchbinder che suonerà per la Società dei Concerti il 25 marzo, il duo Gutman-Virsaladze per le Serate Musicali il 28 aprile, Murray Perahia per il Quartetto (il 26 maggio). Strada facendo, poi, parleremo dei nuovi musicisti che esordiranno a Milano augurandoci di trovare, e di riconoscere, i grandi interpreti di domani.

Ed ecco i link per i programmi delle più importanti organizzazioni di concerti a Milano:

Teatro alla Scala e Filarmonica della Scala

Teatro alla Scala 

Filarmonica

Auditorium l’orchestra Verdi (largo Mahler)

laVerdi

I pomeriggi Musicali (Teatro Dal Verme)

I pomeriggi

Al Conservatorio:

Lunedì Serate musicali

Martedì  Società del Quartetto

Mercoledì  Società dei Concerti

Milano Classica (Palazzina Liberty)

http://www.milanoclassica.it/ (presenterà il suo cartellone in questa settimana)

 

questa rubrica è a cura di Paolo Viola

rubriche@arcipelagomilano.org



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