17 settembre 2014

cinema – E FU SERA E FU MATTINA


E FU SERA E FU MATTINA

di Emanuele Caruso [Italia, 2014, 109′]

con Albino Marino, Lorenzo Pedrotti, Francesca Risoli, Sara Francesca Spelta, Simone Riccioni

 

cinema31FBCosa fareste se vi restassero solo 49 giorni per vivere? Da questo interrogativo nasce il film che Emanuele Caruso ha girato a La Morra, un piccolo paese delle Langhe vicino ad Alba a cui ha dato il nome di Avila. La notizia della imminente fine del mondo si diffonde nella sera della festa patronale di Santa Eurosia, protettrice dei frutti della terra particolarmente preziosi in quei luoghi. Tra i tavoli in piazza cominciano a vedersi le reazioni della gente. Il parroco e il sindaco diventano il riferimento per i cittadini increduli, spaventati o scettici.

Ma il parroco, chiamato famigliarmente Francesco (come il papa), è apparentemente distratto, occupato a seguire le vicende della giovane cameriera del bar, di un giovane che abita presso la parrocchia e che pare avere “precedenti”, di una supplente che convive con il suo compagno suscitando scandalo nel borgo immerso nelle bellissime colline di vigne del barolo.

Nonostante la vicina apocalisse (il sole sta per esplodere coinvolgendo la terra) gli abitanti continuano il loro chiacchiericcio quotidiano, incapaci di sottrarsi al rancore per una eredità mancata, alle allusioni sulla vita della maestra, alle frequentazioni poco ortodosse del loro parroco che viene meno ai doveri parrocchiali generando sospetti sulla sua condotta.

Tra i cittadini c’è chi vuole confessarsi continuamente per arrivare puro al momento della morte, chi ritiene che la tv racconti solo frottole, chi ritiene che i soliti privilegiati (ecclesiastici e politici) siano gli unici a salvarsi … .

E fu sera e fu mattina è un film coraggioso, realizzato grazie al crowdfunding, girato in 10 settimane da un gruppo di giovani con un budget molto basso (70mila euro). Certo il film ha qualche incertezza a volte sembra un po’ troppo lento e la recitazione ha qualche caduta, così anche alcuni dialoghi sembrano un po’ forzati, ma complessivamente l’opera tiene e merita di essere vista.

Passate parola manca la distribuzione ufficiale ma a Torino il film è in proiezione da tempo e a Milano è visibile al cinema Mexico.

Dorothy Parker

 

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org



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