25 giugno 2014

LUIS SEPULVEDA E CARLIN PETRINI, DUE ICONE, UN’IDEA DI FELICITÀ


Due personalità d’eccezione insieme per dialogare sui temi del nostro tempo, sul comportamento umano nella società tecnologica e sull’educazione delle giovani generazioni a un futuro sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse.

10bramante24FBLuis Sepúlveda, scrittore cileno noto per le sue battaglie politiche e ambientaliste e autore di riferimento della narrativa sudamericana, che spesso ha scelto di affidare messaggi profondi a favole dedicate non solo ai piccoli lettori, ma anche agli adulti. Nella recente Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza ha criticato la velocità, il fare tutto in fretta, senza le necessarie pause per meditare su quel che si fa e sul perché lo si fa e ha elogiato la lentezza come dimensione per ridare un giusto ritmo alla società contemporanea. Il suo appello: smetterla di correre sempre e comunque, fare un uso ragionato del tempo e saper essere allumacati.

E Carlin Petrini, astigiano, fondatore di Slow Food e del progetto Terra Madre, che della chiocciola ha fatto un simbolo internazionale del cibo “buono, pulito e giusto”, della tutela dei sistemi alimentari tradizionali e della biodiversità dei prodotti. Tutt’altro che animato da una visione nostalgica, quanto piuttosto dall’orgoglio più che attuale dell’agricoltura locale e dalla convinzione che il contadino del futuro debba essere un soggetto socialmente riconosciuto. Con il suo ultimo libro Cibo e Libertà. Storie di una gastronomia per la liberazione ha voluto rendere omaggio ai contadini che ha conosciuto in giro per il mondo, ‘un esercito di persone di buona volontà’ e fare un appello per la riconciliazione dell’umanità alla terra, senza più fame e malnutrizione. La Terra ci allerta e non possiamo più fare finta di niente.

Siamo sette miliardi di persone, produciamo per 12 miliardi e un miliardo non ha cibo per sopravvivere; migliaia di tonnellate di cibo buttate via sono la cifra di un presente e un futuro inaccettabili. Bisogna cambiare paradigma: essere più attenti, più virtuosi, sprecare di meno e conservare la biodiversità del Pianeta.

Nel loro libro a quattro mani Un’idea di felicità Sepulveda e Petrini condividono che il benessere dell’umanità sta nell’essere padroni del nostro tempo, il tempo del cuore, un modo di guardare la vita intimamente connesso ai ritmi della terra e delle stagioni. Cultura della lentezza e rispetto della natura e del mondo in cui viviamo: questi i temi che animeranno l’incontro tra due grandi che hanno dedicato la loro vita alla diffusione di valori come dignità e lavoro e pensano sia venuto il momento di dire basta a un’idea di crescita infinita e esponenziale, che rischia di distruggere il pianeta. Un SOS Terra lanciato anche in occasione dell’Earth Day 2014, che ha chiesto ancora una volta di porre rimedio a un’emergenza ambientale gigantesca, fatta di cambiamenti climatici, sfruttamento smodato delle risorse e impoverimento irreversibile della biodiversità.

Con una sola voce Sepulveda e Petrini lanciano un appello a cambiare per sempre e con determinazione la faccia a un sistema mondiale di vita che, al punto in cui siamo arrivati, non può certo garantirci un futuro felice. “Sapere, per esempio, che chi ci è vicino vive un’ingiustizia sociale è una ferita alla nostra idea di felicità. E dunque è in nome di quell’idea che stiamo lavorando quando diamo il nostro contributo perché l’ingiustizia venga eliminata e il problema dell’altro venga superato”.

 

Rita Bramante

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti