23 luglio 2014

sipario – ESTATE: DANZA E TEATRO, FESTIVAL E NON SOLO


 

REVERENCE: ESTATE 2014

Anche quest’anno si è parlato, per fortuna, di danza. «Sipario» si chiude, dopo aver presentato le emozioni che tutù e punte hanno regalato agli spettatori e ai lettori, e fa la sua reverence. Prima del saluto di congedo, che non è una morte del cigno, ma semmai “di un’araba fenice”, «ArcipelagoMilano» vi vuole accompagnare, perché la voce di Tersicore non smetta di parlare anche in vacanza.

Il viaggio di Tersicore parte dal Nordeuropa, in cui è partito il tour della compagnia «Alvin Ailey American Dance Theater». Dal 25 giugno al 13 settembre la compagnia New York si esibirà a Oslo (Norvegia), Copenaghen (Danimarca), Francoforte, Colonia e Monaco (Germania) e Zurigo (Svizzera), portando in scena lo spirito afroamericano della modern dance, entro cui nel 1958 è nata la compagnia di danza. Immancabile sarà Revelations, il ‘manifesto poetico-programmatico’ della compagnia. Negli anni appena seguenti al rifiuto di Rosa Parks e al boicottaggio degli autobus di Montgomery, gli anni che hanno preparato la resistenza non violenta di Martin Luther King, Ailey con Revelations decise di esplorare la religiosità dei gospel, dei sermoni cantati dei pastori battisti, dell’holy blues, con un inconfondibile stile che fonde la modern dance (da Martha Graham) con i ritmi africani dei balli tradizionali e dei work song. Nel repertorio Ailey sarà presente anche Grace, una danza di veli bianchi che richiama l’intensità dell’Africa orientale e le melodie del blues, in cui i movimenti si alternano da una fluidità tutta contemporanea a un’esplosione di vitalità e ritmo: famoso e carico di espressione è l’assolo dell’angelo-danzatrice.

Con un salto Tersicore supererà le Alpi e scenderà in Italia con il Roberto Bolle &Friends dal 19 al 29 luglio. A Genova, a Roma (Terme di Caracalla), all’Arena di Verona, a Trieste e a Torre del Lago (LU) il grande étoile internazionale porterà in scena un programma ancora inedito, ma di nuovo con i colleghi d’oltreoceano dall’American Ballet Theatre e dal Boston Ballet (come Petra Conti, già sua collega al Teatro alla Scala, ora principal a Boston). Grande successo hanno sempre riscosso gli eventi di Bolle, che sono stati grandi collettori e promotori della danza e del balletto, anche tra il pubblico non specializzato.

Volgendo, infine, il piede, la danza di Tersicore arriva a Milano. Anche in estate, tra la fine di luglio e i primi di agosto, non mancheranno spettacoli, per coloro che trascorreranno i giorni di ferie in città. Per la prima volta in Italia, il noto cabaret di Avenue Gorge V.ème di Parigi, il Crazy Horse, esibisce la propria sensualità tutta burlesque, piume e paillets al Teatro Nuovo di Piazza S. Babila: lo spettacolo Forever Crazy, porta sul palco il numero che dal 1989 apre tutti gli spettacoli del cabaret, God Save Our Bare Skin (Dio salvi la nostra pelle nuda), come omaggio al papà del Crazy Horse, Alain Bernardin. Il teatro trasforma la propria cavea, classicamente arredata con le poltrone in file, in una trasposizione del locale parigino, con i tavoli e candelabri e lo champagne.

Infine, all’Idroscalo saranno presenti alcune compagnie milanesi e non, come il Balletto di Milano, che rappresenterà un omaggio danzato alla canzone francese (Edith Piaf &Co.) in Chansons e una revisione del Bolero di Ravel (coreografie di Adriana Mortelliti); i ragazzi di Physical Theatre, che propongono Something, una creazione che fonde l’arte tersicorea con quella circense e la recitazione, in uno spettacolo di acrobazie, virtuosismi e ironia; il calore gitano della Compañía Flamenca Contratiempos, con la neocreazione della milanese Maria Giordano Dime que me quieres (Dimmi che mi ami) in puro stile flamenco dell’Andalusia.

