7 luglio 2009

EXPO: ED ECCOCI, IMMANCABILMNTE, ALLE LEGGI SPECIALI E AGLI “STATI GENERALI”


Qualcuno direbbe: “come da copione”. Ed infatti gli eventi di questi ultimi giorni mettono a luce la debolezza di fondo, radicata, del CDA preposto a realizzare l’Expo.

Due fatti, apparentemente non connessi: il primo, la richiesta da parte di Stanca delle “leggi speciali”. Già il termine spaventa; di quali poteri magici sarà detentore il CDA una volta ottenuto questo trattamento di favore?. Ecco, come prevedibile, il CDA invoca una “corsia preferenziale” come soluzione ai ritardi organizzativi accumulatisi fino ad oggi. Stanca ha forse ragione ed è preoccupato: i ritardi sono sotto gli occhi di tutti, ma – e questo è veramente inaudito – ancora non si sono sopite le polemiche all’interno del CDA stesso, ancora non sono ben definite le regole, le nomine e le competenze. Nebuloso è ancora il budget a disposizione e del progetto “ridotto” sbandierato dal Sindaco ancora non si sa nulla. Ricordiamoci tutti bene: oggi si invocano le leggi speciali non per colmare rallentamenti dovuti a questioni impreviste o imprevedibili di carattere tecnico-costruttivo, o financo di ordine burocratico. Le leggi speciali dovrebbero essere la cura tardiva alla litigiosità, all’ingordigia e alla fame di potere e poltrone di chi ci amministra e di chi ci ha, cittadini inconsapevoli, trascinati in questo incubo.

Senza dimenticare che l’Expo non sarà solo padiglioni, vie d’acqua e banchetti di cucina etnica: esiste, o dovrebbe esistere qualcuno che già oggi spiegasse ai cittadini quali saranno i contenuti della manifestazione, quali e come saranno affrontati. Insomma ancora si litiga sul contenitore, o meglio, su chi vi metterà sopra le mani, mentre poco o nulla si sa del contenuto.

I litigi, le querelles, i dispetti e i dispettucci, le vendette e le incapacità gestionali di fondo di questo branco di personaggi, questo triste carosello, fatto di yes-men che a turno sfiorano per venir poi rimbalzati lontano dalle stanze del famigerato CDA sono sulle pagine dei nostri quotidiani da mesi. Questo, e lo ripeteremo fino alla noia, è il motivo del vero ritardo con cui parte la nostra Expo: azzoppata da una politica miope ma aggressiva, con un carico di ritardo inimmaginabile per una città con le (teoriche) ambizioni di Milano, tra la vergogna dei cittadini. Non so cosa ne pensi il resto del mondo, ammesso che ci guardi o che sappia. Del progetto ufficiale non vale nemmeno la pena di parlarne più, non piace, è fuori budget, non è stato presentato in maniera onesta e corretta, riempie le tasche di pochi ed ha un enorme impatto sul delicato ecosistema dell’area nord-milanese.

L’altra fatto è invece rappresentato dalla indizione degli stati generali. Basta una visita al sito della regione Lombardia basta per rendersene conto: una gigantesca presa in giro. Si inizia col titolo: “Milano Expo 2015 inizia adesso”, per essere avvolti da un mondo idilliaco: per due giorni si svolgeranno teorici confronti dove gli stessi cittadini sono invitati a presentare proposte alternative al progetto ufficiale, che ovviamente nel sito della Regione non appare. Si immagina, parole loro, di creare “Un laboratorio di idee per raccogliere la sfida di uno sviluppo a misura d’uomo: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita!” Il punto esclamativo è loro.

Adesso? Un laboratorio?? E mi si consenta una parentesi: quando leggo o ascolto termini come “eccellenza” o “laboratorio”, già inizio a sentire puzza di bruciato. Questa era, forse, una manifestazione da proporre due o tre anni fa: qui i casi sono due, o si sta cercando disperatamente un consenso da parte dei cittadini, o si dimostra platealmente che un progetto credibile e condivisibile ancora non esiste. E siamo a luglio, giusto sul limitare del baratro di agosto, mese in cui notoriamente nulla di concreto riesce mai a vedere la luce. Partiremo e partiranno tutti verso meritate o immeritate vacanze e del macigno dell’Expo se ne ricomincerà a parlare a settembre.

Nel frattempo, fino alla data dell’evento, godetevi l’incipit del summenzionato sito: “L’Expo 2015 comincia dalle tue idee”. Le mie? Ma se sono mesi che gruppi di cittadini propongono, scrivono, si battono, protestano a favore di una Expo alternativa e sono semplicemente stati ignorati se non irrisi dal sindaco e dal CDA! Com’è che le mie idee, alla data del luglio 2009 iniziano a suscitare l’interesse della Regione Lombardia?

E meno male che le scuole sono finite! Ci scommetterei che un imbecille di turno avrebbe tentato di coinvolgere i bambini delle elementari a disegnare la loro piccola Expo “a misura di bambino”.

Questi stati generali saranno veramente curiosi, e non vedo l’ora di leggere con attenzione la relazione finale, ammesso che lor signori ne concedano ai cittadini il privilegio della divulgazione degli atti. Ci sarebbe da dubitarne. Nel frattempo, leggete con attenzione il sito della Regione, perché l’impressione che se ne ricava è quella che l’Expo sia ancora tutta da rifare. O forse, come detto, saremo semplicemente vittime dell’ennesimo trabocchetto mediatico: per due giorni ci sentiremo come tante mosche cocchiere, convinte di partecipare ad un evento che davvero avrà la capacità di mutare la storia del progresso economico e culturale di Milano e del mondo, salvo poi veder tirare fuori da un cassetto un progetto (forse nuovo e mai visto) che con urgenza dovrà per forza essere ratificato dai soliti due terzi del parlamentino BIE, e in fretta – anche – perché i tempi sono sempre più stretti.

E le nostre proposte alternative? E il coinvolgimento dei cittadini verso un progetto condiviso, e la questione ancora irrisolta della localizzazione dell’evento? Ci sentiremo probabilmente rispondere “Ci spiace è troppo tardi, e ringraziate pure perché vi abbiamo concesso il podio di cartone degli stati generali, per il vostro quarto d’ora di celebrità e poi abbiamo ottenuto le leggi speciali. Visto cosa non si fa per voi cari cittadini milanesi?”.

 

Filippo Beltrami Gadola



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali




Ultimi commenti