10 settembre 2014

PROFESSIONISTI E CANI SCIOLTI: UN NUOVO MODELLO È POSSIBILE


Per la prima volta si prova a organizzare i professionisti, i “lavoratori della conoscenza” in modo trasversale, senza distinzione tra professioni regolamentate (quelle con albo o ordine) e quelle non regolamentate. Domenica 14 settembre ci sarà la presentazione di un’iniziativa riguardante il mondo del lavoro autonomo che è una novità assoluta per l’Italia. Ci riferiamo dunque al vasto mondo di professionisti che potremmo definire “classe cognitiva”, stakeholder di alte competenze, che oggi costituiscono un grande bacino di capacità intellettuali spesso inutilizzato o sottoutilizzato, fuori dalle politiche di welfare, che condivide sovente gli stessi problemi del mondo del precariato.

06de_allegri30FBIl punto di partenza, l’idea, è quella di iniziare a dialogare con questa zona grigia di professionisti in difficoltà che fino a ora non ha trovato sponda o riferimenti né nelle istituzioni né in altre organizzazioni sociali, per provare a dare risposte in termini di ascolto e sopratutto di opportunità. Per questo è nata alla fine di gennaio 2013 l’associazione Articoloquattro (www.articoloquattro.org) che ha tra le sue finalità quella di intercettare il disagio, riorganizzare le professionalità, dialogare con le istituzioni pubbliche per creare nuove occasioni e rimettere in gioco professionalità che altrimenti andrebbero perdute.

Lo strumento operativo per lanciare questa operazione che l’associazione sta costruendo è Rework 3.0, un network di professionisti che offre servizi professionali multidisciplinari al mondo delle imprese, dei privati e della pubblica amministrazione: Una libera rete di professionisti che cooperano in forma solidale.

In questi mesi di attività Articoloquattro ha trovato un attento interlocutore nella giunta del Comune di Milano e dei suoi consiglieri di maggioranza arrivando così a realizzare dei punti di ascolto per i professionisti in difficoltà in tutte le 9 zone di Milano – il progetto “AscoltaMI – story sharing Milano” – e alla firma di un protocollo di intesa con il Comune attraverso l’assessorato politiche del lavoro, sviluppo economico, università e ricerca, guidato da Cristina Tajani. Con questa intesa il Comune ha sancito sia di fatto che formalmente la bontà del progetto riconoscendone anche la valenza sociale poiché che si tratta di sperimentare nuovi modelli di politiche attive per il lavoro e nuove forme welfare locale, che ribadisco, per la prima volta riguardano quello autonomo.

In questo protocollo il Comune si impegna perciò a svolgere funzioni di facilitatore con l’obbiettivo di far incontrare questa realtà con la PMI e il mondo del privato sociale, attraverso tre azioni: rafforzare il progetto “AscoltaMI – story sharing Milano”; attivare una funzione di ricerca e classificazione di profili professionali con la finalità di ricollegarle al mondo dell’impresa responsabile; sostegno al progetto Rework 3.0

Insomma dopo molti anni di chiacchiere sulle professioni, su improbabili riforme, finalmente dal mondo dei professionisti è nata una proposta che può cambiare l’approccio su questi temi, e la politica, almeno quella più attenta, può trarre spunti di riflessione e iniziare a ragionare in altri termini sulle realtà professionali. Per saperne di più, domenica 14 settembre ore 19, allo spazio libreria della Festa dell’Unità al carroponte di Sesto San Giovanni.

 

Marco de Allegri



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