10 settembre 2014

sipario – TORNA AL PICCOLO IL FESTIVAL TRAMEDAUTORE


 

sipario30FBIl Festival Tramedautore, arrivato alla XIV edizione e dedicato quest’anno all’Eurasia, inizia il 18 settembre al Piccolo Teatro Grassi con il debutto di Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo di una crisi di Davide Carnevali, nuovo testo di uno dei giovani autori italiani più bravi e rappresentati (soprattutto all’estero).

Fra i tanti spettacoli proposti quest’anno, poi, da non perdere Studio per storia di Qu, l’ultimo testo di Dario Fo e Franca Rame messo in scena da Massimo Navone il mercoledì 24 e giovedì 25 al Piccolo Teatro Studio Melato e Fiorirà la mandragola (una sit-com) di Massimo Sgorgani.

 

La sinossi degli spettacoli è tratta da http://www.outis.it/tramedautore-2014

CONFESSIONE DI UN EX PRESIDENTE CHE HA PORTATO IL SUO PAESE SULL’ORLO DELLA CRISI

di Davide Carnevali con Michele Di Maurosuoni G.u.p. Alcaro

In Confessione, c’è un ex presidente di un paese colpito dalla crisi come l’Argentina (o un qualsiasi altro presidente di un paese che la sera va a dormire e la mattina si sveglia con un paese povero e in pericolo). Difatti ci sono molte somiglianze tra la figura di Menem e Silvio Berlusconi o José María Aznar, per esempio. Tutti sono ricchi, potenti, hanno amici industriali. Tutti erano fedeli alla dottrina liberale degli Stati Uniti d’America. Sono tutti laureati in legge, e paradossalmente sono stati tutti al di là della legge. E soprattutto, sapevano come sfruttare la loro immagine mediatica, costruendo un profilo “attraente” per i cittadini.

Il personaggio dell’ex presidente parla un linguaggio semplice: si rivolge direttamente alla gente (pubblico), come fosse in tribunale, per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato. Un’ utopia dove solo la finzione teatrale può avere il privilegio di essere “vera”.

giovedì 18 settembre ore 19.00 Piccolo Teatro Grassi

 

STUDIO PER STORIA DI QU

di Dario Fo eFranca Rame con Michele Bottini regia Massimo Navone produzione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Accademia dell’Arte di Arezzo, Milano Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, Milano Scuola di Cinema e Televisione, Laboratorio di Circo Quattrox4

Si tratta di una pièce tragicomica che, attraverso il gioco del racconto fantastico, riesce a toccare temi di estrema attualità, come quello della salvaguardia della cultura e del suo utilizzo per scopi nobili e non discriminatori. Un’occasione per assistere ad uno spettacolo che mette a confronto culture diverse come quella orientale e quella occidentale.

Basato su un racconto del celebre poeta e scrittore cinese Lu Xun (1881- 1936), noto anche per il suo contributo alla nascita della lingua cinese moderna detta semplificata, Studio per Storia di Qu narra le peripezie di un personaggio, con tratti simili a quelli del nostro Arlecchino, interpretato da Michele Bottini.

Un cast di oltre 25 giovani attori e musicisti, scelti tra i migliori dell’eccellenza formativa di Milano e non solo.

mercoledì 24 settembre e giovedì 25 settembre ore 20.30 Piccolo Teatro Studio Melato

 

FIORIRÀ LA MANDRAGOLA (una sit-com)

testo e regia di Massimo Sgorbani regista assistente Leonardo Lidi aiuto regia Eva Martucci scene e costumi Rita Macchiavelli e Rosa Sgorbani luci Davide Rigodanza con Camilla Alisetta, Giorgia Cipolla, Christian La Rosa, Claudio Migliavacca produzione Maurizio Losi per Exen Drama produzione esecutiva Chiara Anicito

Qui si parte dal presupposto che, visti i tempi che corrono, la forma odierna del dramma borghese sia diventata la sit-com televisiva. Quella con le risate registrate, perché nella sua forma attuale il dramma non suscita più reazioni ma le include in sé come parte del copione. È la certezza – illusoria o meno, poco importa – che tutto, comunque, andrà a buon fine. Nonostante la realtà.

La protagonista di Fiorirà la mandragola è una madre, anzi una mamma, una donna che rimane senza nome fino alle ultime battute dello spettacolo, e viene quindi definita solo dal suo ruolo all’interno di una famiglia del tutto atipica. Regina di un interno borghese senza ormai nessun valore, di una casa bruciata, esplosa o trasformata in prigione, la nostra mamma contrappone al caos dilagante un ordine domestico che persegue nonostante tutto e tutti. È lei che tiene le fila del gioco al massacro, è a lei che in definitiva si assoggettano i due maschi di famiglia e la fragile figlia adolescente. Eroina e antieroina, fa suo, nella battuta conclusiva, anche il peggiore degli epiteti rivolti a una donna, se ne impossessa dopo che l’ultimo maschio della famiglia è stato ricondotto nei ranghi di una quotidianità che sopravvive imperterrita al disastro.

venerdì 26 settembre ore 21.00 Piccolo Teatro Grassi

 

questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi

rubriche@arcipelagomilano.org



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