Domenico G. Muscianisi

 

 

FESTIVAL E NON SOLO A TEATRO

Questo dovrebbe essere un pezzo sui festival estivi di teatro, ma visto che alcuni sono già finiti (da poco come il Festival di Santarcangelo e il Festival delle Colline Torinesi, o da tanto come, fra gli altri, il Festival di Castrovillari o il Giardino delle Esperidi) rinuncio ad avere un approccio omnicomprensivo e inizio parlando d’altro, di uno spettacolo che io mi sarei immaginato più “invernale”, se non altro per la location, la Sala Grande del Teatro Franco Parenti. Si tratta di Dipartita finale, scritto e diretto da Franco Branciaroli, programmato dal 21 al 25 luglio, che vede in scena, oltre allo stesso Branciaroli, altri tre monumenti del teatro italiano: Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Massimo Popolizio. Probabilmente la scelta inusuale del periodo è stata fatta perché, durante i mesi di stagione, non sarebbe stato possibile averli tutti e quattro contemporaneamente liberi, e questo sta a testimoniare, se ce ne fosse bisogno, l’eccezionalità dell’evento. Il testo di Branciaroli ricorda Beckett fin dal titolo, dalla trama e dal nome dei personaggi: Pol, Pot e Supino. I tre sono clochard che aspettano la fine in una baracca lungo il Tevere e ricevono la visita della morte, armata di falce e interpretata dallo stesso Branciaroli che dichiara: “Il soggetto apparente è la morte ma è, invece, un’estenuante battaglia per la vita, un disperato ritardare l’agonia. La parodia, unica speranza per non ridere delle cose serie.”

Ma veniamo davvero ai festival e, procedendo esclusivamente in ordine temporale, il primo di cui parlare è il Volterra Teatro Festival, che animerà il carcere e i dintorni dal 21 al 27 luglio. Ci sarà, fra le altre proposte, lo spettacolo di Armando Punzo con la compagnia dei detenuti del carcere La fortezza, Santo Genet.

Dal 24 al 27 luglio a Soliera avrà luogo l’Arti Vive Festival, con gli esiti del progetto Rabbia, condotto da Cristian Ceresoli al Teatro Valle Occupato, la stand up comedy di Riccardo Goretti e un grande concerto organizzato il 26 luglio dall’etichetta Tempesta.

Dal 25 luglio al 2 agosto a Lari si terrà la XVI edizione del Collinarea Teatro Festival, con un programma molto interessante che, oltre a proporre compagnie già affermate come Babilonia Teatri e Teatro Minimo (ci sarà la prima nazionale del Riccardo III di Michele Sinisi) dà grande spazio anche alle nuove realtà.

Dal 25 luglio al 3 agosto ci sarà Teatro a corte, che porta il teatro europeo a Torino e nelle dimore sabaude.

A Roma dal 1 al 9 agosto ci sarà il Padiglione Ludwig Festival, con in scena, fra gli altri, Emma Dante, Daniele Timpano, Moni Ovadia e Iaia Forte con un testo di Paolo Sorrentino.

Nonostante il conflitto d’interessi, non posso non parlare del Festival Castel dei Mondi di Andria, dal 21 al 31 agosto che, oltre all’imperdibile Mio padre era come un figlio per me dei Fratelli Dalla Via, alla prima di Namur di Antonio Tarantino e agli spettacoli di Babilonia Teatri, Danio Manfredini e Arturo Cirillo, vedrà il debutto del mio testo Homicide House, con la regia di Marco Maccieri.

E per chi è stanco del teatro italiano e almeno d’estate vuole respirare aria più internazionale, vi ricordo che dall’8 al 31 agosto a Edimburgo ci sarà come ogni anno l’Edinburgh International Festival.

Buone vacanze.

Emanuele Aldrovandi

 

questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi

rubriche@arcipelagomilano.org



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