21 luglio 2009

PER UNA EXPO DIFFUSA E SOSTENIBILE: EPPPUR SI MUOVE


Nel mio articolo già pubblicato su Arcipelago Milano avevo informato i lettori del fatto che la Petizione accompagnata dalle oltre 1250 firme sarebbe stata inviata a breve a tutte la cariche istituzionali di Governo, Regione, Provincia e Comune e ai responsabili della Società Expo 2015 Spa e che era in via di costituzione l’ASSOCIAZIONE EXPO DIFFUSA E SOSTENIBILE”.

Che avremmo inoltre presentato agli Stati Generali indetti da Formigoni, che si sono tenuti al Dal Verme la scorsa settimana, le proposte elaborate dai nostri gruppi di lavoro.

Tutto ciò è stato fatto e va osservato che gli Stati Generali hanno rivelato, se pur ve ne fosse stato bisogno, che è molto condivisa la convinzione che l’Expo debba diffondersi nel territorio, con interventi finalizzati a perseguirne la sostenibilità.

Persino Berlusconi, intervenuto in collegamento telefonico, ha dimostrato di avere delle idee in proposito più avanzate degli organizzatori affermando: “non bisogna accontentarsi di migliorare ciò che sta dentro il perimetro della città ma che si deve pensare alla grande Milano che conta 7/8 milioni d abitanti
e ha aggiunto testualmente:
Non dobbiamo limitarci a progettare qualche padiglione espositivo come se fosse una super fiera campionaria, credo che ci voglia qualcosa di nuovo” e ha aggiunto: “…bisogna puntare sui percorsi e sulla sorpresa, come dimostra il Fuori Salone…bisogna puntare sulle idee di rete, a tanti diversi network, a tribù che si possano incrociare e incontrare…..La grande Milano con l’Expo potrebbe diventare un itinerario tra tante piazze culturali moderne, delle agorà dedicate di volta in volta alla scienza ,all’arte, all’agricoltura…. “

Le nostre proposte sono state illustrate in un intervento di soli cinque minuti che ha cercato di sintetizzare i contenuti della Petizione e di mostrare i considerevoli risultati dei gruppi di lavoro facendo scorrere gli elaborati che anche voi potete consultare nel sito www.emiliobattisti.com.

Formigoni ha ammesso che l’Expo non potrà essere confinata nel sito prescelto ma dovrà investire l’intera regione. Anche se non ha poi spiegato come potrà essere portata avanti coerentemente se si realizzerà il sito Expo e soprattutto finanziata con le modeste risorse disponibili.

Per ottenere più visibilità, oltre che agli Stati Generali, l’ASSOCIAZIONE EXPO DIFFUSA E SOSTENIBILE è stata anche presentata in una apposita conferenza stampa che si è tenuta nel mio studio il 14 luglio scorso. Ne hanno riferito il TG Regionale della Lombardia dello stesso giorno con un dettagliato resoconto dei temi affrontati dai gruppi di lavoro e, il giorno successivo, sia la Repubblica a pag. II di Milano con il titolo “Intellettuali e imprenditori varano l’associazione Expo sostenibile” che Corriere a pag. 5 dell’inserto nell’articolo sugli Stati Generali, che potete vedere nella rassegna stampa del sito.

Nel frattempo abbiamo anche ricevuto una lettera di Letizia Moratti, che può essere considerata una risposta a tutti coloro che hanno sottoscritto la Petizione e una prova del fatto che essa con le sue numerose e significative adesioni, non può essere trascurata da chi ha responsabilità istituzionali.

La potete leggere di seguito per valutare quanto sia ormai diventata contraddittoria e insostenibile la sua posizione soprattutto là dove dichiara che intende “imparare dalle esperienze precedenti e non ripeterne gli errori, impostando, anche in uno stretto dialogo col BIE, una nuova modalità di approccio all’evento adeguata al nostro tempo” e ancora dove afferma che “la posizione del BIE…, non è assolutamente chiusa all’innovazione, anzi il Boureau stesso auspica che l’Expo di Milano possa essere il punto di svolta di una nuova formulazione dell’evento che dia rilancio alle Esposizioni Internazionali“.

Se tutto ciò è vero quale reale motivo sussisterebbe perché il Sindaco debba ancora insistere a voler realizzare il sito Expo in prossimità della Fiera di Rho-Pero se non i corposi interessi immobiliari da più parti, oltre che da noi, denunciati? E perché si ostina a voler sperperare i due miliardi a disposizione per urbanizzare aree private prevalentemente agricole perpetrando un ulteriore consumo di suolo che a parole dice di voler preservare e tutelare? Credo che queste domande vadano riproposte con insistenza in ogni possibile occasione, affinché vengano finalmente date risposte non elusive, chiare e documentate.

Vi invito a promuovere ancora le adesioni alla Petizione presso amici e conoscenti perché penso di riproporla ai destinatari ad ogni soglia significativa del numero delle firme raccolte, ritenendo che sia il mezzo più efficace per farci ascoltare e per condizionare le decisioni dei responsabili di Expo 2015.

Per rendere più agevole il passaparola ho chiesto che Arcipelago Milano la pubblichi con le sue firme, in modo che tutti possano leggerla direttamente.

Emilio Battisti

www.emiliobattisti.com



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